Chi ha paura dei manifesti dell’UAAR?

Chi ha paura dei manifesti dell’UAAR?

I manifesti dell’Uaar sulla campagna RU486 imbrattati. Spilimbergo, via Umberto I.

La libertà di espressione a qualcuno dà evidentemente fastidio. Come in altre città italiane, anche in Friuli Venezia Giulia (qualche giorno fa a Udine, oggi a Spilimbergo) c’è stato chi ha pensato di limitarla vandalizzando i manifesti che la nostra associazione ha dedicato all’aborto farmacologico come conquista scientifica da difendere.

O forse a fare paura è, semplicemente, la libertà di scelta delle donne, che non dovrebbero essere informate del fatto che l’aborto farmacologico è una scelta possibile e sicura e può venire incontro al loro sacrosanto, questo sì, diritto di autodeterminazione.

Oppure ancora è temuto il nome della nostra associazione, spesso cancellato insieme al testo dei manifesti, come se a spaventare fosse proprio il fatto che sia un’unione di atei e agnostici a esprimersi e a sostenere i diritti, mentre tante organizzazioni e partiti clericali cercano ogni giorno di negarli (seguendo, d’altronde, gli insegnamenti del “rivoluzionario” papa Bergoglio).

Qualunque sia la verità, sottolineiamo che con questo tipo di attacchi non si fa altro che incoraggiarci a portare avanti le nostre campagne, spingendoci inoltre a invitare tutte le persone che le condividono a sostenerci nel nostro impegno.

Loris Tissino
Coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone

2023-03-19T21:00:26+01:004 Aprile 2021|

Ciriani, cimiteri e laicità

Ciriani, cimiteri e laicità

Il dibattito in città è nato dal caso di una donna albanese di religione musulmana, residente in un comune limitrofo, che ha avuto difficoltà nel trovare sepoltura secondo “le modalità imposte dalla loro fede” (come ha affermato il candidato sindaco Gianni Zanolin). La Federazione provinciale del PD ha discusso della proposta di “istituire, se non dei veri e propri cimiteri musulmani, delle aree dedicate all’interno dei cimiteri”.

Taher Djafarizad, presidente di Neda Day, ospite del nostro Circolo in diverse occasioni, è intervenuto sulla questione sottolineando con forza che la richiesta di cimiteri islamici o di aree dedicate va in direzione contraria rispetto alla volontà di integrazione: «Noi vogliamo l’integrazione e invece quella è separazione continua. Chi adesso chiede spazi per la sepolture islamiche, in futuro chiederà piscine riservate alle donne o carne halal nelle mense scolastiche per i bambini di religione musulmana. Per realizzare l’integrazione occorrono tre interventi: organizzare corsi di educazione civica per tutti gli immigrati, spiegare la Costituzione e promuovere corsi di lingua obbligatori, soprattutto per la donne. La vera integrazione comporta dei diritti, ma impone anche dei doveri».

Il Sindaco Alessandro Ciriani, infine, ha fatto presente che «proprio perché il cimitero è un luogo laico e non è un terreno consacrato, può accogliere tutti: cattolici, atei e persone di qualsiasi fede.»

Noi del Circolo UAAR apprezziamo la presa di posizione a favore della laicità delle istituzioni espressa dal sindaco della città, contrario alla proposta di creazione di un cimitero islamico. Le istituzioni, infatti, così come i luoghi dedicati alla sepoltura, sono di tutti: credenti (delle varie confessioni) e non credenti.

Auspichiamo che una tale presa di posizione venga mantenuta non solo quando a chiedere trattamenti differenziati e di favore sono la comunità religiose minoritarie, ma anche quando a farlo sono la quelle che il sindaco definisce “della stragrande maggioranza della popolazione” (con numeri in forte diminuzione, in realtà, come desumibile da molti indicatori), ossia quelle cristiane delle varie denominazioni.

E anche che il tema della laicità sia presente in occasioni nelle quali invece l’amministrazione dà per scontata la presenza di rappresentanti della Chiesa Cattolica a fianco di quelli delle istituzioni civili.

Loris Tissino
Coordinatore Circolo UAAR di Pordenone

2023-06-04T16:27:08+02:0015 Febbraio 2021|

Iscrizioni scolastiche al via: che alternative all’IRC offrono le scuole del Friuli occidentale?

