Incontro con Raffaele Carcano sui temi della laicità

Una piccola storia delle battaglie per la laicità in un paese estremamente clericale qual è l’Italia. Questa, in estrema sintesi, è stata la presentazione del libro Le scelte di vita di chi pensa di averne una sola da parte del suo autore Raffaele Carcano, ieri [sabato 18 febbraio] a Pordenone su invito del Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

«L’UAAR ha trent’anni di vita – ha esordito Carcano, che è stato segretario dell’associazione per nove anni – ed è passata dall’essere un piccolo gruppo di qualche centinaio di persone ad una associazione di promozione sociale riconosciuta dal Ministero per le sue finalità sociali che ha condotto e conduce importanti battaglie giuridiche importanti per la lacità del Paese.»

«Il cambiamento, comunque, non lo si ottiene solo con le carte bollate, – ha proseguito – ma soprattutto agendo sulla mentalità delle persone. In Italia c’è una drammatica mancanza di cultura del fenomeno laico-razionalista: mancano libri di un certo livello che abbiano un approccio divulgativo. Per questo motivo la nostra associazione ha fondato una propria casa editrice, che ha lo scopo di colmare questa lacuna, aiutando le persone a fare delle scelte consapevoli, a ragion veduta, appropriate, nei diversi momenti della loro vita. Tra i fattori da tenere in considerazione vi è anche la forte ingerenza clericale nelle vite private di tutti noi, da prima della nascita a dopo la morte.»

Nel corso della presentazione e del successivo dibattito molti sono stati i temi trattati, seguendo ili filo logico dei momenti della vita di molte persone, atee, agnostiche o anche credenti: dalla questioni della leggi sulla fecondazione assistita e sull’aborto al battesimo imposto a bambini inconsapevoli, dall’insegnamento della religione cattolica a scuola al matrimonio religioso con effetti civili, dalla presenza di crocifissi nei luoghi pubblici alle funzioni religiose nei luoghi di lavoro, dai fondi pubblici che vengono generosamente assegnati, in mille rivoli, alle istituzioni religiose (nel sito web dell’UAAR c’è un’apposita sezione dedicata alla “clericalata della settimana”) alla mancanza di locali per cerimonie di commiato funebre laiche, per finire con le difficoltà di approvare una legge sul testamento biologico e il fine vita, apparentemente arenata in Parlamento.

L’incontro è stato moderato da Luciano Bellomo, coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, di cui questa era la prima iniziativa pubblica. «Ne seguiranno altre – ha informato Bellomo – per cui invitiamo la cittadinanza a seguirci, a partecipare ai prossimi eventi e a portare ili loro contributo.»