Circa pordenone

Questo autore non ha riempito alcun dettaglio.
Finora pordenone ha creato 103 post nel blog.

Anche l’UAAR all’FVG Pride del 10 giugno

Anche l’UAAR all’FVG Pride del 10 giugno

FVGPride 10 giugno 2023 - Resistenza in corso

Il Circolo UAAR di Pordenone sarà presente all'FVG Pride di sabato 10 giugno che si terrà in città.

L'Uaar ha tra i suoi obiettivi l'ampliamento dei diritti di famiglia e sessuali e da sempre sostiene le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+. D'altro canto, anche l'FVGPride ha come secondo punto del suo manifesto il rispetto della laicità dello Stato.

Tra gli obiettivi UAAR figurano infatti:

  • Ampliamento dei diritti di famiglia (Estensione dell’istituto del matrimonio a tutte le coppie, a prescindere dalla loro identità sessuale o di genere; riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, a prescindere dalla loro identità sessuale o di genere; riduzione dei tempi per ottenere separazione e divorzio; possibilità per le coppie di unirsi ufficialmente anche fuori dagli edifici pubblici, in luoghi di proprio gradimento; eliminazione della discrezionalità sindacale nella concessione della delega per la celebrazione di matrimoni e unioni civili);
  • Ampliamento dei diritti sessuali (insegnamento nelle scuole dell’educazione sessuale, dell’educazione affettiva e dell’educazione alle differenze; rimozione di ogni ostacolo frapposto alla contraccezione, in particolare a quella d’emergenza; legge contro l’omofobia e rimozione di ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale; formazione di assistenti sessuali per disabili; contrasto di pratiche lesive dell’integrità fisica come le mutilazioni genitali femminili e la circoncisione rituale maschile);
  • Ampliamento dei diritti riproduttivi (presenza capillare di consultori pubblici; eliminazione di ogni ostacolo per l’utilizzo della pillola RU-486; abolizione della legge 40/2004 in materia di fecondazione artificiale, con possibilità di accesso ai single e alle coppie non sposate, sia etero che omosessuali, e con riconoscimento della cosiddetta “eterologa” e delle diagnosi preimpianto; riconoscimento della condizione di candidabilità all’adozione a chiunque, ai single come alle coppie non sposate, a prescindere dalla identità di genere o sessuale degli adottanti; abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici, che devono garantire premura e tempestività nei confronti di chi chiede una Ivg e che devono inibire l’accesso agli attivisti ideologicamente orientati; imposizione di sanzioni ai farmacisti che “obiettano”; legalizzazione e regolamentazione della Gestazione Per Altri (GPA), basata sul libero accordo tra le parti).

E nel manifesto dell'FVG Pride si legge:

«Esigiamo che lo Stato italiano garantisca la laicità dei suoi organi, affinché nessuna confessione religiosa o dellɜ funzionariɜ possano imporre un modello comportamentale, dettare scelte politiche o influenzare scelte giudiziarie che giustifichino pratiche sociali o atti discriminatori. Chiediamo inoltre che gli enti pubblici ribadiscano la propria indipendenza dalle religioni spogliandosi dei simboli di culto, come ad esempio i crocefissi nelle scuole, che attentano tanto contro la laicità dello Stato quanto al diritto alla libertà religiosa.»

Venite a manifestare con noi!

2023-06-02T16:42:16+02:0027 Maggio 2023|

Star Trek e la visione dei diritti civili e sociali

Star Trek e la visione dei diritti civili e sociali

Martedì 30 maggio, ore 20.30
Nell’ambito degli eventi di FVG Pride e con la collaborazione della Mediateca Pordenone di Cinemazero e dello STIC – Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”, si terrà una serata speciale dedicata a Star Trek e ai diritti.

Star Trek ha sempre utilizzato la sua promessa di esplorazione spaziale come metafora per la ricerca e la comprensione della società umana.
Molti episodi della serie hanno infatti affrontato tematiche come la discriminazione razziale e sessuale, le migrazioni, la religione e il suo rapporto con la scienza, l’etica generale e declinata in campo medico e di guerra. Parleremo della futuristica utopia immaginato da Gene Roddenberry, il creatore di Star Trek, ed analizzeremo alcuni episodi che affrontano temi sociali critici, esplorando le questioni più di attualità riguardanti la diversità, la libertà, l’uguaglianza e la giustizia sociale.

Partecipano:
Claudio SonegoPatrizia Guglielmini, Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”.
Tito Vagni, Università di Macerata.

Introduce e modera Giulia Sala, Arcigay Friuli.

Aggiornamento

Foto dell’evento

Giulia Sala introduce i relatori.

Dario Zanette presenta l’associazione UAAR.

Claudio Sonego spiega l’impatto culturale di Star Trek.

