Islam e diritti, secondo appuntamento delle conversazioni a ragion veduta 2022

Islam e diritti, secondo appuntamento delle conversazioni a ragion veduta 2022

ISLAM E DIRITTI
SECONDO APPUNTAMENTO DELLE CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA 2022 AL CIRCOLO UAAR

Si terrà martedì sera (24 maggio), alle 20.30 presso il Circolo UAAR di Pordenone (via Montello 22), il secondo incontro delle “Conversazioni a ragion veduta 2022”, dedicato al tema “Islam e diritti”.

L’incontro prenderà le mosse dalla presentazione del libro Blasfemo! Le prigioni di Allah, in cui l’attivista palestinese Waleed Al-Husseinir racconta la sua storia personale, dalla dichiarazione del suo ateismo e della sua critica dell’Islam su internet, all’imprigionamento per vilipendio della religione di Stato, dalle torture fisiche e psicologiche subite fino alla liberazione alla riparazione come rifugiato in Francia. Un libro autobiografico che testimonia come la libertà di coscienza e di espressione siano a rischio anche in un paese che riscuote la simpatia di tanti occidentali e che allo stesso tempo mostra però come nel mondo arabo stia emergendo una nuova generazione che vuol mettere in discussione lo strapotere dell’islam, in nome della libertà e della laicità.

A presentare il libro sarà il presidente di Neda Day, Taher Djafarizad, molto noto a Pordenone per le iniziative che con la sua associazione ha condotto per i diritti umani (e soprattutto delle bambine e delle donne) nei paesi musulmani, che dialogherà con Ashkan Rostami, nato a Tehran, vissuto in Iran per venticinque anni e in Italia dal 2015, musulmano di nascita ma diventato cristiano quando aveva quattordici anni e in seguito ateo a sedici, oggigiorno ateo pacifista ma militante anti religione e superstizione e co-fondatore del gruppo degli ex- musulmani d’Italia, nonché vice-coordinatore del circolo UAAR di Parma.

Le Conversazioni a ragion veduta, alla loro quarta edizione, sono dedicate all’approfondimento di temi legati agli scopi sociali e agli obiettivi dell’associazione di promozione sociale degli atei e degli agnostici. Quest’anno il filo conduttore è ciò che succede a livello internazionale.

Gli incontri sono in presenza, ma si può chiedere di partecipare online seguendo le indicazioni che si trovano nel sito web del circolo.

Taher Djafarizad.

Ashkan Rostami.

2023-03-26T15:30:27+02:0022 Maggio 2022|

Chi ha paura della campagna dell’UAAR? A Spilimbergo imbrattati i manifesti a difesa dell’aborto farmacologico

Chi ha paura della campagna dell’UAAR? A Spilimbergo imbrattati i manifesti a difesa dell’aborto farmacologico

CHI HA PAURA DELLA CAMPAGNA DELL’UAAR?
A SPILIMBERGO IMBRATTATI I MANIFESTI A DIFESA DELL’ABORTO FARMACOLOGICO

Con un post su Facebook e nel blog del proprio sito, il Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha commentato l’imbrattamento di alcuni manifesti della campagna nazionale dell’associazione a difesa dell’aborto farmacologico, avvenuto nella notte a Spilimbergo.

«La libertà di espressione a qualcuno dà evidentemente fastidio — scrive Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’associazione — o forse a fare paura è, semplicemente, la libertà di scelta delle donne, che non dovrebbero essere informate del fatto che l’aborto farmacologico è una scelta possibile e sicura e può venire incontro al loro sacrosanto, questo sì, diritto di autodeterminazione.»

L’UAAR ha lanciato la campagna a difesa del diritto all’aborto farmacologico e a favore dell’autodeterminazione delle donne nel febbraio di quest’anno, dopo che alcune organizzazioni integraliste avevano diffuso cartelloni con l’intento di colpevolizzare le donne, veicolando il messaggio (privo di valore scientifico) che la pillola Ru486 sarebbe veleno e che alcune regioni avevano boicottato il loro diritto di poter scegliere per la propria salute (Umbria, Marche, Abruzzo).

