L’UAAR di Pordenone scrive al Sindaco: revocare convenzioni con scuole cattoliche se discriminano gli insegnanti

L’UAAR di Pordenone scrive al Sindaco: revocare convenzioni con scuole cattoliche se discriminano gli insegnanti

IL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE SCRIVE AL SINDACO
LE SCUOLE CATTOLICHE DISCRIMINANO IN BASE ALL’ORIENTAMENTO SESSUALE?
IL COMUNE REVOCHI EVENTUALI CONVENZIONI

«È passato un mese dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Abbiamo inviato una lettera al sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani per chiedergli che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate eventuali convenzioni ancora in essere con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, Loris Tissino, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo”.

All’inizio del periodo di amministrazione della prima giunta Ciriani, nel 2016, il Comune di Pordenone firmò una convenzione con le paritarie dell’infanzia, con un finanziamento di 16mila euro a sezione. «Il sito web del comune — spiega Tissino — non riporta informazioni in merito al rinnovo, per gli anni successivi, di tale convenzione, ed è per questo che nella lettera abbiamo parlato di “eventuali” convenzioni in essere. Saremmo felici di apprendere che esse non siano state rinnovate. In caso contrario, riterremmo scandaloso che finanziamenti continuino ad essere erogati da un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

Provvedimenti in seguito a istruzione congregazione

2023-08-18T00:35:08+02:0030 Aprile 2022|

I diritti delle donne in Iran e lo striscione negato di Neda Day

I diritti delle donne in Iran e lo striscione negato di Neda Day

I DIRITTI DELLE DONNE IN IRAN, LO SPORT E LA POLITICA LOCALE
L’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI ESPRIME SOLIDARIETÀ ALL’ASSOCIAZIONE NEDA DAY PER LA NEGATA ESPOSIZIONE DELLO STRISCIONE

«Se a difendere le donne iraniane non pensano le persone che possono farlo (ad esempio qui in Italia), chi lo farà mai?» Con questa domanda il Circolo di Pordenone dell’UAAR (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) esprime solidarietà all’associazione Neda Day, che si è vista negare la possibilità di esporre uno striscione per la rivendicazione del diritto delle donne ad assistere agli eventi sportivi in Iran, striscione che sarebbe stato esposto in occasione della presenza di squadre iraniane al Cornacchia World Cup.

«Dovremmo essere, qui in Italia — conclude il Circolo — stimolo per l’allargamento dei diritti, non baluardo per il mantenimento dello status quo in situazioni di loro conclamata violazione».

2023-08-18T00:35:08+02:0017 Aprile 2022|

Il Vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono

Il Vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono

IL VESCOVO CHIAMA, I CONSIGLIERI COMUNALI ACCORRONO
L’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI ESPRIME UN PARERE SULL’INCONTRO DEI CONSIGLIERI COMUNALI CON IL VESCOVO DI CONCORDIA-PORDENONE

«In un paese e in una città laica, le politiche sociali dovrebbero essere programmate in funzione di una vera inclusività, rivolta anche a persone che la Chiesa discrimina per orientamento e scelte in campo sessuale e procreativo»: con queste parole il coordinatore del Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Loris Tissino, ha commentato, in un post nel blog nazionale dell’associazione, l’incontro del 21 marzo tra il Vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone e i consiglieri comunali della città.

Secondo l’associazione non è scambiandosi consigli con «un’organizzazione non democratica, che nega la parità di genere, considera mandanti di omicidio donne e ragazze che decidono di abortire ed è nota per la pessima gestione degli abusi su minori» che si possono risolvere i problemi sociali, ed «è imbarazzante che una parte consistente dei consiglieri comunali della città abbia invece deciso di comportarsi altrimenti».

L’UAAR raccoglie ogni settimana gli atti che i rappresentanti delle istituzioni compiono venendo meno al loro dovere di rappresentanza laica dei cittadini, in una rubrica di “clericalate” nel suo sito nazionale. Nel 2021 la regione Friuli Venezia Giulia ha conquistato il non ambito titolo di “Regione più clericale d’Italia”.