Patrizia Guglielmini racconta la nascita dello S.T.I.C. (Star Trek Italian Club).

Tito Vagni contribuisce alla spiegazione sull’impatto culturale di Star Trek.

Un momento della Conferenza durante l’intervento di Tito Vagni.

Un momento della Conferenza durante la proiezione di un episodio della serie.

Un momento della Conferenza durante la proiezione di un episodio della serie.

2023-06-02T16:41:52+02:0015 Maggio 2023|

Incontri di consulenza sulle disposizioni anticipate di trattamento

Incontri di consulenza sulle disposizioni anticipate di trattamento

Nei mesi di novembre e dicembre 2022 il Circolo di Pordenone dell’UAAR ha organizzato, grazie alla disponibilità di alcuni medici che ringraziamo (Massimo Albertin e Davide Mazzon), degli incontri di consulenza sul come affrontare la stesura delle proprie disposizioni anticipate di trattamento (il cosiddetto “testamento biologico”).

Il dott. Dario Fantin, anesista e rianimatore, a margine dell’incontro su questo tema organizzato il 24 febbraio a Cordenons, ha dato la propria disponibilità per ulteriori incontri laboratoriali (a piccoli gruppi) presso la sede del Circolo di Pordenone. Le persone interessate possono scriverci a pordenone@uaar.it.

2023-03-19T21:58:30+01:001 Marzo 2023|

Sto bene senza D (2013-2023)

Sto bene senza D (2013-2023)

Nel 2013, prima ancora che nascesse il circolo, alcuni soci Uaar promossero l’affissione anche in provincia di Pordenone (in particolare, nel comune di Porcia) dei manifesti della campagna “Viviamo bene senza D”, che poi vennero strappati in alcuni posti (vedi le immagini allegate).

L’allora sindaco di Porcia, Stefano Turchet, bocciò la «trovata pubblicitaria», dicendo «L’ostentazione di non credere mi pare sciocca, come nel caso delle campagne omosessuali. Rispetto tutti, ma queste iniziative non le capisco. Quali scopi e interessi perseguono? Forse solo suscitare polemica.» e promise «di verificare che l’iter autorizzativo sia stato seguito alla lettera.»

A Verona non fu nemmeno possibile affiggere i manifesti, perché il Comune si oppose. Ci sono voluti dieci anni, ma giustizia è stata fatta, prima con una sentenza della Corte di Cassazione, adesso con quella della Corte d’Appello, che ha giudicato discriminatoria la condotta del Comune della città veneta.

2023-03-04T00:46:51+01:0022 Febbraio 2023|

Assemblea del circolo, marzo 2023

Assemblea del circolo, marzo 2023

Assemblea degli iscritti UAAR di Pordenone ed ex-provincia

Sabato 4 marzo 2023, ore 16.30
Sede del Circolo UAAR di Pordenone (via Montello, 22)

Ordine del giorno:

  • riepilogo delle attività svolte nel corso del 2022;
  • illustrazione delle attività programmate per la prima parte del 2023;
  • proposte per attività future;
  • rinnovo cariche (elezione di coordinatore/trice, cassiere/a, attivo di circolo) e organizzazione interna;
  • varie ed eventuali.

Possono partecipare iscritti/e, simpatizzanti, semplici interessati/e. Hanno diritto al voto solo le persone in regola con l’iscrizione, che può avvenire online o direttamente in sede in occasione dell’assemblea. Per candidarsi a coordinatore/trice, cassiere/a, vice-coordinatore/trice, componente dell’attivo di circolo, o anche solo per chiedere informazioni o il link per partecipare eventualmente online, potete già ora scrivere a pordenone@uaar.it.

2023-06-03T23:16:36+02:0017 Febbraio 2023|

Testamento biologico: cos’è, come si redige, come si deposita

Testamento biologico: cos’è, come si redige, come si deposita

Venerdì 24 febbraio 2023
Incontro “Testamento biologico: cos’è, come si redige, dove si deposita”.

Le Disposizioni Anticipate di Trattamento (ossia il cosiddetto “testamento biologico”) sono consentite in Italia dal 2017, ma ancora molte persone non sanno di che cosa si tratta esattamente, come si redigono e come/dove si depositano.

In un incontro con la cittadinanza, verranno date tutte le informazioni necessarie.

Partecipano:
Gaspare Gerardi, notaio
Dario Fantin, medico anestesista rianimatore
Carlo Rizzo, associazione Arcipelago (ARCI Cordenons)

Evento promosso da:
Associazione Arcipelago (ARCI Cordenons)
Cellula Coscioni Pordenone
Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

Patrocinio del Comune di Cordenons.

Ingresso libero.

