Circa pordenone

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Che cosa ci gUAARdiamo?

Che cosa ci gUAARdiamo?

Che cosa ci guardiamo?

Quattro proiezioni di film  su temi rilevanti per l’Uaar, nella sede del circolo, alle 21.00.

  • venerdì 26 aprile un film che racconta la vita di una famosa scienziata, vincitrice di ben due premi Nobel
  • venerdì 10 maggio un film che indaga su come la ricerca della bellezza e dell’armonia sia una forza trainante sia nell’arte che nella scienza
  • venerdì 17 maggio un film che racconta la vicenda di uno studente di teologia, scettico, che affronta il tema delle superstizioni e degli esorcismi
  • venerdì 24 maggio un film che indaga il conflitto interno tra scienza e religione, in cui la protagonista, non credente e razionale, comincia ad avere quelle che sembrano essere delle apparizioni mistiche.
L’iniziativa rientra nel progetto di valorizzazione della sede del circolo Uaar e mira a sfruttare al meglio la licenza per i diritti d’autore su più opere che è stata sottoscritta dallo stesso. Per avere informazioni su altre proiezioni programmate, iscrivetevi all’associazione oppure alla newsletter.
Ingresso libero. Consigliata la prenotazione (pordenone@uaar.it).

2024-04-10T14:44:45+02:001 Aprile 2024|

La comunità LGBTQI+ nel mondo arabo – venerdì sera ultima “conversazione a ragion veduta” al circolo degli atei

La comunità LGBTQI+ nel mondo arabo – venerdì sera ultima “conversazione a ragion veduta” al circolo degli atei

Venerdì 22 marzo, alle 20.30, ultimo appuntamento del ciclo di Conversazioni a ragion veduta organizzata dal Circolo di Pordenone dell’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), quest’anno dedicato al rapporto tra poteri e religioni e alla separazione (o meno) tra chiese e stato.

L’incontro conclusivo avrà come ospite Shani Parpinel, laureatasi lo scorso anno in Scienze della mediazione linguistica per la sicurezza e la difesa sociale con una tesi intitolata “La comunità LGBTQI+ nel mondo arabo”, che dialogherà con Roberta Pagotto, docente di lettere e scrittrice. A partire dalla presentazione del lavoro di tesi, premiato dall’Uaar nel 2023, si tratterà il tema di come l’omosessualità è vissuta, percepita ed espressa in letteratura in paesi, quelli di lingua araba, dove vige spesso una ferrea censura governativa. L’appuntamento è presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Montello 22.

“Questo incontro conclude in maniera molto interessante e attuale la quinta edizione delle conversazioni a ragion veduta organizzate dal nostro Circolo — dice Loris Tissino, coordinatore locale dell’associazione degli atei — Negli anni passati abbiamo affrontato temi quali i rapporti tra individuo e scienza, i diritti dell’infanzia, la bioetica e l’attualità internazionale. Quest’anno il filo conduttore è stato quello storico, ma non sono mancati collegamenti con la realtà che ci circonda.”

Comunicato stampa
20 marzo 2024

Shani Parpinel

2024-04-07T17:42:50+02:0020 Marzo 2024|

Le iniziative per il Darwin Day pordenonese si concludono con due incontri di divulgazione scientifica sulle nuove frontiere della fisica

Le iniziative per il Darwin Day pordenonese si concludono con due incontri di divulgazione scientifica sulle nuove frontiere della fisica

Due incontri di divulgazione scientifica con una ricercatrice di primo livello, Catalina Curceanu, concluderanno le iniziative organizzate per celebrare il Darwin Day a Pordenone.

Venerdì 15 marzo, alle 20.30, presso la sala conferenze dell’Istituto Pertini (via Interna, a fianco dell’Auditorium Concordia), il tema sarà «L’origine delle specie… di particelle. Dal bosone di Higgs alla materia oscura».

