Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA A SCUOLA?
NEGLI ISTITUTI DEL FRIULI OCCIDENTALE SPESSO È A MALAPENA CITATA COME POSSIBILITÀ.
LA DENUNCIA DEL CIRCOLO UAAR DIvPORDENONE.

In occasione dell’avvio del periodo delle iscrizioni scolastiche, il Circolo UAAR di Pordenone ha condotto un’analisi delle offerte formative dei 39 is ituti scolastici pubblici del Friuli occidentale per vedere, mettendosi nei panni di uno studente o di un genitore alle prese con la scelta, che cosa è previsto per gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

Ebbene, la metà degli istituti, stando ai dati forniti dal Circolo nel proprio blog, non cita proprio l’attività alternativa, neanche per dire che essa esiste, almeno nel quadro orario. Se poi si tenta di trovare una descrizione della stessa, si ha fortuna solo in tre casi.

«Non possiamo dire di esserci sorpresi nell’analizzare le proposte formative descritte dagli istituti — afferma Marta Antoniel, che ha coordinato l’indagine — ma è desolante comunque verificare che un obbligo previsto da diverse sentenze e ordinanze di tribunale sia così disatteso, con pesanti ricadute sul piano della non discriminazione verso chi non intende avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.»

Tra le poche notizie positive del rapporto vi è quella di un istituto in cui è citato il valore fondamentale della laicità, «intesa come senso della distinzione fra sfera religiosa (che attiene alla sacralità ed intoccabilità della coscienza privata) e sfera giuridico-sociale (che attiene alle relazioni interpersonali e all’organizzazione delle comunità)».

Grazie ad una battaglia legale dell’Uaar, vinta con una sentenza del Tar del Lazio nel mese di ottobre, è stata dichiarata contraria al buon andamento della pubblica amministrazione quella discrepanza temporale tra la scelta di non avvalersi della religione cattolica (da effettuarsi al momento dell’iscrizione) e la scelta delle attività alternative (da effettuarsi all’inizio dell’anno scolastico), discrepanza che ha sempre avuto come effetto inevitabili ritardi nell’avvio delle attività alternative. Ora il Ministero ha deciso però di continuare nella discriminazione, facendo esprimere la propria preferenza su che cosa fare in luogo della frequenza del corso di religione cattolica non al momento dell’iscrizione ma successivamente, a giugno. In questo modo i docenti avranno sicuramente minor tempo per decidere collegialmente che attività programmare per l’anno successivo. Ma quel tempo dovrà essere impiegato per fare in modo che nessun bambino sia privato dell’attività alternativa a cui ha diritto, fin dal primo giorno di scuola.

«L’assenza di un’attività progettuale su questo punto da parte degli istituti scolastici è incomprensibile — prosegue Marta Antoniel —, stante il fatto che già nel 2012 fu pubblicata una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia in cui si parla esplicitamente di “obbligo di organizzazione delle attività alternative” con l’indicazione che è compito del Collegio docenti la definizione dei contenuti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e dei Dirigenti scolastici l’attribuire le ore alternative ai docenti in servizio o, qualora non possibile, stipulare contratti a tempo determinato. Quest’anno ci saranno a disposizione tre mesi in più per farlo, per cui terremo monitorata la situazione, invitando fin d’ora studenti, genitori e docenti a segnalarci tutte le iniziative, positive o negative che siano, su questo tema.»

2023-03-26T15:30:27+02:004 Gennaio 2021|

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 SETTEMBRE: PER L’UAAR RESTA UNA FESTA
TAVOLO INFORMATIVO A PORDENONE PER IL 150° ANNIVERSARIO DELLA PRESA DI ROMA

Gli attivisti dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti saranno presenti in via Mazzini a Pordenone nel pomeriggio di domenica 20 settembre, dalle 16.00 alle 19.00, con un tavolo informativo per ricordare che in quella data cade il 150° anniversario della presa di Roma, capitale d’Italia proprio in seguito alla breccia di Porta Pia, evento storico e simbolico che rappresenta la fine del potere temporale dei papi.

