Digi-Evoluzione
Come Darwin aiuta a capire l'impatto sociale della tecnologia
Giovedì 20 febbraio, mattino Incontro con Mario Pireddu, professore associato presso l'Università della Tuscia, rivolto agli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno delle scuole superioriChe la Rete abbia cambiato il nostro modo di scambiare informazioni, interagire gli uni con gli altri, fare acquisti o muoversi è qualcosa che sperimentiamo ogni giorno sulla nostra pelle. Le reazioni di fronte a questi cambiamenti tendono spesso a polarizzarsi tra entusiasmo ed angoscia, finendo con l’anteporre i giudizi a una reale comprensione della Rete. È così, però, che ci si perde in quella che i filosofi Dean Cocking e Jeroen van den Hoven e Marshall McLuhan descrivono come una «una nebbia morale intorno ai mutamenti tecnologici e sociali che impedisce ogni loro comprensione». Mario Pireddu, docente di Apprendimento in Rete e Gestione della Conoscenza all’Università della Tuscia, racconterà assieme ad Elisa Baioni, comunicatrice della scienza, perché è importante uscire da questa nebbia e quale ruolo abbia in questo il pensiero di Charles Darwin.
Mario Pireddu è docente di Apprendimento in Rete e Gestione della Conoscenza all’Università della Tuscia, dove è Presidente del Corso di Laurea Magistrale in “Informazione Digitale”. Si occupa di didattica e di tecnologia, di scrittura in rete e di algoritmi, di formazione digitale per ragazzi ma anche per adulti. È mediologo, esperto delle dinamiche educative online e di digital media. Prima di insegnare a Viterbo è stato ricercatore e professore all’Università Roma Tre e presso l’Università IULM di Milano. Collabora con Rai Cultura e Rai Scuola per i temi legati all'educazione digitale.
Aggiornamento post-eventoGli studenti di scuola superiore all'incontro con Mario Pireddu.
Un momento dell'intervento di Mario Pireddu.
Dialogo tra Mario Pireddu e uno studente per un approfondimento, al termine dell'incontro.
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