Sabato 16 marzo, alle 11.15, l’appuntamento, riservato a studenti e docenti delle scuole superiori della città, è invece nell’auditorium dell’Istituto Mattiussi, in via Fontane. Questo secondo incontro ha come titolo «Evoluzione quantistica: dal Big Bang ai buchi neri. Quo vadis universo?»

Dal mondo microscopico delle particelle subatomiche a quello macroscopico dell’universo: grazie alle grandi capacità divulgative di Catalina Curceanu, direttrice di ricerca dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), sarà possibile comprendere l’importanza della ricerca scientifica di base sull’origine della materia e come lo sviluppo tecnologico di altissima qualità abbia ricadute importanti anche nella vita quotidiana di ognuno di noi. Le competenze tecniche e scientifiche dei LNF nel campo degli acceleratori sono uniche in Italia e competitive in Europa e nel mondo rappresentando una ricchezza che l’INFN mette al servizio della società.

Come ricorda Chiara Sartori, molto nota in città per la sua attività di organizzatrice di eventi culturali in ambito scientifico negli anni passati e coinvolta nell’organizzazione degli eventi, i Laboratori Nazionali di Frascati hanno contribuito alla realizzazione di acceleratori di protoni e ioni carbonio per la terapia medica oncologica, ad applicazioni mediche e spaziali, ad attività di dosaggio delle radiazioni e di controllo ambientale e molto altro.

Catalina Curceanu è nata in Transilvania, Romania, ed è Direttrice di Ricerca presso l’INFN-LNF, in Italia, dove guida un gruppo che esegue esperimenti in fisica fondamentale nucleare e quantistica. Catalina è portavoce (spokesperson) delle collaborazioni SIDDHARTA-2 (spettroscopia di atomi kaonici) e VIP-2 (test sperimentale sulla meccanica quantistica) ed è autrice di oltre 500 articoli in riviste internazionali. Ha vinto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Emmy Noether 2017 dalla European Physical Society e il premio Betty Moore Foundation Fundamental Physics Innovation Award 2019. Nel 2018 le è stato conferito l’Ordine “Merito Culturale” con il titolo di Cavaliere dal Presidente della Romania, per il significativo contributo alle scienze esatte.

Gli incontri del 15 e del 16 marzo sono organizzati nell’ambito delle iniziative del Darwin Day promosse dal Circolo UAAR di  Pordenone e dal gruppo CICAP di Pordenone, con la preziosa collaborazione dell’Istituto Mattiussi Pertini che ha concesso l’uso dei locali. L’ingresso è libero, ma è consigliabile la prenotazione, che può essere effettuata scrivendo a darwinday2024@isismattiussipertini.edu.it.

Comunicato stampa
13 marzo 2024

Approfondimenti

Pagina Facebook del Darwin Day Pordenone
 
Eventi su Facebook
 

2024-04-07T17:42:50+02:0013 Marzo 2024|

Concordato Stato / Chiesa: 1929, 1947, 1984 – Un contributo di Gian Luigi Bettoli

Concordato Stato / Chiesa: 1929, 1947, 1984
Un contributo di Gian Luigi Bettoli

Paolo Michelutti e Gian Luigi Bettoli

Sabato 24 febbraio, nell’ambito delle Conversazioni a ragion veduta, abbiamo avuto ospiti Paolo Michelutti e Gian Luigi Bettoli, che hanno affrontato il tema del come si è arrivati al Concordato tra Stato e Chiesa attualmente in vigore in Italia.

Nel blog degli storici del Friuli occidentale Gian Luigi ha pubblicato un’interessante antologia di testi normativi, interventi parlamentari e critica storica (con tabella comparativa tra i due concordati).

Ho accolto con piacere l’invito di Loris Tissino a parlare del concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica presso la sede dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Pordenone. Non sono uno specialista della materia, ma la proposta ha stimolato una curiosità ed un interesse di antica data, e quindi mi sono messo al lavoro, anche per approfondire vecchie ruggini. (continua nel blog).