«Il XX Settembre fu a lungo celebrato come festa nazionale, come testimoniato dalla presenza in molte città italiane (e tra queste Pordenone) di vie e piazze ad esso dedicato — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo Uaar di Pordenone — e fu abolito nel 1930 dal Fascismo dopo i Patti Lateranensi. Con il nostro tavolo informativo vogliamo ricordarlo insieme a tutte le persone, credenti o non credenti, che tengono alla laicità delle istituzioni e al compimento del principio risorgimentale “Libera Chiesa in libero Stato”. Avremmo voluto farlo in piazza XX Settembre, ma ci è stata negata l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico legati alla presenza delle strutture di pordenonelegge: da via Mazzini inviteremo comunque i singoli cittadini a fermarsi sotto una delle insegne di intitolazione della vicina Piazza XX Settembre e a farsi (e inviarci) un selfie.»

L’UAAR ha chiesto a diverse personalità di fama nazionale di inviare un messaggio che spieghi perché è così importante ricordare questa data, una festa dimenticata da tutti; l’appello è stato raccolto dal fisico Carlo Rovelli, dal matematico Piergiorgio Odifreddi, dal segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni, dal presidente dell’Associazione Radicale Certi Diritti Yuri Guaiana e da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico.

A Pordenone, tre anni fa, proprio la data del 20 settembre fu scelta dal Circolo cittadino dell’associazione per l’inaugurazione della propria sede, con una conferenza del prof. Fulvio Salimbeni, docente di Storia d’Europa e Storia del Risorgimento all’Università degli Studi di Udine, la cui videoregistrazione è disponibile nel sito web del Circolo.

Approfondimenti

Le iniziative a livello nazionale per i 150 anni della Presa di Roma
blog.uaar.it/2020/09/14/settembre-1870-2020-150-anni-dalla-breccia-porta-pia-rovelli-odifreddi-guaiana-piazzoni-zan-tanti-altri-ricordano-anniversario-insieme-all-uaar

Videoregistrazione dell’intervento del prof. Salimbeni a Pordenone
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/libera-chiesa-in-libero-stato

2023-03-26T15:30:27+02:0018 Settembre 2020|

Nuovo ponte ciclopedonale: richiesta intitolazione a Margherita Hack

Nuovo ponte ciclopedonale:
richiesta intitolazione a Margherita Hack

NUOVO PONTE E PERCORSO CICLOPEDONALE:
RICHIESTA L’INTITOLAZIONE ALLA PROF.SSA MARGHERITA HACK

Con una lettera consegnata oggi al Comune di Pordenone, i rappresentanti di diverse associazioni cittadine hanno chiesto all’Amministrazione della città di intitolare il nuovo ponte e il percorso ciclopedonale in costruzione tra via Interna e via Galilei alla prof.ssa Margherita Hack, illustre astrofisica e divulgatrice che ha operato per anni in Friuli-Venezia Giulia, dirigendo l’osservatorio astronomico di Trieste.

Tra i primi firmatari dell’appello, a cui è ancora possibile aderire, Luana Casonatto, in rappresentanza dell’associazione cicloambientalista FIAB Aruotalibera, Diego Martin per il gruppo locale CICAP, Loris Tissino come coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, Veronika Goi, Direttrice tecnica della Scuola di scacchi “Vera Menchik”, Alain Modolo, presidente del Pordenone Linux User Group e Taher Djafarizad, presidente dell’Associazione NedaDay.

«Ponte fisico — si legge nella lettera — e anche simbolico: la zona di Torre, a cui già sono intitolate diverse vie a scienziati e inventori come Enrico Fermi, Galileo Ferraris, Galileo Galilei, Alessandro Volta, Antonio Pacinotti e Antonio Meucci viene collegata ora al centro di Pordenone (e in particolare alla zona delle scuole superiori cittadine) da un’infrastruttura elevata e pensata per un uso con la bicicletta, mezzo di trasporto che Margherita Hack privilegiava».

Approfondimenti

Il testo della lettera Ponte e percorso ciclopedonale Margherita Hack (.pdf)

2023-08-16T00:20:00+02:009 Luglio 2020|

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CYBER DARWIN:
L’ASTROFISICO ROBERTO RAGAZZONI PARLA DI VITE ED EVOLUZIONI FUORI DAL MONDO
IL 16 FEBBRAIO A PORDENONE

Esobiologia: con questo termine ci si riferisce al campo scientifico che considera la possibile natura della vita extraterrestre, del quale parlerà l’astrofisico Roberto Ragazzoni nella terza giornata di “CyberDarwin” il ciclo di eventi organizzato da Circolo UAAR e dal Gruppo CICAP di Pordenone insieme al Museo Archeologico di Montereale Valcellina per celebrare l’anniversario della nascita di Charles Darwin.