Iscrizioni scolastiche al via: che alternative all’IRC offrono le scuole del Friuli occidentale?

Il 4 gennaio si apre il periodo in cui si può scegliere la scuola a cui iscriversi o iscrivere i propri figli. Ci siamo messi nei panni di uno studente o di un genitore che deve compiere la scelta e per il quale è importante un’informazione sull’attività prevista in luogo dell’insegnamento della religione cattolica, che dal 1984, in seguito al Concordato Stato/Chiesa, non è più materia obbligatoria.

La progettazione di attività alternativa costituisce invece un obbligo per gli istituti scolastici, già riconosciuto in diverse sentenze e ordinanze: il Consiglio di Stato, nel 2010, affermò che «la mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può incidere sulla libertà religiosa dello studente o della famiglia, e di questo aspetto il Ministero… dovrà necessariamente farsi carico»; un’ordinanza del Tribunale di Padova dello stesso anno stabilì che la mancata attivazione dei corsi alternativi costituisce «un comportamento discriminatorio illegittimo», fonte di responsabilità risarcitoria per l’Istituto scolastico.
Ci si potrebbe attendere dunque che nei piani dell’offerta formativa degli Istituti scolastici sia presente una sezione specifica per indicare le attività alternative proposte. Siamo andati a vedere che cosa si può trovare nei siti scolastici dei 39 istituti della nostra ex provincia. Non possiamo dire che siamo sorpresi dai risultati, visto la situazione di rispetto dei diritti dei non credenti in Italia; teniamo però a riepilogarli qui.

Innanzitutto, l’ora alternativa (o le ore: nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sono due alla settimana) viene citata solo in 20 documenti su 39: spesso non per descriverla, ma solo per dire (nel quadro orario) che essa esiste, a fianco o in luogo dell’insegnamento della religione cattolica (e ci sono degli istituti comprensivi che la indicano solo per un ordine di scuola). Per gli altri 19 istituti non esiste proprio, ed è invece presente solo la materia “Religione” o, a volte, “Religione Cattolica” (il fatto che la religione sia quella cattolica sarebbe interessante da precisare, considerando che gli insegnanti sono scelti dal vescovo, anche se pagati dallo Stato).

Anche nei casi in cui le attività alternative sono citate, però, non aspettatevi di trovare una loro descrizione: viene in qualche modo descritto che cosa si fa in queste ore solo nei documenti di tre istituti (e in altri due viene indicato genericamente che i docenti stabiliranno le attività da svolgere, il che è già qualcosa). Non mancano poi alcune “perle”, come il parlare di “esonero” dall’insegnamento di religione cattolica (visto che non si tratta di materia obbligatoria, si dovrebbe parlare della possibilità di non avvalersene) e la decisione di un Collegio Docenti di non valutare le attività alternative, ma solo quelle di religione cattolica. Al di là dei piani dell’offerta formativa, è significativo anche come sono presentati gli orari settimanali delle lezioni: su 22 istituti che li pubblicano, solo in due casi vi è l’indicazione della materia “attività alternativa” in parallelo all’insegnamento della religione cattolica (e molto spesso viene indicato il termine generico “religione”).

Un plauso, invece, va a quell’istituto (l’unico) che ha inserito nel proprio PTOF un riferimento alla laicità, «intesa come senso della distinzione fra sfera religiosa (che attiene alla sacralità ed intoccabilità della coscienza privata) e sfera giuridico-sociale (che attiene alle relazioni interpersonali e all’organizzazione delle comunità)».

Alle scuole che volessero attivarsi per la progettazione di attività didattiche alternative all’insegnamento della religione cattolica, ricordiamo che la nostra associazione ha una sezione del proprio sito dedicata alla raccolta di idee e proposte a cui ispirarsi.

Marta Antoniel
Curatrice dell’indagine del Circolo UAAR di Pordenone

[COMUNICATO STAMPA]

(È in preparazione il rapporto che verrà pubblicato a inizio gennaio 2022)

2023-03-19T21:02:53+01:004 Gennaio 2021|

Pronti per un 2021 di indagini sul territorio (con il vostro aiuto)

Pronti per un 2021 di indagini sul territorio (con il vostro aiuto)

Ieri sera si è tenuta l’assemblea di circolo dei soci UAAR di Pordenone ed ex provincia. Abbiamo parlato delle attività svolte nel corso del 2020, che erano iniziate con due conferenze in sede, una dedicata al dramma delle spose bambine e l’altra al tema delle superstizioni e della promozione del pensiero scentifico.