Approfondimenti

Il post nel blog nazionale dell’UAAR:
blog.uaar.it/2022/03/24/vescovo-chiama-consiglieri-comunali-accorrono-cronache-dalla-clericale-pordenone

Il Friuli Venezia Giulai come regione più clericale d’Italia nel 2021:
blog.uaar.it/2021/12/23/la-regione-piu-clericale-dellanno-e-il-friuli-venezia-giulia

2024-01-10T21:52:24+01:004 Aprile 2022|

Chi ha paura della campagna dell’UAAR? A Spilimbergo imbrattati i manifesti a difesa dell’aborto farmacologico

Chi ha paura della campagna dell’UAAR? A Spilimbergo imbrattati i manifesti a difesa dell’aborto farmacologico

CHI HA PAURA DELLA CAMPAGNA DELL’UAAR?
A SPILIMBERGO IMBRATTATI I MANIFESTI A DIFESA DELL’ABORTO FARMACOLOGICO

Con un post su Facebook e nel blog del proprio sito, il Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha commentato l’imbrattamento di alcuni manifesti della campagna nazionale dell’associazione a difesa dell’aborto farmacologico, avvenuto nella notte a Spilimbergo.

«La libertà di espressione a qualcuno dà evidentemente fastidio — scrive Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’associazione — o forse a fare paura è, semplicemente, la libertà di scelta delle donne, che non dovrebbero essere informate del fatto che l’aborto farmacologico è una scelta possibile e sicura e può venire incontro al loro sacrosanto, questo sì, diritto di autodeterminazione.»

L’UAAR ha lanciato la campagna a difesa del diritto all’aborto farmacologico e a favore dell’autodeterminazione delle donne nel febbraio di quest’anno, dopo che alcune organizzazioni integraliste avevano diffuso cartelloni con l’intento di colpevolizzare le donne, veicolando il messaggio (privo di valore scientifico) che la pillola Ru486 sarebbe veleno e che alcune regioni avevano boicottato il loro diritto di poter scegliere per la propria salute (Umbria, Marche, Abruzzo).

2023-08-15T00:30:13+02:004 Aprile 2021|

Aborto farmacologico: arriva in Friuli Venezia Giulia la campagna UAAR

Aborto farmacologico: arriva in Friuli Venezia Giulia la campagna UAAR

ABORTO FARMACOLOGICO:
ARRIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA LA CAMPAGNA UAAR

Arriva anche nella nostra regione la campagna nazionale che l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti ha promosso per difendere la possibilità e il diritto di utilizzare l’aborto farmacologico per l’interruzione volontaria di una gravidanza.

Con una serie di affissioni in tutto il Friuli Venezia Giulia (Trieste, Gorizia, Monfalcone, Villesse, Udine, Latisana, Palmanova, Gemona, Tolmezzo, Cividale, Pordenone, Sacile, Maniago, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento), e in particolare nelle città dove sono presenti ospedali, l’Uaar vuole controbattere alle frequenti manifestazioni di paternalismo e stigmatizzazione in materia di aborto, presentato spesso come scelta per forza drammatica e sofferta. La testimonial della campagna, Alice Merlo, la giovane il cui volto è presente in manifesti e locandine, ha dichiarato «Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L’ho potuto fare in tutta sicurezza. La Ru486 evita il ricovero ospedaliero e l’intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne», denunciano successivamente che i «maggiori problemi legati all’interruzione volontaria di gravidanza sono le dinamiche colpevolizzanti, la riprovazione sociale per aver fatto quella scelta, l’imposizione del senso di colpa e del dolore».

«I concetti-chiave attorno a cui ruota la nostra nuova campagna sono autodeterminazione, libertà e scienza», spiega Cinzia Visciano, responsabile nazionale dei circoli territoriali dell’associazione. «Per questo abbiamo chiesto ad Alice di esserne il volto: perché il suo sguardo e le parole da lei scelte per raccontare la propria esperienza di aborto medico testimoniano proprio tutto ciò: la capacità di ogni donna di scegliere per se stessa, l’irrinunciabilità di decidere del proprio corpo e della propria vita, l’importanza della ricerca scientifica in materia di salute sessuale e riproduttiva».

«Anche in Friuli Venezia Giulia, diverse prese di posizione di esponenti politici locali, referenti di componenti clericali della società, ci indicano che il diritto all’aborto sicuro è sotto attacco. Con questa campagna vogliamo riaffermare con forza il diritto di tutte le donne ad un aborto libero, gratuito e sicuro» dichiara Luciano Bellomo, coordinatore dei circoli Uaar della regione.

Approfondimenti

Pagina nazionale della campagna:
www.uaar.it/aborto-farmacologico-conquista-difendere

Aggiornamento

Chi ha paura dei manifesti dell’UAAR? Post nel blogcomunicato stampa (4 aprile 2021).

