UAAR Pordenone su crocifissi a Cordenons
UAAR PORDENONE:
CROCIFISSI NEGLI EDIFICI PUBBLICI A CORDENONS
VIOLAZIONE DELLA LAICITÀ DELLE ISTITUZIONI
L’intervista di Toni Capuozzo (per la trasmissione Terra! di Rete4) ai rappresentanti istituzionali del Comune di Cordenons (sindaco e vicesindaco) ha riportato agli onori delle cronache l’iniziativa degli stessi in merito alla campagna per promuovere la presenza dei crocifissi in tutti gli edifici di pertinenza comunale (scuole, biblioteca, municipio).
Il Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ricorda che la Costituzione Italiana stabilisce l’eguaglianza delle religioni di fronte alla legge: in uno stato laico, nella piena attuazione di una costituzione che non prevede religioni di Stato, la presenza di simboli costituisce un’inammissibile privilegio per la religione cattolica. Essendo chiaramente assurdo concepire la presenza dei simboli di tutte le religioni (visto il loro gran numero), l’unica strada da percorrere è la rimozione dei crocifissi dagli edifici pubblici.
«Il Comune di Cordenons sembra volersi muovere esattamente nella direzione opposta – affermano gli esponenti del Circolo – e questo ci preoccupa molto: il principio di laicità dello Stato, conquista della modernità occidentale, garantisce che lo spazio pubblico sia ideologicamente e religiosamente neutro, in modo che tutti i cittadini si possano sentire rappresentati e non esclusi, a prescindere dalle loro credenze. Nessun gruppo, per quanto numeroso, può appropriarsi dello spazio pubblico a danno degli altri, per quanto pochi, e contrassegnarlo con i simboli religiosi o ideologici di una sola parte.»
«Che cosa succederà, poi, nell’ufficio dove si celebrano i matrimoni civili – si chiede Luciano Bellomo, coordinatore del Circolo – Sarà presente il crocifisso anche lì, in barba alla scelta della coppia che si sposa? Ricordiamo che un matrimonio su due, a Cordenons, è stato celebrato con rito civile (dati Istat, 2015), e questo già di per sé simboleggia la laicizzazione della società, anche a Cordenons».