A febbraio siamo riusciti ad organizzare una serie di eventi per celebrare l’anniversario della nascita di Charles Darwin, con Il coinvolgimento di centinaia di persone e ospiti illustri e ben preparati che hanno saputo affrontare in maniera piacevole e profonda temi che sono spaziati dall’archeologia alla biologia, dalle tecnologie di rete alla ricerca di vite fuori dal mondo). Abbiamo videoregistrato quasi tutti gli interventi, per cui chi se li fosse persi potrà ancora recuperare.

Il ciclo delle Conversazioni a ragion veduta 2019/20 avrebbe dovuto concludersi con un incontro sul tema delle alternative all’insegnamento della religione cattolica a scuola, accompagnato da un corso di aggiornamento per insegnanti, che si sarebbe dovuto tenere a marzo. Poi è scoppiata la pandemia, e abbiamo dovuto rimandare questi due appuntamenti (e non vediamo l’ora di poterli riprogrammare).

Come molte altre associazioni, abbiamo promosso alcune conferenze online. Nel mese di giugno ci sono state le presentazioni di alcuni Premi di Laurea Uaar organizzate dal vicino Circolo di Udine, a novembre la presentazione del libro di Masih Alinejad Il vento fra i capelli, con l’intervento dell’autrice e di due ospiti di Pordenone, Baharak Darvishi e Taher Djafarizad.

Il 20 settembre siamo stati in centro a Pordenone per invitare i passanti a ricordare la data, che è stata festa nazionale fino al fascismo, dell’anniversario della Presa di Roma (fine del potere temporale del papato), e in quell’occasione abbiamo lanciato la campagna per Il tesseramento 2021, che naturalmente prosegue tutt’ora.

Vista la perdurante pandemia, abbiamo deciso di concentrare gli sforzi per Il prossimo anno su attività di indagine sul territorio, che possono essere svolte anche online: monitoraggio sulle attività alternative all’IRC proposte nelle scuole, presenza di sale del commiato nei comuni, finanziamenti a comunità religiose ed enti clericali, ecc. Date un’occhiata alla lunga lista di obiettivi che si prefigge l’Uaar per rendervi conto di quante cose si possono fare, iscrivetevi e dateci una mano a realizzarli.

Loris Tissino
Coordinatore Circolo UAAR di Pordenone

2023-03-19T21:01:31+01:0017 Dicembre 2020|

Sciamani in cattedra all’Università di Udine? Parliamone…

Sciamani in cattedra all’Università di Udine? Parliamone…

«Libera da ignoranza e pregiudizi. Uniud è scienza.» Questo si legge sullo striscione che l’Università di Udine ha appeso fuori dalla sua sede del centro città. Una dichiarazione chiara e netta, che noi dell’UAAR non possiamo che sottoscrivere convintamente. In un periodo storico nel quale il dubbio, che assieme alla curiosità, sta alla base del metodo scientifico viene brandito da chiunque per giustificare la propria ignoranza e divulgare credenze strampalate, è infatti fondamentale che le istituzioni si schierino con la scienza e la ricerca.

Proprio per questa convinzione, che condividiamo con l’Università del nostro territorio, siamo rimasti esterrefatti dall’apertura del “Master in Partnership e Sciamanesimo” da parte della stessa Uniud. Il Master universitario di I livello, della durata di un anno e dal costo di € 2.832, può vantare la partecipazione al corpo docente di ben dieci sciamani, provenienti da ogni parte del mondo, i quali cureranno attività formative che spaziano dallo “Sciamanesimo celtico” a “Il mondo degli spiriti”, il tutto sotto la supervisione della Direttrice del Master, prof.ssa Antonella Riem.

Immagine tratta dal video di presentazione del corso.

Immagine tratta dal video di presentazione del corso.

Ci chiediamo se l’Università abbia seriamente valutato l’idoneità di tali soggetti, i cui curricula scientifici non sono tutti riassunti nella pagina di presentazione del Master, a svolgere attività didattiche di livello universitario, così come se sia stata condotta una seria valutazione sull’opportunità e la coerenza di tale corso con la mission dell’Ateneo udinese.