Aggiornamento

Gian Luigi Bettoli ci segnala che è stato pubblicato un altro documento, questa volta nel sito della Casa del Popolo di Pordenone, intitolato «L’aborto e il concordato: tra due compromessi e qualche passo indietro», frutto di un dialogo tra lui e Bianca Minigutti, oggi presidente della sezione ANPI dello Spilimberghese ed esponente storica del femminismo pordenonese.

Racconta Gian Luigi: Vista la sua sensibilità e memoria, ed essendo stata una delle prime lettrici della mia relazione sui concordati del 1929 e 1984, mi ha scritto: «Ho scorso i tuoi appunti sulla questione concordataria. Mentre ti soffermi assai giustamente sul divorzio, non mi sembra aver visto riferimento al tema della 194 e successivo referendum (194 che ritengo fortemente svilita dall’inserimento dell’obiezione di coscienza, che considerai all’epoca assoluto omaggio e resa al Vaticano e che, alla prova dei fatti, rischia di vanificare il diritto contrapposto delle donne. C’è un motivo specifico per il quale hai escluso l’argomento dalla trattazione? Con i tempi ci stiamo, tutta la storia della 194 avviene prima del 1984. Voglio capire eventuali differenze critiche (diritto individuale, possesso del corpo e quant’altro) tu abbia valutato. Vero è che all’epoca il movimento femminista si preoccupava più dell’ingerenza dello Stato nei propri uteri; si accettò (almeno io) i compromessi della 194 solo per garantire l’assistenza sanitaria gratuita e non rendere la possibilità di aborto un “problema di classe”. Ho sempre conservato i dubbi che avevo all’epoca sulla giustezza del compromesso, gli interventi contrapposti a sinistra che hai pubblicato, succedutisi in varie epoche, mi hanno riaperto l’interiore dibattito.» (continua nel sito)

2024-04-07T17:42:50+02:003 Marzo 2024|

Libri per chi ha diritto di averli – consegnati all’IC Pordenone Centro 152 volumi per l’attività alternativa

Libri per chi ha diritto di averli – consegnati all’IC Pordenone Centro 152 volumi per l’attività alternativa

«Sono arrivati oggi a scuola i libri donati dall’associazione UAAR affinché vengano consegnati agli allievi dell’attività alternativa (AA) per i quali sono stati richiesti. Si consolida così una collaborazione iniziata lo scorso anno che mira a rendere efficace il percorso formativo specifico per chi sceglie l’AA. Con l’auspicio che l’ utilizzo dei testi possa essere d’ aiuto per docenti ed alunni non avvalentesi dell’ IRC nel “cammino” scolastico!» Con queste parole l’Istituto Comprensivo Pordenone Centro ha ringraziato su Facebook l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti per la consegna effettuata in settimana di 152 volumi (80 per le classi 1-2-3 e 72 per le classi 4-5 delle scuole primarie) di un libro di testo, edito dalla casa editrice Giunti, che l’Istituto ha scelto nell’ambito della campagna “Libri per chi ha diritto di averli“.

L’associazione aveva rilevato che solo poche scuole in Italia (meno del 10% degli istituti, in Friuli Venezia Giulia meno del 5%) hanno adottato per l’anno scolastico in corso libri di testo per l’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica (in provincia di Pordenone lo ha fatto solo l’Istituto Comprensivo di Roveredo in Piano) e basandosi su questi dati, a fronte di un aumento del numero di studenti che non si avvalgono dell’IRC,  ha lanciato a inizio febbraio la campagna “Libri per chi ha diritto di averli”, offrendo alle scuole la possibilità di ricevere in via straordinaria una fornitura di libri di testo.

Al momento della consegna alla dirigente Daniela Reina, Loris Tissino, coordinatore locale dell’associazione, ha detto di ritenere «che sia importante comunicare il significato educativo e laico della campagna e sensibilizzare sul diritto all’istruzione che deve essere pienamente garantito a chi sceglie l’AA» e di «accogliere con favore l’impegno della scuola a portare l’adozione di libri di testo per questa materia all’approvazione da parte degli organi collegiali competenti già nel mese di maggio di quest’anno, in modo che dall’anno scolastico 2024/25 sia garantito gratuitamente tramite cedola libraria agli allievi della primaria.»

