Il papa visto da un sociologo

Il papa visto da un sociologo

IL PAPA VISTO DA UN SOCIOLOGO
SABATO 19 GENNAIO
AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE UN INCONTRO SULLA “RIVOLUZIONE” DI BERGOGLIO

Nel pomeriggio di sabato 19 gennaio il Circolo di Pordenone dell’UAAR avrà ospite il prof. Marco Marzano, docente all’Università di Bergamo e autore di «La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata» (Laterza, 2018). Marzano  presenterà il suo lavoro di analisi sulle scelte e i comportamenti di Papa Francesco nei primi cinque anni del suo pontificato, una ricerca in seguito alla quale ha concluso che, in questo periodo di tempo, al di là delle apparenze e delle esagerazioni giornalistiche, la chiesa è rimasta clamorosamente immobile. Secondo Marzano, le ragioni sono numerose e di diversa natura.

L’incontro avrà come titolo Francesco: rivoluzione mancata o fittizia? Il papa visto da un sociologo e si svolgerà presso la sede del Circolo, in via Montello 22 a Pordenone, alle ore 16.00. A moderare il dibattito e intervistare il prof. Marzano sarà il prof. Paolo Michelutti.

«La nostra associazione — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo pordenonese degli atei e degli agnositici — non è particolarmente interessata alle vicende interne alla Chiesa, né alle questioni dottrinali. Ciò che approfondiremo insieme al prof. Marzano, dunque, sarà piuttosto l’atteggiamento dei mezzi di comunicazione e della politica italiana rispetto alle azioni, alle dichiarazioni, alle prese di posizione di Bergoglio.»

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, il cui circolo pordenonese organizza l’incontro, non è un’associazione antireligiosa o anticlericale. Piuttosto, si batte a favore della laicità delle istituzioni e contro i privilegi basati sulle appartenenze religiose. Come è affermato chiaramente nel suo manifesto di intenti, «il problema principale, in Italia, non è rappresentato dalla religione, [ma] dagli atteggiamenti supini che una classe politica clericale mantiene nei suoi confronti: l’Italia è un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste e dove è praticamente impossibile ascoltare in televisione una critica alle gerarchie ecclesiastiche.»

Marco Marzano
Professore ordinario di Sociologia dell’Organizzazione presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Collabora con diverse testate giornalistiche e fa parte del Comitato Editoriale della rivista «Etnografia e Ricerca Qualitativa».

Approfondimenti

Incontro “Francesco: rivoluzione mancata o fittizia”:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/francesco-rivoluzione-mancata-o-fittizia

Scheda relativa al libro La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata:
www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858128152

Manifesto d’intenti dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:
www.uaar.it/uaar/manifesto

Obiettivi dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:
www.uaar.it/uaar/obiettivi

Scheda su Marco Marzano presso l’Università di Bergamo:
didattica-rubrica.unibg.it/ugov/person/2512

2023-08-16T00:20:00+02:0011 Gennaio 2019|

Non c’è fede che tenga

Non c’è fede che tenga

«NON C’È FEDE CHE TENGA»
CINZIA SCIUTO PRESENTA IL SUO LIBRO E PARLA DI LAICITÀ E MULTICULTURALISMO
IN UN INCONTRO ORGANIZZATO A PORDENONE DA UAAR E FELTRINELLI

Venerdì 9 novembre, alle 17.00, la giornalista e saggista Cinzia Sciuto sarà a Pordenone per presentare il suo ultimo lavoro, dal titolo «Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo», in libreria da settembre. L’incontro, organizzato dal Circolo di Pordenone dell’Uaar e dalla casa editrice Feltrinelli, si terrà presso la saletta incontri dell’ex Convento di San Francesco. Cinzia Sciuto dialogherà con lo scrittore pordenonese Gianni Zanolin.

Nel suo libro, l’autrice capovolge l’ordine di priorità che le nostre società, sempre più disomogenee dal punto di vista etnico, religioso e culturale, devono porsi: il multiculturalismo, quando tenta di promuovere il riconoscimento e il rispetto dell’identità linguistica, religiosa e culturale delle diverse componenti etniche di una società, rischia infatti di perdere di vista il principio per cui soggetto titolare di diritti è solo ed esclusivamente il singolo individuo, portatore d’identità e appartenenze, e non i gruppi.

«La strada da percorrere per una convivenza capace di ospitare la disomogeneità senza violarla – sostiene l’autrice – è quella di una visione etica e politica radicalmente laica: va definita una cornice entro la quale viene garantita la libertà di religione ma in cui allo stesso tempo sono stabiliti princìpi ai quali non si può derogare in nome di nessun Dio.»

Cinzia Sciuto è redattrice di MicroMega e collaboratrice del portale europeo newsmavens.com. Ha studiato Filosofia e ha scritto precedentemente La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica (Mimesis, 2015). Si occupa di diritti civili, laicità e femminismo. Scrive di questi temi sul suo blog, animabella.it. Vive e lavora fra Roma e Francoforte.