Perché una cosa è la cultura che scaturisce dalla ricerca scientifica e dal lavoro dei Professori che, anche nell’ambito di questo percorso formativo, certamente si atterranno al rigore che la regola; altra cosa è far salire letteralmente in cattedra persone che, legittimamente, hanno scelto un’altra strada, che con il rigore e la scienza ha ben pochi punti di contatto.

Da parte nostra ci auguriamo un maggiore senso di responsabilità dell’istituzione di più alta formazione del nostro territorio, nei confronti prima di tutto degli studenti, ma anche dei contribuenti tutti, nell’evitare la diffusione di pseudoscienze e ingerenze religiose esotiche, di cui il nostro Paese non ha certamente (altro) bisogno.

Michelangelo Licata
Coordinatore Circolo UAAR di Udine
(originariamente pubblicato su Facebook)

2023-03-19T20:51:48+01:0019 Luglio 2020|

Un ponte dedicato a Margherita Hack

Un ponte dedicato a Margherita Hack

Questa mattina ho consegnato in Comune la richiesta di intitolare a Margherita Hack, già presidente onoraria dell’UAAR, notissima astrofisica e divulgatrice, il nuovo ponte e il percorso ciclopedonale che collegheranno via Interna a via Galileo Galilei.

La richiesta è stata sottoscritta, oltre che dal Circolo UAAR di Pordenone, da diverse associazioni (FIAB Pordenone – Aruotalibera, Gruppo locale CICAP, Pordenone Linux User Group, Associazione NedaDay, Scuola di scacchi «Vera Menchik») e altre adesioni potranno essere aggiunte, anche individuali.

Chi l’ha conosciuta e ha letto qualche sua opera ha sicuramente potuto apprezzarne le qualità, in tutti i campi. Si è occupata non solo della sua disciplina, ma anche di diritti civili, di contrasto di superstizione e pseudoscienze, di diritti degli animali, di uso della bicicletta come mezzo di trasporto individuale.

Negli archivi video dell’UAAR è disponibile un suo intervento su ateismo ed etica laica nel corso del meeting “Liberi di non credere”.

Il 12 giugno del 2021 compirebbe 99 anni. Sarebbe bello poterci ritrovare, quel giorno, su un ponte a lei dedicato per omaggiarne il ricordo.

Loris Tissino
Coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone

[COMUNICATO STAMPA]

Aggiornamento

L’Amministrazione Comunale, ignorando la richiesta delle associazioni, ha deciso di dedicare l’infrastruttura a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Scelta comunque onorevole, però un ponte dedicato alla famosa scienziata vicino a tante strade dedicati a famosi scienziati sarebbe stato comunque meglio, a parer nostro.

2023-08-15T23:17:40+02:0016 Luglio 2020|

Commiati e commemorazioni al tempo del COVID-19

Commiati e commemorazioni al tempo del COVID-19

Viviamo in  un tempo sospeso in  cui i nostri cari, che sono venuti a mancare, non possono essere salutati con una cerimonia funebre completa.

In attesa di  poter celebrare il  funerale ufficiale, nelle scorse settimane alcuni celebranti della nostra rete Cerimonie Uniche si sono resi di sponibili per offrire una commemorazione a chi ci ha la sciato in  questo triste periodo, scrivendo e celebrando per loro una cerimonia la ica in tima e raccolta, anche con il  supporto della tecnologia moderna.

Consapevoli che poter salutare il  proprio caro è un passaggio essenziale sia per onorare la  sua vita, sia per ricevere conforto e sostegno nel dare in izio alla fondamentale fase dell’elaborazione del lutto.

Se vogliamo cercare un aspetto positivo in  questo periodo di  stravolgimento delle consuetudini, per quanto riguarda l’ultimo saluto possiamo affermare che, mentre le cerimonie “tradizionali” dovevano svolgersi entro brevissimo tempo (mediamente due giorni dalla morte) ora i funerali si sono trasformati in  commemorazioni che possono tenersi anche dopo settimane.

