Viviamo in un tempo sospeso in cui i nostri cari, che sono venuti a mancare, non possono essere salutati con una cerimonia funebre completa.
In attesa di poter celebrare il funerale ufficiale, nelle scorse settimane alcuni celebranti della nostra rete Cerimonie Uniche si sono resi disponibili per offrire una commemorazione a chi ci ha lasciato in questo triste periodo, scrivendo e celebrando per loro una cerimonia laica intima e raccolta, anche con il supporto della tecnologia moderna.
Consapevoli che poter salutare il proprio caro è un passaggio essenziale sia per onorare la sua vita, sia per ricevere conforto e sostegno nel dare inizio alla fondamentale fase dell'elaborazione del lutto.
Se vogliamo cercare un aspetto positivo in questo periodo di stravolgimento delle consuetudini, per quanto riguarda l’ultimo saluto possiamo affermare che, mentre le cerimonie “tradizionali” dovevano svolgersi entro brevissimo tempo (mediamente due giorni dalla morte) ora i funerali si sono trasformati in commemorazioni che possono tenersi anche dopo settimane.
Questo significa che i familiari, sebbene privati della possibilità di svolgere un rito alla presenza fisica di tutti gli amici e parenti e purtroppo anche in assenza del feretro, hanno l’opportunità di preparare con più tempo e maggior condivisione una commemorazione
personalizzata e che rispecchi pienamente il loro caro.
Molti di noi hanno assistito alla cerimonia del nostro caro collega Fiorino Donina, avvenuta sabato 11 aprile in diretta streeming, celebrata dal nostro formatore Richard Brown con la collaborazione di Elena Pradella e Clarissa Botsford e con la partecipazione di colleghi e amici in connessione via internet da varie parti del mondo.
Credo che quella commemorazione sia stata un dono per Fiorino e, al tempo stesso, un ultimo regalo che lui ci ha fatto, facendoci scoprire un nuovo modo di salutarci con partecipazione, creatività e commozione.
Da quell’esperienza è nata l’iniziativa “Commemorazione con cinque petali di rosa”, creata assieme al cerimoniere funebre della Socrem di Torino e da sempre amico dell'UAAR, Carlo Giraudo, che ringrazio.
Questa modalità si presta sia per comporre cerimonie di commiato in presenza del feretro, sia per cerimonie di commemorazione a distanza di tempo, per coloro che non hanno potuto celebrare il rito prima della cremazione o della tumulazione.
Commemorazione con cinque petali di rosa
Concludendo, possiamo fare questa distinzione: il rito del commiato si svolge in presenza del feretro quindi è più legato alla scomparsa della parte fisica e al senso di perdita. Nella commemorazione in assenza del feretro si palesa maggiormente l’intento di collegarsi alla parte immateriale della persona, al suo spirito per chi ha fede o al suo ricordo per chi non è credente. In questo modo la celebrazione contribuisce all’inizio dell’elaborazione del lutto poiché risana il dolore per la mancanza del saluto accanto al feretro e crea un legame
indissolubile, slegato dal corpo e proiettato sulla memoria.
Alessandra Rizzi tanatologa culturale e cerimoniere funebre,
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