UAAR Pordenone: Lincetto sbaglia sui crocifissi
UAAR PORDENONE – LINCETTO SBAGLIA SUI CROCIFISSI:
NON ESISTONO LEGGI E LE RADICI STORICHE NON SONO SOLO CRISTIANE
«Non esistono leggi dello stato che consentono l’affissione del crocifisso nei luoghi pubblici: il vicesindaco di Cordenons dovrebbe informarsi meglio». A rispondere alla presa di posizione dell’esponente della giunta comunale è il Circolo provinciale dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, con una nota nella propria pagina Facebook.
La nota prosegue ricordando che «lo Stato italiano è nato laico (a ricordarlo sono le numerose piazze e vie dedicate al XX Settembre, anniversario della Breccia di Porta Pia) e solo con il fascismo sono state introdotte disposizioni (regi decreti e circolari ministeriali, ma non leggi) che autorizzano l’esposizione del crocifisso nelle scuole e negli uffici pubblici.»
Sul punto della presunta antistoricità dell’UAAR (accusata da Lincetto di negare le radici cristiane della nostra società), l’associazione sottolinea che essa «ha radici multiple (la democrazia viene dalla Grecia pagana, il metodo scientifico dal Galileo Galilei messo sotto processo dalla Chiesa, la separazione tra Stato e Chiesa dall’Illuminismo…) ed è assurdo pensare di privilegiarne una in particolare.»
Infine, l’associazione invita i dirigenti scolastici e i responsabili degli uffici a restituire al mittente il regalo da parte di un gruppo di privati cittadini. Altrimenti, afferma, passerebbe il principio che qualsiasi cittadino potrebbe regalare agli uffici pubblici degli oggetti pretendendo che essi vengano esposti. Il suo ufficio legale, ricorda, è a disposizione per chiarimenti e sostegno.
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