Questo significa che i familiari, sebbene privati della possibilità di  svolgere un rito alla presenza fisica di  tutti gli amici e parenti e purtroppo anche in  assenza del feretro, hanno l’opportunità di  preparare con più tempo e maggior condivisione una commemorazione personalizzata e che rispecchi pienamente il  loro caro.

Molti di  noi hanno assistito alla cerimonia del nostro caro collega Fiorino Donina, avvenuta sabato 11 aprile in  di retta streeming, celebrata dal nostro formatore Richard Brown con la  collaborazione di  Elena Pradella e Clarissa Botsford e con la  partecipazione di  colleghi e amici in  connessione via in ternet da varie parti del mondo.

Credo che quella commemorazione sia stata un dono per Fiorino e, al tempo stesso, un ultimo regalo che lui ci ha fatto, facendoci scoprire un nuovo modo di  salutarci con partecipazione, creatività e commozione.

Da quell’esperienza è nata l’iniziativa “Commemorazione con cinque petali di  rosa”, creata assieme al cerimoniere funebre della Socrem di  Torino e da sempre amico dell’UAAR, Carlo Giraudo, che ringrazio.

Questa modalità si presta sia per comporre cerimonie di  commiato in  presenza del feretro, sia per cerimonie di  commemorazione a distanza di  tempo, per coloro che non hanno potuto celebrare il  rito prima della cremazione o della tumulazione.

Commemorazione con cinque petali di  rosa

Photo by JOSE MIGUEL on Unsplash

Primo petalo > Chi eri
Questo è il petalo delle note biografiche, del racconto della sua in fanzia, degli studi, delle amicizie, della carriera.

Secondo petalo > Dove eri
Questo è il petalo del racconto dei luoghi dove operava, dove viveva e lavorava, dei suoi hobby e delle sue passioni creative.

Terzo petalo > Cosa hai fatto per noi
Questo è il grande petalo della gratitudine, dove raccontare quello che la  persona ha fatto per noi e per le altre persone del suo mondo e per la  società. Dove raccontare le sue opere, i suoi amori, le sue battaglie, le sue conquiste ed anche le sue sconfitte che lo hanno reso unico ed irripetibile.

Quarto petalo > Chi eravamo per te
Questo è il petalo dei rapporti personali, quello che probabilmente sarà il  più di fficile da raccontare perché metterà a nudo il  nostro cuore e ci porterà faccia a faccia con il  nostro senso di  perdita.

Quinto petalo > Dove sei rimasto
Questo è il petalo dei luoghi fisici dove la  persona ha vissuto i momenti più felici, quelli dove i suoi occhi brillavano, dove la  persona era in  unità con la  sua parte più profonda ed in tima. Diventano i luoghi di  elezione per celebrare la  cerimonia, ad esempio in  montagna, in  riva ad un la go ecc… Ma ci sono anche i luoghi immateriali, quelli in  cui la  persona continua a vivere nella memoria di  chi ha amato, attraverso le opere, gli scritti, i figli, gli amori.

Concludendo, possiamo fare questa di stinzione: il  rito del commiato si svolge in  presenza del feretro quindi è più legato alla scomparsa della parte fisica e al senso di  perdita. Nella commemorazione in  assenza del feretro si palesa maggiormente l’intento di  collegarsi alla parte immateriale della persona, al suo spirito per chi ha fede o al suo ricordo per chi non è credente. In questo modo la  celebrazione contribuisce all’inizio dell’elaborazione del lutto poiché risana il  dolore per la  mancanza del saluto accanto al feretro e crea un legame in dissolubile, slegato dal corpo e proiettato sulla memoria.

Alessandra Rizzi
Tanatologa culturale e cerimoniere funebre,
celebrante la ico-umanista di cerimonieuniche.it

2023-03-19T20:59:34+01:008 Maggio 2020|

Darwin Day 2020

Darwin Day 2020

Le iniziative legate alla celebrazione della nascita di Charles Darwin sono diverse: alcune rivolte ad un pubblico generale, altre riservate agli studenti delle scuole superiori. Scoprile nel programma dettagliato.
Per il 2020 il titolo scelto è CyberDarwin: si parlerà di evoluzione, ricerca, tecnologia, esplorazione e molto altro.