2023-03-26T15:30:27+02:004 Aprile 2021|

Aborto farmacologico: arriva in Friuli Venezia Giulia la campagna UAAR

Aborto farmacologico: arriva in Friuli Venezia Giulia la campagna UAAR

ABORTO FARMACOLOGICO:
ARRIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA LA CAMPAGNA UAAR

Arriva anche nella nostra regione la campagna nazionale che l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti ha promosso per difendere la possibilità e il diritto di utilizzare l’aborto farmacologico per l’interruzione volontaria di una gravidanza.

Con una serie di affissioni in tutto il Friuli Venezia Giulia (Trieste, Gorizia, Monfalcone, Villesse, Udine, Latisana, Palmanova, Gemona, Tolmezzo, Cividale, Pordenone, Sacile, Maniago, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento), e in particolare nelle città dove sono presenti ospedali, l’Uaar vuole controbattere alle frequenti manifestazioni di paternalismo e stigmatizzazione in materia di aborto, presentato spesso come scelta per forza drammatica e sofferta. La testimonial della campagna, Alice Merlo, la giovane il cui volto è presente in manifesti e locandine, ha dichiarato «Ho scelto di interrompere volontariamente una gravidanza con la terapia farmacologica. L’ho potuto fare in tutta sicurezza. La Ru486 evita il ricovero ospedaliero e l’intervento chirurgico: una scoperta scientifica meravigliosa per la salute delle donne», denunciano successivamente che i «maggiori problemi legati all’interruzione volontaria di gravidanza sono le dinamiche colpevolizzanti, la riprovazione sociale per aver fatto quella scelta, l’imposizione del senso di colpa e del dolore».

«I concetti-chiave attorno a cui ruota la nostra nuova campagna sono autodeterminazione, libertà e scienza», spiega Cinzia Visciano, responsabile nazionale dei circoli territoriali dell’associazione. «Per questo abbiamo chiesto ad Alice di esserne il volto: perché il suo sguardo e le parole da lei scelte per raccontare la propria esperienza di aborto medico testimoniano proprio tutto ciò: la capacità di ogni donna di scegliere per se stessa, l’irrinunciabilità di decidere del proprio corpo e della propria vita, l’importanza della ricerca scientifica in materia di salute sessuale e riproduttiva».

«Anche in Friuli Venezia Giulia, diverse prese di posizione di esponenti politici locali, referenti di componenti clericali della società, ci indicano che il diritto all’aborto sicuro è sotto attacco. Con questa campagna vogliamo riaffermare con forza il diritto di tutte le donne ad un aborto libero, gratuito e sicuro» dichiara Luciano Bellomo, coordinatore dei circoli Uaar della regione.

Approfondimenti

Pagina nazionale della campagna:
www.uaar.it/aborto-farmacologico-conquista-difendere

Aggiornamento

Chi ha paura dei manifesti dell’UAAR? Post nel blogcomunicato stampa (4 aprile 2021).

Pordenone, via Udine.

Pordenone, via Montereale.

Pordenone, via Montereale.

Pordenone, via Stadio.

Pordenone, via del Maglio (nei pressi del PAFF).

Spilimbergo.

Sacile, viale Lacchin.

Sacile, viale Trieste.

San Vito al Tagliamento, via Rinascita.

San Vito al Tagliamento, via Pascatti.

2023-03-26T15:30:27+02:0030 Marzo 2021|

Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

Alternativa all’IRC? Nelle scuole del Friuli occidentale a malapena citata

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA A SCUOLA?
NEGLI ISTITUTI DEL FRIULI OCCIDENTALE SPESSO È A MALAPENA CITATA COME POSSIBILITÀ.
LA DENUNCIA DEL CIRCOLO UAAR DIvPORDENONE.

In occasione dell’avvio del periodo delle iscrizioni scolastiche, il Circolo UAAR di Pordenone ha condotto un’analisi delle offerte formative dei 39 is ituti scolastici pubblici del Friuli occidentale per vedere, mettendosi nei panni di uno studente o di un genitore alle prese con la scelta, che cosa è previsto per gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.