Pordenone, via Udine.

Pordenone, via Montereale.

Pordenone, via Montereale.

Pordenone, via Stadio.

Pordenone, via del Maglio (nei pressi del PAFF).

Spilimbergo.

Sacile, viale Lacchin.

Sacile, viale Trieste.

San Vito al Tagliamento, via Rinascita.

San Vito al Tagliamento, via Pascatti.

2023-03-26T15:30:27+02:0030 Marzo 2021|

Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA A SCUOLA?
NEGLI ISTITUTI DEL FRIULI OCCIDENTALE SPESSO È A MALAPENA CITATA COME POSSIBILITÀ.
LA DENUNCIA DEL CIRCOLO UAAR DIvPORDENONE.

In occasione dell’avvio del periodo delle iscrizioni scolastiche, il Circolo UAAR di Pordenone ha condotto un’analisi delle offerte formative dei 39 is ituti scolastici pubblici del Friuli occidentale per vedere, mettendosi nei panni di uno studente o di un genitore alle prese con la scelta, che cosa è previsto per gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

Ebbene, la metà degli istituti, stando ai dati forniti dal Circolo nel proprio blog, non cita proprio l’attività alternativa, neanche per dire che essa esiste, almeno nel quadro orario. Se poi si tenta di trovare una descrizione della stessa, si ha fortuna solo in tre casi.

«Non possiamo dire di esserci sorpresi nell’analizzare le proposte formative descritte dagli istituti — afferma Marta Antoniel, che ha coordinato l’indagine — ma è desolante comunque verificare che un obbligo previsto da diverse sentenze e ordinanze di tribunale sia così disatteso, con pesanti ricadute sul piano della non discriminazione verso chi non intende avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.»

Tra le poche notizie positive del rapporto vi è quella di un istituto in cui è citato il valore fondamentale della laicità, «intesa come senso della distinzione fra sfera religiosa (che attiene alla sacralità ed intoccabilità della coscienza privata) e sfera giuridico-sociale (che attiene alle relazioni interpersonali e all’organizzazione delle comunità)».

Grazie ad una battaglia legale dell’Uaar, vinta con una sentenza del Tar del Lazio nel mese di ottobre, è stata dichiarata contraria al buon andamento della pubblica amministrazione quella discrepanza temporale tra la scelta di non avvalersi della religione cattolica (da effettuarsi al momento dell’iscrizione) e la scelta delle attività alternative (da effettuarsi all’inizio dell’anno scolastico), discrepanza che ha sempre avuto come effetto inevitabili ritardi nell’avvio delle attività alternative. Ora il Ministero ha deciso però di continuare nella discriminazione, facendo esprimere la propria preferenza su che cosa fare in luogo della frequenza del corso di religione cattolica non al momento dell’iscrizione ma successivamente, a giugno. In questo modo i docenti avranno sicuramente minor tempo per decidere collegialmente che attività programmare per l’anno successivo. Ma quel tempo dovrà essere impiegato per fare in modo che nessun bambino sia privato dell’attività alternativa a cui ha diritto, fin dal primo giorno di scuola.

«L’assenza di un’attività progettuale su questo punto da parte degli istituti scolastici è incomprensibile — prosegue Marta Antoniel —, stante il fatto che già nel 2012 fu pubblicata una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia in cui si parla esplicitamente di “obbligo di organizzazione delle attività alternative” con l’indicazione che è compito del Collegio docenti la definizione dei contenuti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e dei Dirigenti scolastici l’attribuire le ore alternative ai docenti in servizio o, qualora non possibile, stipulare contratti a tempo determinato. Quest’anno ci saranno a disposizione tre mesi in più per farlo, per cui terremo monitorata la situazione, invitando fin d’ora studenti, genitori e docenti a segnalarci tutte le iniziative, positive o negative che siano, su questo tema.»

2023-03-26T15:30:27+02:004 Gennaio 2021|

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 SETTEMBRE: PER L’UAAR RESTA UNA FESTA
TAVOLO INFORMATIVO A PORDENONE PER IL 150° ANNIVERSARIO DELLA PRESA DI ROMA

Gli attivisti dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti saranno presenti in via Mazzini a Pordenone nel pomeriggio di domenica 20 settembre, dalle 16.00 alle 19.00, con un tavolo informativo per ricordare che in quella data cade il 150° anniversario della presa di Roma, capitale d’Italia proprio in seguito alla breccia di Porta Pia, evento storico e simbolico che rappresenta la fine del potere temporale dei papi.