Approfondimenti

pordenone@uaar.it, tel. 331 133 0655 (non sms)

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/non-ce-fede-che-tenga

Blog di Cinzia Sciuto:
www.animabella.it

Interviste relative al libro e recensioni:
www.animabella.it/category/non-ce-fede-che-tenga

La copertina del libro “Non c’è fede che tenga”.

Cinzia Sciuto.

2023-12-02T00:09:19+01:006 Novembre 2018|

Cerimonie in chiave laica: presentazione del progetto UAAR

Cerimonie in chiave laica: presentazione del progetto UAAR

CERIMONIE IN CHIAVE LAICA PER IL BENVENUTO, i MATRIMONI E I FUNERALI
PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO DELL’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI

Giovedì 18 ottobre, alle 20.30, si terrà a Pordenone, presso la sede del Circolo UAAR (via Montello, 22), la presentazione del progetto “Cerimonie uniche”, con la partecipazione di due celebranti laiche che si sono appositamente formate, Alessandra RizziSabina Fresch, e, via web, di Liana Moca, responsabile nazionale per l’associazione dell’iniziativa.

Il progetto “Cerimonie Uniche”, nato alcuni anni fa e sviluppatosi agli inizi del 2018 con la creazione di un portale web dedicato, è sostenuto dall’UAAR con entusiasmo e convinzione: si propone di riunire tutti i celebranti laico umanisti, preparati e istruiti dai formatori selezionati dall’associazione, affinché possano offrire un servizio di qualità e professionalità a chiunque desideri celebrare un momento importante della propria vita. Un servizio rivolto ai cittadini laici e non credenti che viene offerto, anche nel nostro paese, per aiutarli a progettare e celebrare appunto “cerimonie uniche”, ovvero fuori da schemi standard e rituali preconfezionati sostanzialmente sempre identici e ripetitivi come quelli religiosi.

Lo scopo dell’UAAR è, come afferma Liana Moca, che per l’associazione rappresentativa degli atei e degli agnostici si occupa di questa iniziativa, «di offrire a tutti un servizio professionale, come già accade in altri paesi in cui le cerimonie sono molto diffuse, sono state riconosciute legalmente dalle istituzioni, e hanno perfino superato di numero le cerimonie di tipo religioso. Vogliamo fare in modo che si costituisca una rete di celebranti laici in grado di intervenire per cerimonie gioiose, come il benvenuto, il matrimonio e l’unione civile, o commoventi come i funerali.»

L’UAAR ha curato gratuitamente la formazione di 14 celebranti in un corso tenutosi tra la primavera e l’estate del 2018, e sta per avviarne un secondo che si terrà tra novembre e gennaio: tra gli obiettivi dell’associazione rientra infatti anche quello di promuovere l’idea di laicità anche per le cerimonie. Tutti i celebranti formati, poi, sono indipendenti dall’associazione: ognuno di loro stabilisce autonomamente i propri compensi.

Approfondimenti

Per ulteriori informazioni:
pordenone@uaar.it, tel. 331 133 0655 (non sms)

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/cerimonie-laiche-cerimonie-uniche

Sito web Cerimonie Uniche:
www.cerimonieuniche.it

Pagina Facebook:
www.facebook.com/cerimonieuniche

Humanist Cerimonies:
humanism.org.uk/ceremonies

Riconoscimento legale delle cerimonie umaniste in Irlanda:
www.politics.co.uk/opinion-formers/humanists-uk/article/first-legal-humanist-marriages-in-northern-ireland-to-occur

Superamento di cerimonie umaniste su quelle religiose in Scozia:
www.theguardian.com/commentisfree/2018/aug/15/humanist-weddings-marriage-civil-ceremonies-religious

Scheda informativa su Alessandra Rizzi:
www.cerimonieuniche.it/celebrante/alessandra-rizzi

Scheda informativa su Sabina Fresch:
www.cerimonieuniche.it/celebrante/sabina-fresch

Un matrimonio celebrato da Liana Moca.

2023-06-04T16:18:47+02:0015 Ottobre 2018|

Che cos’è il cold reading?

Che cos’è il cold reading?

CHE COS’È IL “COLD READING”?
CICAP-FVG E UAAR PORDENONE ORGANIZZANO UN INCONTRO
SU UNA DELLE TECNICHE USATE DA INDOVINI, CHIROMANTI, CARTOMANTI E ASTROLOGI

Il gruppo CICAP Friuli – Venezia Giulia presenta, in collaborazione con il Circolo Uaar di Pordenone, un incontro dal titolo: “A proposito di indovini, chiromanti, cartomanti, astrologi: cos’è il cold reading?”. A parlarne sarà Giuliano Bettella, coordinatore del CICAP Friuli – Venezia Giulia. L’appuntamento è per domenica 12 agosto, alle ore 17.30, presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Montello 22. L’ingresso libero e gratuito.