I libri proposti sono stati recensiti nel numero 6/2023 di Nessun Dogma da parte di una docente di scuola primaria che da anni si occupa di attività alternativa.

Consegna libri AA IC Pordenone CentroPost Facebook IC Pordenone Centro

Approfondimenti

Post su Facebook dell’IC Pordenone Centro:
https://www.facebook.com/ICPordenoneCentro/posts/pfbid02ANR7t3CdN1SDnd86KZJVQZ6MhhcnFBgmD4oUmdpxeLD8mfTFacipDWTfkZTG1Xqzl

Campagna “Libri per chi ha diritto di averli” con elenco in aggiornamento delle scuole che li hanno avuti:
www.uaar.it/non-frequenza-irc-nelle-scuole-italiane

2024-04-10T13:09:28+02:003 Marzo 2024|

Darwin Day ’24

Darwin Day ’24

Un laboratorio didattico sull’evoluzione nella didattica dell’evoluzione e la sua possibile gamification e un paio di conferenze sulle nuove frontiere della fisica. Questi gli appuntamenti che proponiamo, insieme al gruppo locale CICAP e con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Pordenone Sud e dell’Istituto Tecnico “Mattiussi – Pertini” per il 2024.

Evoluzione… in gioco

Sabato 24 febbraio, ore 11.00 – 13.00
Scuola Media “Terzo Drusin” – Via Lazzaro Spallanzani, 11 – Pordenone
(evento organizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Pordenone Sud)

Laboratorio sull’uso educativo dei giochi nella didattica dell’evoluzione condotto da Elisa Baioni e Matteo Bisanti. Sarà un laboratorio pratico – nel senso che sarà sperimentata assieme un’attività – con l’obiettivo di fornire tutti gli elementi utili a sfruttare i giochi in contesti scolastici. Si parlerà anche di evoluzione, dato che sarà argomento cardine dell’attività laboratoriale. Su questo aspetto, verrà fatta particolare attenzione all’importanza di sottolineare la casualità quando si parla di evoluzione, evitando che nel semplificare si finisca con il riproporre spiegazioni finalistiche.

Elisa Baioni
Comunicatrice della scienza, lavora presso l’European Research Infrastructure Consortium CERIC-ERIC, ad Area Science Park (TS). Inoltre, fa parte del Game Science Research Center e dell’Associazione GO, che pro muove l’uso dei giochi per favorire il cambiamento sociale. Ha scritto diversi articoli per ragazzi con Tecnoscienza srl ed è membro della redazione di Radio CICAP.

Matteo Bisanti
Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze. Esperto di game-base learning, è parte del Game Science Research Center della Scuola IMT Alti Studi di Lucca e del Comitato Scientifico di Play, il più importante festival del gioco italiano.

Per iscrizioni al laboratorio scrivere a darwinday2024@isismattiussipertini.edu.it
(evento su Facebook)

L’origine delle specie… di particelle.
Dal bosone di Higgs alla materia oscura.

Venerdì 15 marzo, ore 20.30
Sala conferenze Istituto “Sandro Pertini” – via Interna, Pordenone
(evento organizzato in collaborazione con l’Istituto Mattiussi Pertini)

Conferenza di Catalina Curceanu

Per prenotare un posto, scrivere a darwinday2024@isismattiussipertini.edu.it
(evento su Facebook)

Evoluzione quantistica: dal Big Bang ai buchi neri.
Quo vadis universo?