2023-06-04T00:08:42+02:003 Febbraio 2023|

AAA cercasi AA

AAA cercasi AA

Con oggi si sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno scolastico e come gli anni scorsi ci siamo messi nei panni di chi deve compiere la scelta, che sia genitore o studente, e che abbia interesse ad avere informazioni sulle attività previste in alternativa all’insegnamento della religione cattolica, che dal 1984, in seguito al Concordato Stato/Chiesa, non è più materia obbligatoria.

Visti i risultati scoraggianti dello scorso anno, ad ottobre abbiamo inviato una mail alle scuole come promemoria dell’indagine che avremmo effettuato nuovamente a gennaio, ricordando loro l’obbligatorietà della progettazione di attività alternativa già riconosciuta in diverse sentenze e ordinanze.

L’esito del monitoraggio però non è stato molto diverso. Visitando i siti dei 39 istituti abbiamo visto che in 23 dei PTOF l’ora alternativa è citata, ma nella maggioranza di questi viene solamente nominata nella sezione riguardante la distribuzione dell’orario, a fianco dell’insegnamento della religione cattolica, o nella sezione della valutazione, per specificare che l’insegnante di attività alternativa, al pari dell’insegnante di religione cattolica, fa parte del consiglio di classe, attribuisce un proprio giudizio e partecipa allo scrutinio (per gli allievi che segue)

Solo tre istituti mettono a disposizione la descrizione delle attività e degli argomenti che saranno affrontati durante le ore di alternativa:

  • L’Istituto comprensivo di Aviano e l’Istituto comprensivo “Meduna Tagliamento” di Valvasone Arzene propongono diverse tematiche, ad esempio “i diritti dei bambini” o “sviluppare la consapevolezza di sé e dell’altro”, da sviluppare in attività come letture, conversazioni, laboratori creativi, a seconda delle varie classi (link Aviano).
  • L’Istituto “Mattiussi-Pertini” di Pordenone ha proposto corsi sulla conoscenza aperta, sulla filosofia e il pensiero scientifico e su temi antropologici e sociali.

Naturalmente, nel caso ci fosse sfuggita qualche proposta, saremo ben lieti di aggiornare questo elenco.

Alle scuole che volessero attivarsi per la progettazione di attività didattiche alternative all’insegnamento della religione cattolica, ricordiamo che la nostra associazione ha una sezione del proprio sito dedicata alla raccolta di idee e proposte a cui ispirarsi. Anche quest’anno, inoltre, la nostra associazione ha proposto agli Istituti comprensivi una propria donazione di kit didattici di robotica sperimentale da destinarsi alle attività alternative.

Nel 2022 abbiamo ottenuto, in risposta ad una richiesta di accesso civico al Ministero dell’Istruzione, i dati sul numero di studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane e qui a Pordenone abbiamo potuto elaborarli in relazione alle scuole pubbliche del Friuli occidentale, verificando che nel 2020/21 hanno deciso di non avvalersi dell’IRC uno studente su cinque (20,46%, circa un 6% in più rispetto alla media nazionale, con un trend in crescita — erano il 18.93% nel 2018/19 e il 19,75% nel 2019/20), con le punte più alte nei comuni di Pasiano (34,21%), Maniago (28,88%) e Pordenone (28,81%).

Speriamo che il prossimo anno gli Istituti scolastici del territorio rispondano meglio alle esigenze del territorio, offrendo adeguate e documentate proposte di attività alternativa all’Insegnamento della religione cattolica. Da parte nostra, continueremo a monitorare la situazione.

Marta Antoniel
Curatrice dell’indagine del Circolo UAAR di Pordenone

2023-06-04T16:36:13+02:008 Gennaio 2023|

Solidarietà a Salman Rushdie e libertà di espressione e opinione

Solidarietà a Salman Rushdie e libertà di espressione e opinione

Il 12 settembre 2022 l’associazione Neda Day di Pordenone ha organizzato l’incontro “La libertà di espressione e di opinione” di solidarietà a Salman Rushdie ad un mese dall’accoltellamento che lo scrittore ha subito negli Stati Uniti.

Pubblichiamo l’intervento di Loris Tissino.

Buon pomeriggio.

Ringrazio sentitamente l’associazione Neda Day per aver organizzato questo incontro di solidarietà con Salman Rushdie e per la libertà di espressione e di opinione.

Libertà, queste, che comprendono quella di cambiare religione, di non professarne alcuna, di abbandonare quella della famiglia o della comunità in cui si è cresciuti, di dichiararsi apostati e atei, di criticare le religioni e le presunte divinità.

Libertà che in molti paesi non sono per nulla garantite e in altri sono garantite solo formalmente, perché le persone che compiono abusi in nome e per conto delle organizzazioni religiose non vengono perseguite dalla legge.

Perché non c’è solo Salman Rushdie.