Ebbene, la metà degli istituti, stando ai dati forniti dal Circolo nel proprio blog, non cita proprio l’attività alternativa, neanche per dire che essa esiste, almeno nel quadro orario. Se poi si tenta di trovare una descrizione della stessa, si ha fortuna solo in tre casi.

«Non possiamo dire di esserci sorpresi nell’analizzare le proposte formative descritte dagli istituti — afferma Marta Antoniel, che ha coordinato l’indagine — ma è desolante comunque verificare che un obbligo previsto da diverse sentenze e ordinanze di tribunale sia così disatteso, con pesanti ricadute sul piano della non discriminazione verso chi non intende avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.»

Tra le poche notizie positive del rapporto vi è quella di un istituto in cui è citato il valore fondamentale della laicità, «intesa come senso della distinzione fra sfera religiosa (che attiene alla sacralità ed intoccabilità della coscienza privata) e sfera giuridico-sociale (che attiene alle relazioni interpersonali e all’organizzazione delle comunità)».

Grazie ad una battaglia legale dell’Uaar, vinta con una sentenza del Tar del Lazio nel mese di ottobre, è stata dichiarata contraria al buon andamento della pubblica amministrazione quella discrepanza temporale tra la scelta di non avvalersi della religione cattolica (da effettuarsi al momento dell’iscrizione) e la scelta delle attività alternative (da effettuarsi all’inizio dell’anno scolastico), discrepanza che ha sempre avuto come effetto inevitabili ritardi nell’avvio delle attività alternative. Ora il Ministero ha deciso però di continuare nella discriminazione, facendo esprimere la propria preferenza su che cosa fare in luogo della frequenza del corso di religione cattolica non al momento dell’iscrizione ma successivamente, a giugno. In questo modo i docenti avranno sicuramente minor tempo per decidere collegialmente che attività programmare per l’anno successivo. Ma quel tempo dovrà essere impiegato per fare in modo che nessun bambino sia privato dell’attività alternativa a cui ha diritto, fin dal primo giorno di scuola.

«L’assenza di un’attività progettuale su questo punto da parte degli istituti scolastici è incomprensibile — prosegue Marta Antoniel —, stante il fatto che già nel 2012 fu pubblicata una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia in cui si parla esplicitamente di “obbligo di organizzazione delle attività alternative” con l’indicazione che è compito del Collegio docenti la definizione dei contenuti delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e dei Dirigenti scolastici l’attribuire le ore alternative ai docenti in servizio o, qualora non possibile, stipulare contratti a tempo determinato. Quest’anno ci saranno a disposizione tre mesi in più per farlo, per cui terremo monitorata la situazione, invitando fin d’ora studenti, genitori e docenti a segnalarci tutte le iniziative, positive o negative che siano, su questo tema.»

2023-03-26T15:30:27+02:004 Gennaio 2021|

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 settembre, tavolo informativo sul 150° anniversario della Presa di Roma

20 SETTEMBRE: PER L’UAAR RESTA UNA FESTA
TAVOLO INFORMATIVO A PORDENONE PER IL 150° ANNIVERSARIO DELLA PRESA DI ROMA

Gli attivisti dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti saranno presenti in via Mazzini a Pordenone nel pomeriggio di domenica 20 settembre, dalle 16.00 alle 19.00, con un tavolo informativo per ricordare che in quella data cade il 150° anniversario della presa di Roma, capitale d’Italia proprio in seguito alla breccia di Porta Pia, evento storico e simbolico che rappresenta la fine del potere temporale dei papi.