Sabato 16 marzo, ore 11.15
Auditorium Istituto “Odorico Mattiussi” – Via Fontane 2 – Pordenone
(evento organizzato in collaborazione con l’Istituto Mattiussi Pertini)

Conferenza di Catalina Curceanu rivolta a studentesse e studenti di scuola superiore

Per prenotare un posto, scrivere a darwinday2024@isismattiussipertini.edu.it
(evento su Facebook)

Catalina Curceanu
Nata in Transilvania, Romania, è Direttrice di Ricerca presso l’INFN-LNF, in Italia, dove guida un gruppo che esegue esperimenti in fisica fondamentale nucleare e quantistica. Catalina è portavoce (spokesperson) del le collaborazioni SIDDHARTA-2 (spettroscopia di atomi kaonici) e VIP-2 (test sperimentale sulla meccanica quantistica) ed è autrice di oltre 500 articoli in riviste internazionali.
Ha vinto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Emmy Noether 2017 dalla European Physical Society e il premio Betty Moore Foundation Fundamental Physics Innovation Award 2019.
Nel 2018 le è stato conferito l’Ordine “Merito Culturale” con il titolo di Cavaliere dal Presidente della Romania, per il significativo contributo alle scienze esatte.


Altri eventi interessanti in zona collegati al Darwin Day possono essere trovati nel portale Pikaia.

Darwin Day 2024

Aggiornamento

Foto dell’evento

I relatori Matteo Bisanti ed Elisa Baioni durante l’incontro “Evoluzione… in gioco”.

Un momento dell’incontro.

La relatrice Catalina Curceanu durante l’incontro “L’origine delle specie… di particelle.”.

Un momento dell’incontro.

La relatrice Catalina Curceanu durante l’incontro “Evoluzione quantistica: dal Big Bang ai buchi neri”.

Un momento dell’incontro.

2024-04-07T17:42:50+02:0031 Gennaio 2024|

Diritti, ultima frontiera 2024 (febbraio-marzo)

Diritti, ultima frontiera 2024 (febbraio-marzo)

Tre appuntamenti per parlare di diritti, della loro storia, della situazione attuale.

Mercoledì 7 febbraio, ore 19.15

Episodio 4: Scienza vs Religione?

Con il commento di:
Chiara Sartori, biologa
Claudio Sonego, Star Trek Italian Club

Mercoledì 6 marzo, ore 19.15

Episodio 5: Discriminazioni e classismo

Con il commento di:
Rosaria Greco, docente di diritto ed economia e autrice per Lercio
Patrizia Guglielmini, Star Trek Italian Club

Mercoledì 27 marzo, ore 19.15

Episodio 6: Mondo LGBTQ+

Con il commento di:
Olga Nardelli, psicologa
Gabriella Cordone Lisiero, Star Trek Italian Club

Gli incontri si terranno presso la Sede del Circolo Uaar di Pordenone in via Montello, 22 – Pordenone.

Ingresso libero.

2024-04-10T15:06:49+02:0027 Gennaio 2024|

Presentazione Darwin Day 2024

Presentazione Darwin Day 2024

Mercoledì 17 gennaio, ore 20.15

Presentazione Darwin Day 2024

con una conferenza del dott. Marco Di Donato sul tema «I rapporti tra la formazione della Terra e delle sue rocce e le tracce delle prime forme di vita».

Marco Di Donato è docente di Scienze della Terra in una scuola superiore, geologo libero professionista dal 1990. Si occupa di valutazioni sullo stato di contaminazione dei terreni e svolge indagini geognostiche, relazioni geologiche e geotecniche per conto di enti pubblici e privati.

Nel corso dell’incontro verrà presentato il programma delle iniziative per la celebrazione del Darwin Day, l’anniversario della nascita di Charles Darwin, organizzate dal Circolo Uaar di Pordenone in collaborazione con il gruppo locale CICAP (che spazieranno tra febbraio e marzo 2024).

(Foto di Jacqueline Martinez – Unsplash)

Rocce

2024-04-07T17:44:28+02:009 Gennaio 2024|

Conversazioni a ragion veduta 2023/24

Conversazioni a ragion veduta 2023/24

Tra dicembre 2023 e marzo 2024 ospiteremo una nuova serie di Conversazioni a ragion veduta.Quest’anno il filo conduttore è quello del rapporto tra poteri nella storia contemporanea.