«Il XX Settembre fu a lungo celebrato come festa nazionale, come testimoniato dalla presenza in molte città italiane (e tra queste Pordenone) di vie e piazze ad esso dedicato — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo Uaar di Pordenone — e fu abolito nel 1930 dal Fascismo dopo i Patti Lateranensi. Con il nostro tavolo informativo vogliamo ricordarlo insieme a tutte le persone, credenti o non credenti, che tengono alla laicità delle istituzioni e al compimento del principio risorgimentale “Libera Chiesa in libero Stato”. Avremmo voluto farlo in piazza XX Settembre, ma ci è stata negata l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico legati alla presenza delle strutture di pordenonelegge: da via Mazzini inviteremo comunque i singoli cittadini a fermarsi sotto una delle insegne di intitolazione della vicina Piazza XX Settembre e a farsi (e inviarci) un selfie.»

L’UAAR ha chiesto a diverse personalità di fama nazionale di inviare un messaggio che spieghi perché è così importante ricordare questa data, una festa dimenticata da tutti; l’appello è stato raccolto dal fisico Carlo Rovelli, dal matematico Piergiorgio Odifreddi, dal segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni, dal presidente dell’Associazione Radicale Certi Diritti Yuri Guaiana e da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico.

A Pordenone, tre anni fa, proprio la data del 20 settembre fu scelta dal Circolo cittadino dell’associazione per l’inaugurazione della propria sede, con una conferenza del prof. Fulvio Salimbeni, docente di Storia d’Europa e Storia del Risorgimento all’Università degli Studi di Udine, la cui videoregistrazione è disponibile nel sito web del Circolo.

Approfondimenti

Le iniziative a livello nazionale per i 150 anni della Presa di Roma
blog.uaar.it/2020/09/14/settembre-1870-2020-150-anni-dalla-breccia-porta-pia-rovelli-odifreddi-guaiana-piazzoni-zan-tanti-altri-ricordano-anniversario-insieme-all-uaar

Videoregistrazione dell’intervento del prof. Salimbeni a Pordenone
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/libera-chiesa-in-libero-stato

2023-03-26T15:30:27+02:0018 Settembre 2020|

Nuovo ponte ciclopedonale: richiesta intitolazione a Margherita Hack

Nuovo ponte ciclopedonale:
richiesta intitolazione a Margherita Hack

NUOVO PONTE E PERCORSO CICLOPEDONALE:
RICHIESTA L’INTITOLAZIONE ALLA PROF.SSA MARGHERITA HACK

Con una lettera consegnata oggi al Comune di Pordenone, i rappresentanti di diverse associazioni cittadine hanno chiesto all’Amministrazione della città di intitolare il nuovo ponte e il percorso ciclopedonale in costruzione tra via Interna e via Galilei alla prof.ssa Margherita Hack, illustre astrofisica e divulgatrice che ha operato per anni in Friuli-Venezia Giulia, dirigendo l’osservatorio astronomico di Trieste.

Tra i primi firmatari dell’appello, a cui è ancora possibile aderire, Luana Casonatto, in rappresentanza dell’associazione cicloambientalista FIAB Aruotalibera, Diego Martin per il gruppo locale CICAP, Loris Tissino come coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, Veronika Goi, Direttrice tecnica della Scuola di scacchi “Vera Menchik”, Alain Modolo, presidente del Pordenone Linux User Group e Taher Djafarizad, presidente dell’Associazione NedaDay.

«Ponte fisico — si legge nella lettera — e anche simbolico: la zona di Torre, a cui già sono intitolate diverse vie a scienziati e inventori come Enrico Fermi, Galileo Ferraris, Galileo Galilei, Alessandro Volta, Antonio Pacinotti e Antonio Meucci viene collegata ora al centro di Pordenone (e in particolare alla zona delle scuole superiori cittadine) da un’infrastruttura elevata e pensata per un uso con la bicicletta, mezzo di trasporto che Margherita Hack privilegiava».