«Il XX Settembre fu a lungo celebrato come festa nazionale, come testimoniato dalla presenza in molte città italiane (e tra queste Pordenone) di vie e piazze ad esso dedicato — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo Uaar di Pordenone — e fu abolito nel 1930 dal Fascismo dopo i Patti Lateranensi. Con il nostro tavolo informativo vogliamo ricordarlo insieme a tutte le persone, credenti o non credenti, che tengono alla laicità delle istituzioni e al compimento del principio risorgimentale “Libera Chiesa in libero Stato”. Avremmo voluto farlo in piazza XX Settembre, ma ci è stata negata l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico legati alla presenza delle strutture di pordenonelegge: da via Mazzini inviteremo comunque i singoli cittadini a fermarsi sotto una delle insegne di intitolazione della vicina Piazza XX Settembre e a farsi (e inviarci) un selfie.»

L’UAAR ha chiesto a diverse personalità di fama nazionale di inviare un messaggio che spieghi perché è così importante ricordare questa data, una festa dimenticata da tutti; l’appello è stato raccolto dal fisico Carlo Rovelli, dal matematico Piergiorgio Odifreddi, dal segretario generale Arcigay Gabriele Piazzoni, dal presidente dell’Associazione Radicale Certi Diritti Yuri Guaiana e da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico.

A Pordenone, tre anni fa, proprio la data del 20 settembre fu scelta dal Circolo cittadino dell’associazione per l’inaugurazione della propria sede, con una conferenza del prof. Fulvio Salimbeni, docente di Storia d’Europa e Storia del Risorgimento all’Università degli Studi di Udine, la cui videoregistrazione è disponibile nel sito web del Circolo.

Approfondimenti

Le iniziative a livello nazionale per i 150 anni della Presa di Roma
blog.uaar.it/2020/09/14/settembre-1870-2020-150-anni-dalla-breccia-porta-pia-rovelli-odifreddi-guaiana-piazzoni-zan-tanti-altri-ricordano-anniversario-insieme-all-uaar

Videoregistrazione dell’intervento del prof. Salimbeni a Pordenone
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/libera-chiesa-in-libero-stato

2023-03-26T15:30:27+02:0018 Settembre 2020|

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CyberDarwin: l’astrofisico Roberto Ragazzoni parla di vite ed evoluzioni fuori dal mondo

CYBER DARWIN:
L’ASTROFISICO ROBERTO RAGAZZONI PARLA DI VITE ED EVOLUZIONI FUORI DAL MONDO
IL 16 FEBBRAIO A PORDENONE

Esobiologia: con questo termine ci si riferisce al campo scientifico che considera la possibile natura della vita extraterrestre, del quale parlerà l’astrofisico Roberto Ragazzoni nella terza giornata di “CyberDarwin” il ciclo di eventi organizzato da Circolo UAAR e dal Gruppo CICAP di Pordenone insieme al Museo Archeologico di Montereale Valcellina per celebrare l’anniversario della nascita di Charles Darwin.

L’appuntamento, intitolato “Darwin interstellare” è domenica 16 febbraio, alle ore 18.30, presso l’ex Tipografia Savio, in via Torricella 2/a a Pordenone.

«Sulla Terra — spiega Ragazzoni in un’anticipazione del suo intervento —, l’alternarsi del giorno e della notte con il movimento del Sole e delle stagioni durante l’anno hanno contribuito al concetto del tempo e a fare in modo che la nostra società, culturalmente, scientificamente e tecnologicamente, evolva in un certo modo. Ma che cosa succederebbe su un mondo in cui, per esempio, l’umanità fosse confinata sul fondale di un oceano, o su un altro mondo in cui fosse possibile con maggiore facilità entrare in orbita planetaria?»

Roberto Ragazzoni si è laureato in Astronomia presso l’Università degli Studi di Padova nel 1990. Ha lavorato presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, lo Steward Observatory di Tucson (Arizona), il Center for Astrophysics dell’Università di San Diego (California), il Max-Planck-Institut für Astronomie di Heidelberg (Germania), e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Ha vinto il concorso di Ordinario per la classe di Astronomia (B05X) presso l’Università di Bologna nel 2000 e attualmente è Astronomo Ordinario presso l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica, Osservatorio Astronomico di Padova. Ha vinto il premio Wolfgang Paul della Fondazione Alezander von Humboldt, il premio Gal Hassin ed il premio San Francesco Città di Rovigo. Si occupa prevalentemente di strumentazione ottica per l’astronomia, sia da Terra che dallo Spazio.