Venerdì 15 dicembre, ore 20.30

Religioni a misura di Stato: Germania e Giappone tra XIX e XX secolo

Interverranno:
Alessandro Salvador, docente di storia della Germania all’Università di Aberystwyth (UK)
Francesca Benetazzo, docente di lingua e cultura tedesca

Sabato 13 gennaio, ore 17.00
presso la Biblioteca «Mauro Cancian» – Via Ungaresca 3B, Pordenone)

Anticlericalismo, ateismo e laicità nell’anarchismo contemporaneo

Interverranno:
Stefano Raspa, Circolo Zapata
Loris Tissino, Circolo Uaar

Sabato 24 febbraio, ore 17.00

Concordato Stato/Chiesa: 1929, 1947, 1984

Interverranno:
Gian Luigi Bettoli, storico
Paolo Michelutti, docente di lettere

Venerdì 22 marzo, ore 20.30 (non 15 marzo come inizialmente previsto)

La comunità LGBTQI+ nel mondo arabo

Interverranno:
Shani Parpinel, vincitrice premio di laurea Uaar 2023
Roberta Pagotto, docente di lettere, Circolo Uaar

Salvo quello del 13 gennaio, tutti gli incontri si terranno presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone.

2024-04-07T17:44:53+02:006 Dicembre 2023|

Diritti, ultima frontiera – Episodio 3, fine vita ed eutanasia

Diritti, ultima frontiera – Episodio 3, fine vita ed eutanasia

Venerdì 29 novembre si è tenuto il terzo incontro della serie “Diritti, ultima frontiera", in cui abbiamo approfittato di vedere insieme un episodio di una nota serie televisiva per commentarlo insieme a Nicola Vianello dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e a Elisabetta Borlina della Cellula Coscioni di Pordenone.

Pubblichiamo in questa pagina alcune foto della serata e un testo che Elisabetta ha preparato per l’occasione.


Come abbiamo visto, in questo episodio vengono toccati diversi temi legati all’eutanasia.

Per parlare dell’argomento partiamo dal presupposto che nel linguaggio comune spesso si usano i termini “eutanasia” e “suicidio assistito” in modo interscambiabile. È pertanto indispensabile precisare l’uso di queste espressioni, quindi chiarire che non sono sinonimi.

Per eutanasia si intende l’uccisione intenzionale di un individuo da parte di un medico o del personale sanitario, per mezzo della somministrazione di farmaci, in seguito alla richiesta volontaria di tale individuo. Il suicidio assistito, invece, è l’atto per mezzo del quale un individuo si procura una morte rapida e indolore mediante l’assistenza di un medico che prescrive i farmaci necessari al suicidio e lo consiglia riguardo alle modalità di assunzione.

Fin dai primi minuti dell’episodio, si palesa la sensazione di Worf nel sentirsi un peso per i suoi compagni e un fallimento per la sua razza. Ciò lo si comprende da alcune sue frasi dette dallo stesso al comandante Riker: “Mi rifiuto di vivere come un oggetto di pietà” - “Mi aiuti a concludere la mia vita come l’ho vissuta, con dignità e onore”.

Ecco che viene, quindi, citato un concetto fondamentale quello della dignità. La dignità è una condizione umana di “nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natura di uomo” (Treccani). La dignità è quindi una qualità intrinseca alla natura umana e ha come peculiarità la reciprocità: il rispetto di tale condizione è dovuto nei confronti di ogni individuo e allo stesso tempo l’individuo stesso deve rispettare la propria dignità.

Il valore della dignità viene citato all’art. 3 della Costituzione ed in particolare fa riferimento al concetto di dignità sociale: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Il concetto di dignità viene ripreso anche in campo medico, dove la difesa della dignità viene sancita dall’articolo 32 della Costituzione: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Ciò viene precisato anche dal Codice di Deontologia Medica all’articolo 16 e dalla pronuncia della Corte di Appello di Milano nel 1999 in cui si precisa che l’accanimento terapeutico è quella fase del trattamento sanitario oramai inutile in quanto futile e non appropriata rispetto ai prevedibili risultati perché incompatibile con i principi costituzionali, etici e morali di rispetto, dignità della persona. Con il termine accanimento terapeutico intendiamo l’applicazione di tecniche mediche che prevedono l’uso di macchinari farmaci al fine di sostenere artificialmente le funzioni vitali di individui affetti da patologie inguaribili e tali da determinare la loro morte in assenza dell’impiego di tali tecniche.