L’appuntamento, intitolato “Darwin interstellare” è domenica 16 febbraio, alle ore 18.30, presso l’ex Tipografia Savio, in via Torricella 2/a a Pordenone.

«Sulla Terra — spiega Ragazzoni in un’anticipazione del suo intervento —, l’alternarsi del giorno e della notte con il movimento del Sole e delle stagioni durante l’anno hanno contribuito al concetto del tempo e a fare in modo che la nostra società, culturalmente, scientificamente e tecnologicamente, evolva in un certo modo. Ma che cosa succederebbe su un mondo in cui, per esempio, l’umanità fosse confinata sul fondale di un oceano, o su un altro mondo in cui fosse possibile con maggiore facilità entrare in orbita planetaria?»

Roberto Ragazzoni si è laureato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Padova nel 1990. Ha lavorato presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, lo Steward Observatory di Tucson (Arizona), il Center for Astrophysics dell’Università di San Diego (California), il Max-Planck-Institut für Astronomie di Heidelberg (Germania), e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Ha vinto il concorso di Ordinario per la classe di Astronomia (B05X) presso l’Università di Bologna nel 2000 e attualmente è Astronomo Ordinario presso l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Padova. Ha vinto il premio Wolfgang Paul della Fondazione Alezander von Humboldt, il premio Gal Hassin ed il premio San Francesco Città di Rovigo. Si occupa prevalentemente di strumentazione ottica per l’astronomia, sia da Terra che dallo Spazio.

Gli eventi di “CyberDarwin” sono organizzati con la collaborazione dello Studio Eupolis, del Pordenone Linux User Group, del Malnisio Science Festival e con il patrocinio del Comune di Montereale Valcellina e si concluderanno il 20 febbraio. Il programma completo è disponibile su Facebook e nel sito web del Circolo UAAR di Pordenone.

Approfondimenti

Programma completo dell’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/cyberdarwin-2020

Informazioni sullo specifico evento:
pordenone.uaar.it/video/darwin-interstellare

Roberto Ragazzoni

2023-03-26T15:30:27+02:0016 Febbraio 2020|

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

VENERDÌ 17: CICAP E UAAR “CELEBRANO” LA GIORNATA ANTI SUPERSTIZIONE CON UNA SERATA SPECIALE
QUARTO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
VENERDÌ 17 GENNAIO 2020

Sarà dedicato alla superstizione e al modo per incoraggiare i giovani a un sano scetticismo nei confronti delle pseudoscienze il quarto incontro della serie di Conversazioni a ragion veduta organizzate dal Circolo UAAR di Pordenone. L’appuntamento è (e in questo caso non si può dire che non sia stato fatto apposta) per un venerdì 17, quello di questa settimana, alle ore 20.30 in via Montello 22.

La «serata anti superstizione» è organizzata con la collaborazione del Gruppo di Pordenone del CICAP, Comitato Italiano di Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, e vedrà la presenza di Diego Martin, coordinatore dello stesso, nonché dell’illusionista Jan Hidden.

«Come dice spesso scherzando Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, essere superstiziosi porta male — spiega Martin — e questo è solo apparentemente un paradosso: quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano.»

Durante la serata, all’inizio della quale i partecipanti saranno invitati a mettere in scena uno spiritoso “contro-rituale” per evidenziare l’inutilità e i rischi che la superstizione porta con sé, si parlerà delle attività didattiche del CICAP. Ci sarà anche spazio per qualche dimostrazione di come si possono riprodurre certi “fenomeni paranormali” con pratiche illusionistiche: per qualche momento, anche scettici e razionalisti potranno credere che esista la magia.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
pordenone.uaar.it/video/favorire-lo-scetticismo-ma-solo-quello-sano

Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Pagina Facebook del gruppo di Pordenone del CICAP:
www.facebook.com/cicap.pordenone

2023-03-26T15:30:27+02:0014 Gennaio 2020|

Il dramma delle spose bambine raccontato in un incontro all’UAAR

Il dramma delle spose bambine raccontato in un incontro all’UAAR

IL DRAMMA DELLE SPOSE BAMBINE RACCONTATO IN UN INCONTRO AL CIRCOLO UAAR
TERZO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020

Sarà il pordenonese Taher Djafarizad il protagonista dell’incontro di giovedì 9 gennaio (ore 20.30, in via Montello 22 a Pordenone) organizzato dal locale Circolo dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e dedicato alle attività dell’associazione Neda Day contro la terribile usanza dei matrimoni precoci.