Gli eventi di “CyberDarwin” sono organizzati con la collaborazione dello Studio Eupolis, del Pordenone Linux User Group, del Malnisio Science Festival e con il patrocinio del Comune di Montereale Valcellina e si concluderanno il 20 febbraio. Il programma completo è disponibile su Facebook e nel sito web del Circolo UAAR di Pordenone.

Approfondimenti

Programma completo dell’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/cyberdarwin-2020

Informazioni sullo specifico evento:
pordenone.uaar.it/video/darwin-interstellare

Roberto Ragazzoni

2023-03-26T15:30:27+02:0016 Febbraio 2020|

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

Serata anti superstizione organizzata da CICAP e UAAR

VENERDÌ 17: CICAP E UAAR “CELEBRANO” LA GIORNATA ANTI SUPERSTIZIONE CON UNA SERATA SPECIALE
QUARTO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
VENERDÌ 17 GENNAIO 2020

Sarà dedicato alla superstizione e al modo per incoraggiare i giovani a un sano scetticismo nei confronti delle pseudoscienze il quarto incontro della serie di Conversazioni a ragion veduta organizzate dal Circolo UAAR di Pordenone. L’appuntamento è (e in questo caso non si può dire che non sia stato fatto apposta) per un venerdì 17, quello di questa settimana, alle ore 20.30 in via Montello 22.

La «serata anti superstizione» è organizzata con la collaborazione del Gruppo di Pordenone del CICAP, Comitato Italiano di Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, e vedrà la presenza di Diego Martin, coordinatore dello stesso, nonché dell’illusionista Jan Hidden.

«Come dice spesso scherzando Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, essere superstiziosi porta male — spiega Martin — e questo è solo apparentemente un paradosso: quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano.»

Durante la serata, all’inizio della quale i partecipanti saranno invitati a mettere in scena uno spiritoso “contro-rituale” per evidenziare l’inutilità e i rischi che la superstizione porta con sé, si parlerà delle attività didattiche del CICAP. Ci sarà anche spazio per qualche dimostrazione di come si possono riprodurre certi “fenomeni paranormali” con pratiche illusionistiche: per qualche momento, anche scettici e razionalisti potranno credere che esista la magia.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
pordenone.uaar.it/video/favorire-lo-scetticismo-ma-solo-quello-sano

Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Pagina Facebook del gruppo di Pordenone del CICAP:
www.facebook.com/cicap.pordenone

2023-03-26T15:30:27+02:0014 Gennaio 2020|

Il dramma delle spose bambine raccontato in un incontro all’Uaar

Il dramma delle spose bambine raccontato in un incontro all’Uaar

IL DRAMMA DELLE SPOSE BAMBINE RACCONTATO IN UN INCONTRO AL CIRCOLO UAAR
TERZO APPUNTAMENTO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA”
GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020

Sarà il pordenonese Taher Djafarizad il protagonista dell’incontro di giovedì 9 gennaio (ore 20.30, in via Montello 22 a Pordenone) organizzato dal locale Circolo dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e dedicato alle attività dell’associazione Neda Day contro la terribile usanza dei matrimoni precoci.

Djafarizad, di origine persiana ma residente a Pordenone da oltre trent’anni, si occupa da sempre di diritti civili, in particolare delle donne, e ha fondato l’associazione Neda Day proprio per contrastare il fenomeno delle spose bambine che, dice, si stima essere di circa 30mila casi all’anno nella sola Europa. Grazie anche alle attività dell’associazione, il Parlamento Europeo ha votato con una maggioranza assoluta nell’ottobre del 2017 una risoluzione contro la pratica dei matrimoni precoci, che ora dovrà essere tradotta in legge dai vari parlamenti nazionali. In Italia lo è stata con l’introduzione del reato di “costrizione o induzione al matrimonio” (art. 558-bis del Codice Penale) nel luglio del 2019.