In questo frangente sono le cure palliative che permettono al paziente nella fase terminale della malattia di morire con dignità ossia gli garantiscono il diritto ad una assistenza olistica e rispettosa della persona umana che risponda certamente ai bisogni assistenziali della sua dimensione bio-fisica, ma anche a quelli delle dimensioni psicologiche e spirituali. Le cure palliative sono l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici.

In particolare, esiste una specifica area della psicoterapia che è rivolta alle persone che si trovano in condizioni che limitano la durata della loro vita detta terapia della dignità; si tratta di un approccio terapeutico che lavora sul piano esistenziale e spirituale del paziente, il quale viene invitato a dedicarsi a conversazioni in cui si affrontano temi o ricordi che giudica importanti o che vuole siano registrati per le persone amate. Il fine della terapia è creare qualcosa che durerà, qualcosa la cui influenza si estenderà oltre la morte del paziente, che sarà ascoltata dalle generazioni a venire.

In Italia le cure palliative sono state introdotte in modo organico e sistematico, in armonia con quanto indicato dall’OMS rispetto alla terapia d’assistenza e alla presa in carico totale dei malati non rispondenti più a trattamenti specifici, con la legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative la terapia del dolore”. Inoltre, con la legge 219/2017 (“Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”), vengono introdotti alcuni concetti fondamentali legati al diritto all’autodeterminazione del percorso di cure nella malattia e al diritto a morire con dignità.

Non è quindi vero che stiamo abbandonando il rispetto per la vita: vogliamo rifiutare il sostegno tecnico farmacologico quando può rendere la vita intollerabile.

Eutanasia e suicidio assistito si distinguono dall’astensione terapeutica e dalla sospensione delle cure, intese rispettivamente come la decisione del medico di astenersi o di interrompere un trattamento.

Parliamo di un atto medico volontario tramite cui viene abbreviato il corso della vita di un individuo che, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali o tramite direttive anticipate, abbia espresso tale volontà. Un altro elemento che colpisce nell’episodio è la difficoltà di accettare la possibilità di decidere sul proprio destino diversamente da quanto viene imposto normativamente dalla società. Lo vediamo nella contrarietà del capitano Riker, incapace di comprendere i motivi sottostanti alla scelta di Worf perché impensabili secondo la sua prospettiva. Qui però interviene il capitano Picard che sprona il collega a riflettere sull’argomento provando a mettersi nei panni dell’altro. Dice: “Se lei stesse morendo, se stesse soffrendo a causa di una malattia incurabile e dovesse vivere i giorni che le restano nella sofferenza e nel dolore, non vedrebbe la morte come una liberazione? […] Possiamo non condividere né capire le sue idee ma dobbiamo rispettare quello in cui crede”.

Le preoccupazioni del capitano Riker ci riconducono ad un altro tema interessante: quello del pendio scivoloso. Nel dibattito bioetico sul tema dell’eutanasia, molti autori hanno preannunciato la discesa verso il “pendio scivoloso” (detta anche slippery slope fallacy): una volta che si accetta o si legalizza un certo comportamento, si arriverà a giustificare altre azioni oggi considerate inammissibili. Viene definito come un errore in cui incorre un individuo che afferma che un evento deve inevitabilmente seguire un altro evento, senza alcuna dimostrazione. Si portano come esempi altri eventi collegando un inizio e una fine: tra inizio e fine si danno sempre una serie di passaggi ma questi vengono ignorati. Questo “argomento” ha la seguente forma: l’evento X si è verificato, quindi l’evento Y accadrà inevitabilmente.