Djafarizad, di origine persiana ma residente a Pordenone da oltre trent’anni, si occupa da sempre di diritti civili, in particolare delle donne, e ha fondato l’associazione Neda Day proprio per contrastare il fenomeno delle spose bambine che, dice, si stima essere di circa 30mila casi all’anno nella sola Europa. Grazie anche alle attività dell’associazione, il Parlamento Europeo ha votato con una maggioranza assoluta nell’ottobre del 2017 una risoluzione contro la pratica dei matrimoni precoci, che ora dovrà essere tradotta in legge dai vari parlamenti nazionali. In Italia lo è stata con l’introduzione del reato di “costrizione o induzione al matrimonio” (art. 558-bis del Codice Penale) nel luglio del 2019.

Nel presentare l’incontro, Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR, ha ricordato che l’associazione degli atei e degli agnostici ha tra i suoi obiettivi la promozione di una cultura dei diritti umani, il contrasto di tutte le culture patriarcali che negano alle donne pari opportunità e libertà di scelta e il contrasto alla retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità”, spesso usate anche per giustificare terribili violazione dei diritti quali i matrimoni delle “spose bambine”.

L’incontro di giovedì sera è il terzo appuntamento della serie 2019/2020 di “Conversazioni a ragion veduta” che il Circolo di Pordenone dell’UAAR ha quest’anno dedicato al tema dell’infanzia e dei giovani.

Approfondimenti

Video “Not for Sale”
www.youtube.com/watch?v=dSz1aTN1UFg

Risoluzione del Parlamento Europeo sull’eliminazione del matrimonio infantile
www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-8-2017-0379_IT.html

Scheda della Camera dei Deputati sulla Legge 69/2019
www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1154235.pdf?_1573172555581

Obiettivi dell’UAAR
www.uaar.it/uaar/obiettivi

La tragedia dei matrimoni in tenera età (dal blog UAAR)
blog.uaar.it/2013/09/27/tragedia-matrimoni-tenera-eta

Taher Djafarizad, presidente di Neda Day.

2023-08-19T00:26:26+02:006 Gennaio 2020|

Attività scout laiche e dove trovarle: incontro al Circolo UAAR

Attività scout laiche e dove trovarle: incontro al Circolo UAAR

ATTIVITÀ SCOUT LAICHE E DOVE TROVARLE: INCONTRO AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE (11 DICEMBRE)

Le attività scout non sono sempre legate alle parrocchie cattoliche e non devono per forza prevedere momenti di preghiera e la messa di metà campo. Pordenone è una città in cui da vent’anni opera un’associazione scout laica, Assiscout, che è stata invitata dal Circolo UAAR della città a presentarsi in un incontro che si terrà mercoledì 11 dicembre, alle 20.30, in via Montello 22, come secondo momento del ciclo di Conversazioni a ragion veduta organizzato dall’associazione degli atei e degli agnostici.

L’incontro, dal titolo «Attività scout laiche e dove trovarle», vedrà protagonisti Davide Moro, attuale presidente nazionale di Assiscout, e Toni Pavanello, che ha fondato il gruppo pordenonese dell’associazione nel 1999.

«La nostra associazione vede nel pluralismo e nel confronto una ricchezza e una possibilità di crescita e maturazione — sottolinea Davide Moro in una breve anticipazione di quanto racconterà meglio mercoledì sera — e ciò comporta che le scelte politiche, religiose e civiche vengano viste come un fatto personale e privato dei propri associati. Tutti gli iscritti, tuttavia, sono invitati a percorrere un cammino di ricerca di una scelta personale e cosciente in ambito civico politico ed etico, venendo incoraggiati a vivere attivamente i valori espressi dalla legge scout e confrontarsi con essi. Da noi possono iscriversi ragazze e ragazzi appartenenti a qualsiasi religione, non credenti, di ogni etnia e credo politico. Il metodo che pratichiamo è quello delineato nell’opera di Sir Robert Baden Powell of Gilwell con i dovuti aggiornamenti proposti dal Movimento Scout Mondiale.»