Approfondimenti

Il testo della lettera Ponte e percorso ciclopedonale Margherita Hack (.pdf)

2023-08-16T00:20:00+02:009 Luglio 2020|

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CYBER DARWIN:
L’ASTROFISICO ROBERTO RAGAZZONI PARLA DI VITE ED EVOLUZIONI FUORI DAL MONDO
IL 16 FEBBRAIO A PORDENONE

Esobiologia: con questo termine ci si riferisce al campo scientifico che considera la possibile natura della vita extraterrestre, del quale parlerà l’astrofisico Roberto Ragazzoni nella terza giornata di “CyberDarwin” il ciclo di eventi organizzato da Circolo UAAR e dal Gruppo CICAP di Pordenone insieme al Museo Archeologico di Montereale Valcellina per celebrare l’anniversario della nascita di Charles Darwin.

L’appuntamento, intitolato “Darwin interstellare” è domenica 16 febbraio, alle ore 18.30, presso l’ex Tipografia Savio, in via Torricella 2/a a Pordenone.

«Sulla Terra — spiega Ragazzoni in un’anticipazione del suo intervento —, l’alternarsi del giorno e della notte con il movimento del Sole e delle stagioni durante l’anno hanno contribuito al concetto del tempo e a fare in modo che la nostra società, culturalmente, scientificamente e tecnologicamente, evolva in un certo modo. Ma che cosa succederebbe su un mondo in cui, per esempio, l’umanità fosse confinata sul fondale di un oceano, o su un altro mondo in cui fosse possibile con maggiore facilità entrare in orbita planetaria?»

Roberto Ragazzoni si è laureato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Padova nel 1990. Ha lavorato presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, lo Steward Observatory di Tucson (Arizona), il Center for Astrophysics dell’Università di San Diego (California), il Max-Planck-Institut für Astronomie di Heidelberg (Germania), e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Ha vinto il concorso di Ordinario per la classe di Astronomia (B05X) presso l’Università di Bologna nel 2000 e attualmente è Astronomo Ordinario presso l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Padova. Ha vinto il premio Wolfgang Paul della Fondazione Alezander von Humboldt, il premio Gal Hassin ed il premio San Francesco Città di Rovigo. Si occupa prevalentemente di strumentazione ottica per l’astronomia, sia da Terra che dallo Spazio.

Gli eventi di “CyberDarwin” sono organizzati con la collaborazione dello Studio Eupolis, del Pordenone Linux User Group, del Malnisio Science Festival e con il patrocinio del Comune di Montereale Valcellina e si concluderanno il 20 febbraio. Il programma completo è disponibile su Facebook e nel sito web del Circolo UAAR di Pordenone.

Approfondimenti

Programma completo dell’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/cyberdarwin-2020

Informazioni sullo specifico evento:
pordenone.uaar.it/video/darwin-interstellare

Roberto Ragazzoni

2023-03-26T15:30:27+02:0016 Febbraio 2020|

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

VENERDÌ 17: CICAP E UAAR “CELEBRANO” LA GIORNATA ANTI SUPERSTIZIONE CON UNA SERATA SPECIALE
QUARTO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
VENERDÌ 17 GENNAIO 2020

Sarà dedicato alla superstizione e al modo per incoraggiare i giovani a un sano scetticismo nei confronti delle pseudoscienze il quarto incontro della serie di Conversazioni a ragion veduta organizzate dal Circolo UAAR di Pordenone. L’appuntamento è (e in questo caso non si può dire che non sia stato fatto apposta) per un venerdì 17, quello di questa settimana, alle ore 20.30 in via Montello 22.

La «serata anti superstizione» è organizzata con la collaborazione del Gruppo di Pordenone del CICAP, Comitato Italiano di Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, e vedrà la presenza di Diego Martin, coordinatore dello stesso, nonché dell’illusionista Jan Hidden.

«Come dice spesso scherzando Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, essere superstiziosi porta male — spiega Martin — e questo è solo apparentemente un paradosso: quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano.»

Durante la serata, all’inizio della quale i partecipanti saranno invitati a mettere in scena uno spiritoso “contro-rituale” per evidenziare l’inutilità e i rischi che la superstizione porta con sé, si parlerà delle attività didattiche del CICAP. Ci sarà anche spazio per qualche dimostrazione di come si possono riprodurre certi “fenomeni paranormali” con pratiche illusionistiche: per qualche momento, anche scettici e razionalisti potranno credere che esista la magia.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
pordenone.uaar.it/video/favorire-lo-scetticismo-ma-solo-quello-sano

Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Pagina Facebook del gruppo di Pordenone del CICAP:
www.facebook.com/cicap.pordenone

2023-03-26T15:30:27+02:0014 Gennaio 2020|