Ad esempio: Se domani non superi la verifica di matematica, l’anno prossimo non riuscirai a superare la maturità. Se non superi la maturità, non riuscirai ad entrare ad ingegneria. Pertanto, se fallisci il test di matematica di domani, non otterrai la laurea!

Applicato al dibattito sull’eutanasia, l’argomento del pendio scivoloso sostiene che l’accettazione di certe pratiche possa portare invariabilmente all’accettazione di pratiche attualmente considerate inammissibili, come l’eutanasia non volontaria o involontaria. Si comincia con un caso ritenuto giusto dalla pubblica opinione (es: Dj Fabo), si finisce con l’Action T4 (operazione del regime nazista per eliminare persone con malattie genetiche).

Si passa da un’azione a una conseguenza catastrofica senza prendere in considerazione tutte le variabili e gli step che necessariamente completano il quadro.
Quello del pendio scivoloso è argomento che destabilizza, che confonde, che parla alla parte di noi che ha paura di ciò che non conosce, di un futuro sempre più buio, di essere fregati. Possiamo, quindi, affermare che utilizzarlo in un dibattito è scorretto poiché non solo fa leva moralmente su un futuro catastrofista ma lo fa pure in maniera scorretta a livello logico, in quanto non è supportato da conseguenze coerenti e/o prevedibili.

L’eutanasia è oggetto di dibattito e al centro di accese controversie in ambito penale, religioso, legislativo, scientifico, filosofico, politico ed etico. La Cellula Coscioni di Pordenone si è impegnata nella raccolta firme per il referendum del 2021 per l’eutanasia legale che chiedeva l’abrogazione parziale dell’art. 579 del Codice Penale (omicidio del consenziente). La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum di abrogazione parziale dell’art. 579 Codice Penale poiché, rendendo lecito l’omicidio di chiunque abbia prestato a tal fine un valido consenso, priva la vita della tutela minima richiesta dalla Costituzione.

L’approvazione del referendum, secondo la Corte Costituzionale, avrebbe reso lecito l’omicidio di chi vi abbia validamente consentito, a prescindere dai motivi per i quali il consenso è prestato, dalle forme in cui è espresso, dalla qualità dell’autore del fatto e dai modi in cui la morte è provocata. Per il suicidio assistito, con la sentenza del 2019 della Corte Costituzionale in merito all’articolo 580 del Codice Penale viene individuata un’area di non punibilità per chi decide di accogliere la richiesta di solidarietà da parte di una persona che soffre ma tuttavia è in grado di autodeterminarsi.

Quest’anno la Cellula si è impegnata nella promozione e nella raccolta firma per al campagna “Liberi Subito”, con l’obiettivo di promuovere una proposta di legge regionale che garantisca il percorso di richiesta di “suicidio” medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti. Con oltre 8.000 firme sulle 5.000 necessarie, il Friuli Venezia Giulia è stata la quarta regione italiana a vedere il deposito della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria.

Attualmente, il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha bocciato il testo della mozione sul fine vita, presentato da Enrico Bullian per consentire alle persone di “scegliere liberamente se esercitare o meno il diritto di ricorrere al suicidio medicalmente assistito quando le condizioni di sofferenza diventano estreme e irreversibili, come già stabilito dalla Corte Costituzionale”, ritenendo di non dover aderire perché “la materia non è di competenza regionale”. Il Consiglio regionale ha invece approvato la mozione presentata da Carlo Bolzonello sul potenziamento delle cure palliative. Tuttavia, il Consiglio dovrà misurarsi con la proposta di legge regionale promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Siamo quindi in attesa di un loro riscontro.

Elisabetta Borlina, cellula Coscioni di Pordenone

Elisabetta Borlina (cellula Coscioni Pordenone)
Il pubblico in sala per l'episodio 3 di Diritti, ultima frontiera - FIne vita ed eutanasia

2024-04-07T17:45:02+02:001 Dicembre 2023|