C’è anche Leena Manimekalai, poetessa e regista indiana sotto inchiesta per offesa dei sentimenti religiosi per aver pubblicato un’immagine di sé vestita come la dea Kali.

C’è l’attivista Rusthum Mujuthaba, che nel suo paese, le Maldive, dove la costituzione dice che la libertà è sottoposta alla Shari’ah e che i cittadini hanno il dovere di proteggere l’Islam, è stato condannato a quattro mesi di prigione per i suoi tweet in favore dei diritti delle donne e della libertà religiosa, e che adesso — libero — vive costantemente minacciato.

C’è Raif Badawi, scrittore che in Arabia Saudita ha scontato una condanna a dieci anni di prigione (e ha ricevuto cinquanta delle mille frustate previste) per avere “insultato l’Islam tramite canali telematici” e a cui adesso è impedito di lasciare il paese.

Ma, anche qui in Europa, c’è il caso di Gáspár Békés, attivista ateo ungherese, licenziato dal suo posto di lavoro presso la municipalità di Budapest per aver sostenuto sui social network che il battesimo di infanti viola i diritti umani, e ora vive sotto costanti minacce di morte su cui la polizia rifiuta di investigare.

Ho citato qui solo alcuni dei casi di cui si è occupata recentemente Humanists International, l’organizzazione internazionale di cui fa parte l’Uaar, con la sua campagna “Protect Humanists at Risk” (“Proteggi gli umanisti a rischio”). Alcuni casi tra molti, troppi.

E non siamo preoccupati solo per i comportamenti delle autorità dei paesi dove la blasfemia e l’apostasia sono punibili con la morte. Ci preoccupa anche che nei paesi occidentali, dove la libertà di espressione è teoricamente assestata, ci sia più di qualcuno che colpevolizza, anche in questo contesto, le vittime, che “se la sono cercata”, che “dovevano stare attente a non offendere”, ecc.

Come ha scritto recentemente Andrew Copson, presidente di Humanists International, «qualcuno dice: “La violenza è sbagliata, ma non pensi che sia sbagliato anche offendere le persone come ha fatto lui?”. In una parola: no.»

Le parole, a meno che non si tratti di incitamento all’odio e alla violenza, non danneggiano nessuno. Se pensi di offenderti leggendo le opinioni di qualcuno, non leggerle: nessuno ti obbliga a farlo. E comunque, per quanto possano disturbarti le opinioni altrui, dovresti apprezzare il fatto di essere venuto in contatto con esse, perché potrebbero arricchirti anche se non le condividi completamente. E, in ogni caso, la libertà viene prima di tutto, per tutti.

Grazie per l’attenzione.

2023-03-19T20:57:55+01:0012 Settembre 2022|

La libertà di non credere in Europa

La libertà di non credere in Europa

Giovedì 23 giugno 2022, ore 20.30
Incontro “Libertà di non credere in Europa”.
Presentazione del Codice Europeo della libertà di non credere.

Partecipano:
Rosaria Greco, docente di diritto.
Silvia Baldassarre, autrice del volume.

Nel Codice Europeo della libertà di non credere si indaga nel dettaglio la situazione dei non credenti nel contesto europeo, per quanto riguarda diritti e giurisprudenza. Per ogni paese, in maniera sistematica, viene presentato un inquadramento storico giuridico e definito lo status delle comunità religiose e delle associazioni non confessionali. Sono inoltre delineate questioni cruciali per la laicità come insegnamento etico-religioso nelle scuole, interruzione di gravidanza, eutanasia e suicidio assistito, tutela penale del sentimento religioso, unioni LGBTQ. In Europa gli atei e gli agnostici che diritti hanno? Vengono riconosciuti con pari dignità rispetto alle comunità religiose? E di converso, come si caratterizzano libertà religiosa e confessionalismo nei singoli stati? Il volume, risultato di un lavoro di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze, risponde con autorevolezza a queste e altre domande, sempre più attuali nelle nostre società.

È possibile la partecipazione online. Scrivere a pordenone@uaar.it per ricevere il link d’accesso.

Aggiornamento

Video dell'evento

2023-03-18T18:11:14+01:0016 Giugno 2022|

Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico

Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico

Venerdì 17 giugno 2022, ore 20.30
Incontro “Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico” in occasione della giornata anti-superstizione.

Partecipano:
Diego Martin, coordinatore gruppo CICAP Pordenone.
Paola De Gobbi, responsabile rapporti CICAP/ESCO.

A seguire:
Intrattenimento magico a cura di Jan Hidden.

Aggiornamento

Video dell'evento

Foto dell'evento

Un momento dell'intervento di Paola De Gobbi (CICAP/ECSO).

Un momento dell'intrattenimento magico di Jan Hidden.

2023-03-19T20:26:22+01:0010 Giugno 2022|