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2023-08-17T15:18:13+02:0022 Gennaio 2020|

FVG Pride 2019

FVG Pride 2019

L’UAAR è da sempre a fianco della comunità LGBT per la rivendicazione dei diritti civili.
Il Circolo di Pordenone parteciperà all’FVG Pride che si terrà a Trieste sabato 8 giugno 2019.

In preparazione al Pride è stata organizzata a Pordenone la conferenza “Viaggio nel Paese dell’omofobia” che si è tenuta mercoledì 29 maggio.

Approfondimenti

Per approfondimenti:
www.fvgpride.it

Aggiornamento

Foto dell’evento

2023-08-14T23:51:08+02:0031 Maggio 2019|

Elezioni regionali Friuli 2018

Elezioni regionali Friuli 2018
Cinque domande laiche ai candidati

Le elezioni regionali di domenica 29 aprile 2018 rinnoveranno il Consiglio Regionale della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.
L’UAAR invita candidate e candidati della circoscrizione di Pordenone a rispondere alle seguenti cinque domande laiche.
Le risposte, da inviare a pordenone@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affinché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
La legge 62/2000, a firma Berlinguer, governo D’Alema, ha dato il via ai finanziamenti pubblici alle scuole private “paritarie”, che sono arrivati alla cifra record di 575milioni di euro da parte dello Stato, senza contare i finanziamenti regionali e comunali. Come giudica la parificazione tra scuola pubblica e privata derivante dalla legge 62/2000? Non pensa sia stato aggirato, se non esplicitamente disatteso, l’art. 33 della Costituzione che prevede che le scuole private siano “senza oneri per lo Stato”? Secondo lei è giusto che vengano attribuiti finanziamenti regionali alle scuole private? Come intenderebbe procedere a riguardo una volta eletto?

2) Interruzione dei finanziamenti all’edilizia di culto
La legge 10/1977 “Bucalossi” ha dettato le regole per l’urbanistica. Le regioni legiferarono tenendo conto dell’allora vigente “religione di Stato”, inserendo tra i beneficiari degli oneri comunali di urbanizzazione secondaria anche le “chiese e altri edifici religiosi”. Con il Concordato del 1985 viene abolita la religione di Stato e decade l’obbligo dei comuni di versare alle chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR, non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’Otto per mille. In Friuli Venezia Giulia, il “Codice regionale dell’edilizia” (Decreto del Presidente della Regione 20 gennaio 2012, n. 018/Pres.) prevede, all’art. 5 comma 3, lettera d), che tra le opere di urbanizzazione secondaria vi siano «chiese ed altri edifici religiosi». Sarebbe favorevole alla soppressione di questa previsione?

3) Scuola: emarginazione per i bambini che non frequentano le ore di religione cattolica
L’ora alternativa, ossia l’attività didattica per chi non sceglie le ore di religione cattolica nella scuola pubblica, dovrebbe essere un diritto. In realtà si incontrano sempre difficoltà organizzative e spesso forme di emarginazione (anche il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha denunciato questa situazione, nel rapporto 2003, pag. 11 e nel rapporto 2011, pagg. 13-14). Ritiene utile istituire un osservatorio regionale sul rispetto dei diritti di genitori e studenti relativamente all’accesso all’ora alternativa?

4) Testamento biologico
La Regione Friuli Venezia Giulia, con la propria Legge Regionale 13 marzo 2015, n. 4 (approvata con soli 3 voti contrari e 2 astenuti), aveva istituito un “registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (DAT) e disposizioni per favorire la raccolta delle volontà di donazione degli organi e dei tessuti”, prevedendo che presso gli sportelli di tutte le Aziende per l’assistenza sanitaria della regione venisse attivato il servizio di registrazione sulla Carta regionale dei servizi delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, nonché di codifica sulla tessera sanitaria dell’avvenuta effettuazione delle stesse. La legge è stata poi dichiarata incostituzionale nel suo intero impianto, per questioni legate alle competenze della Regione, dalla Corte Costituzionale, ma ciò è avvenuto prima dell’approvazione della Legge nazionale 219/2017. Qual è la sua opinione riguardo alla possibile istituzione di un registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario oggi, alla luce della legge nazionale da poco in vigore?

5) Un provvedimento di laicità
Ci descriva un provvedimento di laicità concreta che metterebbe subito in campo, oppure che ha contribuito a realizzare se ha già ricoperto cariche amministrative.