«Tutto è cominciato nel 1990 — ricorda il professor Antonio Pavanello, detto Toni — a Villanova, quartiere di Pordenone a quel tempo molto difficile, che nel mese di luglio vedeva i ragazzi abbandonati a loro stessi. Non c’erano ancora punti verdi; circolavano anche droghe pesanti e ogni tanto qualche ragazzo ne moriva. Io insegnavo lì e mi sono sentito moralmente obbligato a fare qualcosa. Me li portavo in giro tutto il mese per cinque giorni la settimana. Anche semplicemente andare a Murlis per nuotare sul Meduna. Poi in casera un paio di giorni la settimana. Grotte Carsiche. Sentiero Rilke. Aquasplash… bici e treno. Qualcuno mi fece notare che stavo facendo praticamente attività scout, così mi misi in contatto con diverse associazioni, che però facevano anche catechesi o ritenevano incompatibile lo scoutismo e l’ateismo. Quando trovai invece Assiscout, che dava parità di diritti anche ad agnostici e ad atei e sostituiva nella promessa l’impegno cristiano e l’impegno civile, decisi di fondare un gruppo locale a Pordenone.»

«Sarà interessante — anticipa Loris Tissino, coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone che ha organizzato la serata informativa — farci raccontare da Davide e Toni la storia del gruppo locale di Assiscout, che mostra bene come il pluralismo consenta di fare confrontare tra loro ragazzi di ogni credo insieme a ragazzi non credenti o agnostici, semplicemente tenendo la catechesi o le assunzioni religiose fuori dalla sfera delle attività organizzate. La laicità e il pluralismo, intesi come apertura al confronto e al dialogo con ogni persona, come indipendenza da ogni movimento politico e confessionale, senza partire da verità precostituite, nel rispetto delle scelte politiche, filosofiche e religiose di ciascuno, nonché nella democrazia quale strumento per educare ad essere buoni cittadini del mondo sono un fondamentale strumento di crescita etica della persona.»

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/attivita-scout-laiche-e-dove-trovarle

Conversazioni a ragion veduta:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Comunicato stampa relativo alle Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/conversazioni-a-ragion-veduta-terza-edizione

2023-03-26T15:30:27+02:008 Dicembre 2019|

L’antilaicità nella storia. Incontro con Raffaele Carcano

L’antilaicità nella storia. Incontro con Raffaele Carcano

L’ANTILAICITÀ NELLA STORIA:
SABATO 30 NOVEMBRE UN INCONTRO CON RAFFAELE CARCANO

Cinque millenni di rapporti tra stati e religioni, tra autorità politiche e religiose, nel loro rapporto inossidabile di amore-odio ovunque nel mondo: sarà questo il tema dell’incontro, dal titolo “L’antilaicità nella storia”, con Raffaele Carcano, storico delle religioni e responsabile culturale dell’UAAR, che si terrà sabato 30 novembre, alle ore 16.30, presso la sala “Teresina Degan” della Biblioteca Civica di Pordenone, grazie all’organizzazione del Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

A dialogare con Carcano durante l’incontro sarà il prof. Salvatore Di Pasqua, docente di letteratura e storia presso l’ISIS “Mattiussi – Pertini”. L’incontro, inserito in una miniserie intitolata “Letture laiche – interpretare il mondo senza dogmi” che ha visto un primo appuntamento in ottobre sul tema della bioetica, gode del patrocinio del Comune di Pordenone.

«Come si legge nell’introduzione del libro che Raffaele Carcano ha recentemente pubblicato e verrà presentato sabato, Storia dell’antilaicità — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR — è necessaria una riflessione su come agisce politicamente la religione, su come agisce la politica nei confronti della religione e su come agiscono e dovrebbero agire i laici per cambiare il mondo nella direzione che desiderano: più la direzione sarà condivisa, più possibilità avranno di avere successo.»

Raffaele Carcano, laureato in scienze storico-religiose, dal 2007 al 2016 è stato segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, di cui oggi è coordinatore culturale. Autore di numerosi articoli pubblicati su riviste e blog, ha curato il volume Le voci della laicità ed è autore di Uscire dal gregge (con Adele Orioli), di Liberi di non credere, di Le scelte di vita di chi pensa di averne una sola e di Storia dell’antilaicità.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/video/antilaicita-nella-storia

Scheda del libro “Storia dell’antilaicità” (edizioni Nessun Dogma, 2019):
www.nessundogma.it/libro/storia-dell-antilaicita

2023-03-26T15:30:27+02:0027 Novembre 2019|

Filosofare con bambini e ragazzi

Filosofare con bambini e ragazzi

FILOSOFARE CON BAMBINI E RAGAZZI: INCONTRO AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE (18 NOVEMBRE)

Lunedì 18 novembre, alle 20.30, il Circolo di Pordenone dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) ospiterà Rosanna Lavagna, responsabile nazionale scuola e formazione dell’associazione, per la prima delle Conversazioni a ragion veduta che si terranno presso la sede di via Montello 22.