Nel presentare l’incontro, Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR, ha ricordato che l’associazione degli atei e degli agnostici ha tra i suoi obiettivi la promozione di una cultura dei diritti umani, il contrasto di tutte le culture patriarcali che negano alle donne pari opportunità e libertà di scelta e il contrasto alla retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità”, spesso usate anche per giustificare terribili violazione dei diritti quali i matrimoni delle “spose bambine”.

L’incontro di giovedì sera è il terzo appuntamento della serie 2019/2020 di “Conversazioni a ragion veduta” che il Circolo di Pordenone dell’UAAR ha quest’anno dedicato al tema dell’infanzia e dei giovani.

Approfondimenti

Video “Not for Sale”
www.youtube.com/watch?v=dSz1aTN1UFg

Risoluzione del Parlamento Europeo sull’eliminazione del matrimonio infantile
www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-8-2017-0379_IT.html

Scheda della Camera dei Deputati sulla Legge 69/2019
www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1154235.pdf?_1573172555581

Obiettivi dell’UAAR
www.uaar.it/uaar/obiettivi

La tragedia dei matrimoni in tenera età (dal blog UAAR)
blog.uaar.it/2013/09/27/tragedia-matrimoni-tenera-eta

Taher Djafarizad, presidente di Neda Day.

2023-03-26T15:30:27+02:006 Gennaio 2020|

Attività scout laiche e dove trovarle: incontro al Circolo UAAR

Attività scout laiche e dove trovarle: incontro al Circolo UAAR

ATTIVITÀ SCOUT LAICHE E DOVE TROVARLE: INCONTRO AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE (11 DICEMBRE)

Le attività scout non sono sempre legate alle parrocchie cattoliche e non devono per forza prevedere momenti di preghiera e la messa di metà campo. Pordenone è una città in cui da vent’anni opera un’associazione scout laica, Assiscout, che è stata invitata dal Circolo UAAR della città a presentarsi in un incontro che si terrà mercoledì 11 dicembre, alle 20.30, in via Montello 22, come secondo momento del ciclo di Conversazioni a ragion veduta organizzato dall’associazione degli atei e degli agnostici.

L’incontro, dal titolo «Attività scout laiche e dove trovarle», vedrà protagonisti Davide Moro, attuale presidente nazionale di Assiscout, e Toni Pavanello, che ha fondato il gruppo pordenonese dell’associazione nel 1999.

«La nostra associazione vede nel pluralismo e nel confronto una ricchezza e una possibilità di crescita e maturazione — sottolinea Davide Moro in una breve anticipazione di quanto racconterà meglio mercoledì sera — e ciò comporta che le scelte politiche, religiose e civiche vengano viste come un fatto personale e privato dei propri associati. Tutti gli iscritti, tuttavia, sono invitati a percorrere un cammino di ricerca di una scelta personale e cosciente in ambito civico politico ed etico, venendo incoraggiati a vivere attivamente i valori espressi dalla legge scout e confrontarsi con essi. Da noi possono iscriversi ragazze e ragazzi appartenenti a qualsiasi religione, non credenti, di ogni etnia e credo politico. Il metodo che pratichiamo è quello delineato nell’opera di Sir Robert Baden Powell of Gilwell con i dovuti aggiornamenti proposti dal Movimento Scout Mondiale.»

«Tutto è cominciato nel 1990 — ricorda il professor Antonio Pavanello, detto Toni — a Villanova, quartiere di Pordenone a quel tempo molto difficile, che nel mese di luglio vedeva i ragazzi abbandonati a loro stessi. Non c’erano ancora punti verdi; circolavano anche droghe pesanti e ogni tanto qualche ragazzo ne moriva. Io insegnavo lì e mi sono sentito moralmente obbligato a fare qualcosa. Me li portavo in giro tutto il mese per cinque giorni la settimana. Anche semplicemente andare a Murlis per nuotare sul Meduna. Poi in casera un paio di giorni la settimana. Grotte Carsiche. Sentiero Rilke. Aquasplash… bici e treno. Qualcuno mi fece notare che stavo facendo praticamente attività scout, così mi misi in contatto con diverse associazioni, che però facevano anche catechesi o ritenevano incompatibile lo scoutismo e l’ateismo. Quando trovai invece Assiscout, che dava parità di diritti anche ad agnostici e ad atei e sostituiva nella promessa l’impegno cristiano e l’impegno civile, decisi di fondare un gruppo locale a Pordenone.»