Risposte pervenute:

[COMUNICATO STAMPA]

Risposte ricevute

Eleonora Frattolin (Movimento 5 Stelle), 24 aprile, 00.10

1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
Come M5S abbiamo inserito nel programma nazionale i seguenti punti:
– abolizione dei finanziamenti (facendo salvi i finanziamenti per asili nido e scuola dell’infanzia nonché per istituzioni private in ossequio alla sussidiarietà orizzontale 118,4 Cost.);
– contrasto ai diplomifici e ispezioni periodiche per la verifica dei requisiti delle scuole private;
– cancellazione della parità scolastica.

Come ho già espresso più volte in questi 5 anni, non solo verbalmente ma anche con il mio voto contrario, non trovo giusto che la Regione finanzi le scuole private.
Una volta eletta continuerò a proporre l’abolizione dei finanziamenti regionali specifici (anticipi di cassa alle scuole paritarie, rimborso rette scuole paritarie, finanziamenti alle associazioni che affiliano scuole paritarie, finanziamenti puntuali a determinate scuole paritarie o private, ecc.) nonché l’aumento dei fondi alle scuole pubbliche (per il piano dell’offerta formativa, i progetti speciali, libri in comodato d’uso e trasporto scolastico, ecc.) ridistribuendo anche la quota di tali fondi attualmente assegnata alle paritarie.

2) Interruzione dei finanziamenti all’edilizia di culto
Assolutamente favorevole all’abolizione.

3) Scuola: emarginazione per i bambini che non frequentano le ore di religione cattolica
In effetti potrebbe essere utile un tale osservatorio. Lo dico anche per l’esperienza personale vissuta con i miei figli, entrambi sempre iscritti all’ora alternativa (spesso di difficile organizzazione).

4) Testamento biologico
Ho votato a favore della Legge Regionale 13 marzo 2015, n. 4 e sono assolutamente favorevole all’istituzione di un registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario.

5) Un provvedimento di laicità
Proporrei nuovamente, come già fatto diverse volte in questi 5 anni, l’abolizione dell’articolo 7ter della legge regionale n. 20/1983.
Tale articolo disciplina contributi una tantum, fino al 100% della spesa ammissibile, per la costruzione, la ristrutturazione, l’ampliamento e la straordinaria manutenzione dei complessi seminariali diocesani, di istituti di istruzione religiosa, di opere di culto e di ministero religioso, compresi gli uffici e le abitazioni dei ministri dei culti e le relative pertinenze.
Le domande di tali contributi sono gestite dalle curie che stabiliscono le graduatorie. Negli ultimi anni la Regione ha stanziato per questo fondo dai 3 ai 5 milioni all’anno.

Velia Cassan (Open Sinistra FVG), 25 aprile, 21:49

1) Scuola: finanziamenti alle scuole confessionali
Prima di tutto la scuola pubblica!
Ritengo che dal punto di vista dei finanziamenti ci debba essere un concreto impegno per sostenere una scuola laica pubblica di ogni ordine e grado nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione.

2) Interruzione dei finanziamenti all’edilizia di culto
Per i finanziamenti all’edilizia di culto, alla luce del Concordato del 1985 e del 8/1000, ritengo che non sussistano i termini per essere erogati.

3) Scuola: emarginazione per i bambini che non frequentano le ore di religione cattolica
Ritengo importante che venga istituito un Osservatorio regionale dei diritti di genitori e studenti a tutela di coloro che non si avvalgono della lezione di religione.

4) Testamento biologico
Sono assolutamente d’accordo nell’istituzione di un registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario.

5) Un provvedimento di laicità
Riguardo a questo quesito mi impegnerei, qualora fossi eletta, nel tutelare i diritti degli studenti che non si avvalgono della religione cattolica garantendo loro di poter frequentare l’ora alternativa per la quale nella maggior parte dei casi non viene previsto un insegnane dedicato obbligando gli allievi ad entrate/uscite anticipate o posticipate oppure a trascorrere l’ora senza alcuna attività didattica.
Ringrazio l’UAAR per i quesiti che ha sottoposto alla mia attenzione.
Ricordo che il programma di Open Sinistra FVG è visionabile interamente all’indirizzo openfvg.it.

2023-12-01T23:48:04+01:0018 Aprile 2019|