Durante l’incontro, dal titolo “Filosofare con i bambini”, saranno presentate alcune possibili attività laboratoriali rivolte alla scuola primaria per lo sviluppo del pensiero critico e il contrasto di irrazionalità e superficialità.

Nata nel 1951, Rosanna Lavagna ha conseguito nel 1973 la laurea in Pedagogia e quindi l’abilitazione all’insegnamento in Filosofia, Storia, Pedagogia e Psicologia. Ha insegnato Filosofia e Storia nei licei (classico e scientifico) fino alla pensione nel 2012, svolgendo contemporaneamente vari incarichi organizzativi e didattici all’interno della scuola. Dal 2012 aderisce alla rete Filosofia per tutti di Savona, realizzando progetti di filosofia con i bambini e i ragazzi in scuole primarie e secondarie, corsi di formazione di insegnanti e organizzando incontri filosofici in piazza (Agorà). È inoltre docente di corsi di filosofia per adulti e conduce caffè filosofici. È autrice del libro Filosofare con i bambini? A scuola si può! (edizioni Nessun Dogma, in corso di pubblicazione).

«Nei bambini — scrive Rosanna Lavagna nella presentazione del suo intervento — è possibile trovare un’ingenuità, una spontaneità, un’apertura al dialogo, una fiducia che permettono di affrontare, senza pregiudizi, riflessioni su di sé, sul proprio vissuto, ma anche di porsi le grandi domande filosofiche che hanno sempre affascinato l’essere umano; tendenzialmente rispondono con la fantasia e l’immaginazione, ma possono anche essere guidati alla costruzione di percorsi razionali attraverso la pratica dei laboratori di pensiero: una sorta di ginnastica mentale che consenta di affrontare le grandi criticità dell’epoca che stiamo vivendo.»

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/filosofare-con-bambini-e-ragazzi

Conversazioni a ragion veduta:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Comunicato stampa relativo alle Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/conversazioni-a-ragion-veduta-terza-edizione

2023-03-26T15:30:27+02:0015 Novembre 2019|

Conversazioni a ragion veduta, terza edizione

Conversazioni a ragion veduta, terza edizione

CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA: TERZA EDIZIONE

Sarà dedicata ai temi dell’infanzia e della gioventù, osservati da un punto di vista laico, la terza edizione del ciclo di “Conversazioni a ragion veduta” organizzata dal Circolo di Pordenone dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti).

In cinque incontri che avranno luogo presso la sede del Circolo, in via Montello 22, alle 20.30, saranno affrontati argomenti quali le attività didattiche nelle scuole primarie per lo sviluppo del pensiero critico, lo scoutismo senza riferimento alle religioni, il dramma delle spose bambine, l’educazione ad un sano scetticismo e al contrasto delle varie forme di superstizione, la possibilità di usufruire dell’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica a scuola.

Il primo incontro sarà tra due settimane, lunedì 18 novembre, ed avrà come protagonista Rosanna Lavagna, responsabile nazionale scuola e formazione dell’UAAR, che parlerà delle possibili attività laboratoriali rivolte alla scuola primaria per lo sviluppo del pensiero critico e il contrasto di irrazionalità e superficialità.

A seguire:

  • mercoledì 11 dicembre 2019 Davide Moro e Toni Pavanello presenteranno le attività dell’associazione Assiscout (che a Pordenone è operativa da oltre dieci anni) in cui si applica il metodo educativo di Baden-Powell senza riferimenti alle religioni;
  • giovedì 9 gennaio 2020 Taher Djafarizad, noto attivista locale per i diritti umani, illustrerà le attività dell’associazione Neda Day per contrastare l’usanza dei matrimoni precoci;
  • venerdì 17 gennaio 2020, in occasione della giornata antisuperstizione, Diego Martin del gruppo CICAP di Pordenone e Jan Hidden (illusionista) mostreranno, con diversi esempi pratici, le attività rivolte ai giovani per il contrasto della superstizione e del pensiero antiscientifico;
  • infine, in data in corso di definizione, Roberto Grendene, segretario nazionale UAAR, parlerà delle attività dell’associazione per favorire l’ora alternativa a quella di religione cattolica.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

2023-03-26T15:30:27+02:004 Novembre 2019|