«Sarà interessante — anticipa Loris Tissino, coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone che ha organizzato la serata informativa — farci raccontare da Davide e Toni la storia del gruppo locale di Assiscout, che mostra bene come il pluralismo consenta di fare confrontare tra loro ragazzi di ogni credo insieme a ragazzi non credenti o agnostici, semplicemente tenendo la catechesi o le assunzioni religiose fuori dalla sfera delle attività organizzate. La laicità e il pluralismo, intesi come apertura al confronto e al dialogo con ogni persona, come indipendenza da ogni movimento politico e confessionale, senza partire da verità precostituite, nel rispetto delle scelte politiche, filosofiche e religiose di ciascuno, nonché nella democrazia quale strumento per educare ad essere buoni cittadini del mondo sono un fondamentale strumento di crescita etica della persona.»

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/attivita-scout-laiche-e-dove-trovarle

Conversazioni a ragion veduta:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/conversazioni-a-ragion-veduta-2019-20

Comunicato stampa relativo alle Conversazioni a ragion veduta 2019/20:
pordenone.uaar.it/comunicati-stampa/conversazioni-a-ragion-veduta-terza-edizione

2023-03-26T15:30:27+02:008 Dicembre 2019|

L’antilaicità nella storia. Incontro con Raffaele Carcano

L’antilaicità nella storia. Incontro con Raffaele Carcano

L’ANTILAICITÀ NELLA STORIA:
SABATO 30 NOVEMBRE UN INCONTRO CON RAFFAELE CARCANO

Cinque millenni di rapporti tra stati e religioni, tra autorità politiche e religiose, nel loro rapporto inossidabile di amore-odio ovunque nel mondo: sarà questo il tema dell’incontro, dal titolo “L’antilaicità nella storia”, con Raffaele Carcano, storico delle religioni e responsabile culturale dell’UAAR, che si terrà sabato 30 novembre, alle ore 16.30, presso la sala “Teresina Degan” della Biblioteca Civica di Pordenone, grazie all’organizzazione del Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

A dialogare con Carcano durante l’incontro sarà il prof. Salvatore Di Pasqua, docente di letteratura e storia presso l’ISIS “Mattiussi – Pertini”. L’incontro, inserito in una miniserie intitolata “Letture laiche – interpretare il mondo senza dogmi” che ha visto un primo appuntamento in ottobre sul tema della bioetica, gode del patrocinio del Comune di Pordenone.

«Come si legge nell’introduzione del libro che Raffaele Carcano ha recentemente pubblicato e verrà presentato sabato, Storia dell’antilaicità — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR — è necessaria una riflessione su come agisce politicamente la religione, su come agisce la politica nei confronti della religione e su come agiscono e dovrebbero agire i laici per cambiare il mondo nella direzione che desiderano: più la direzione sarà condivisa, più possibilità avranno di avere successo.»

Raffaele Carcano, laureato in scienze storico-religiose, dal 2007 al 2016 è stato segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, di cui oggi è coordinatore culturale. Autore di numerosi articoli pubblicati su riviste e blog, ha curato il volume Le voci della laicità ed è autore di Uscire dal gregge (con Adele Orioli), di Liberi di non credere, di Le scelte di vita di chi pensa di averne una sola e di Storia dell’antilaicità.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’iniziativa:
pordenone.uaar.it/video/antilaicita-nella-storia

Scheda del libro “Storia dell’antilaicità” (edizioni Nessun Dogma, 2019):
www.nessundogma.it/libro/storia-dell-antilaicita

2023-03-26T15:30:27+02:0027 Novembre 2019|