Il cold reading è una procedura tramite la quale l’operatore (medium, mentalista, indovino, cartomante, chiromante, praticante PNL, paragnosta, astrologo, ecc.) enuncia molte informazioni corrette (o almeno apparentemente corrette) relative a una persona (il “cliente”) con cui l’operatore interagisce, anche se non la conosce. In tal modo l’operatore sembra essere in possesso della capacità di “leggere” la persona che ha di fronte.

Ma com’è possibile realizzare una prestazione del genere? Si tratta di una pratica “artigianale”, molto ingannevole, legata soprattutto all’abilità personale dell’operatore, e alla suggestionabilità del cliente. Difficile dare una spiegazione scientifica che sia esaustiva e convincente. Tuttavia, qualche contenuto da esporre esiste: la letteratura “scettica” sull’argomento è molto vasta. Fra gli altri, ne hanno parlato anche James Randi e Massimo Polidoro. E, negli anni ’50 del secolo scorso, se n’era occupato perfino il grande psicologo triestino Gaetano

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/che-cose-il-cold-reading

CICAP Friuli – Venezia Giulia
(Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze)
www.cicap.org/friuli

2023-12-01T23:53:28+01:006 Agosto 2018|

Ricordiamo Margherita

Ricordiamo Margherita

«RICORDIAMO MARGHERITA»
IL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE COMMEMORA L’ASTROFISICA MARGHERITA HACK DECEDUTA CINQUE ANNI FA

Il 29 giugno di cinque anni fa ci lasciava Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale e divulgatrice scientifica, che è stata presidente onoraria dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Per commemorarla, il Circolo di Pordenone dell’associazione organizza per venerdì 29 giugno, alle 20.45, presso la propria sede, un incontro dedicato alla visione di alcune videoregistrazioni in cui la Hack racconta delle sue esperienze di atea e di scienziata. L’appuntamento è in via Montello 22 a Pordenone.

«Approfitteremo di questa l’occasione – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo – anche per fare il punto su come ci si può attivare nel nostro territorio per promuovere percorsi di promozione della cultura scientifica, a partire dalla riproposizione di una serie di “Conversazioni a ragion veduta” e dal Darwin Day del 2019».

Per introdurre alla serata, il Circolo degli atei ha pubblicato nei canali social, in queste ultime settimane, alcune frasi della scienziata relative agli interrogativi scientifici ancora aperti, all’etica e alla non esistenza di un aldilà:

  • «Ci sono ancora tanti, tanti interrogativi, tanti problemi che la scienza non spiega, ma ricorrere a un dio per spiegare questo non è, per me, soddisfacente.»
  • «Spesso ci si sente domandare “ma qual è l’etica di un ateo?”, “l’ateo ha un’etica?”. Certamente che l’ateo ha un’etica, che può riassumersi nel fatto di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.»
  • «Non ci aspettiamo ricompense nell’aldilà o punizioni nell’aldilà. Non crediamo nell’aldilà, ma uno agisce secondo la propria coscienza nel rispetto di tutti gli altri. Questo vuol dire essere atei.»

Approfondimenti

Pagina web dedicata alla commemorazione di Margherita Hack:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/ricordiamo-margherita

Eventi organizzati in passato dal Circolo di Pordenone dell’Uaar:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi

Pagina Facebook:
www.facebook.com/uaarpn

Feed Twitter:
twitter.com/uaarpn

2023-08-16T00:20:00+02:0020 Luglio 2018|

“Più di due” – A Pordenone si parla di poliamore

“Più di due” – A Pordenone si parla di poliamore

“PIÙ DI DUE”
A PORDENONE, PRESSO IL CIRCOLO UAAR, SI PARLA DI POLIAMORE E NON-MONOGAMIE ETICHE
VENERDÌ 8 GIUGNO, ORE 20.30

Che cos’è il poliamore? Quali sono i fondamenti religiosi, culturali, sociali, biologici e antropologici della monogamia, che consideriamo generalmente “naturale”? Quali sono i problemi nel vissuto quotidiano di chi adotta delle alternative etiche alla monogamia? A queste domande si proverà a dare risposta in un incontro dal significativo titolo “Più di due. Incontro su poliamore e non-monogamie etiche” organizzato per venerdì 8 giugno alle ore 20.30 dal Circolo UAAR di Pordenone, presso la sede dello stesso (via Montello 22).

L’incontro vedrà la presenza di Denis Bon in rappresentanza dell’Associazione R.Eti, nata nel 2015 per promuovere, studiare e difendere le relazioni etiche non monogame basate sulla cultura del consenso, in contrasto con i pregiudizi e gli stereotipi diffusi.

Sarà inoltre presente Mari dei Sette Mari, ministro di culto di terzo grado e capo della Diocesi di Treviso della Chiesa Pastafariana Italiana, che ha collaborato nella realizzazione dell’evento e insieme alla pordenonese Cambusiera dei Lieviti Madri parlerà del concetto di famiglia tradizionale pastafariana «composta da un numero n di persone di n genere ed orientamento sessuale e la loro prole (qualsiasi ne sia la provenienza)».

«La nostra associazione – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR – non ha tra i propri obiettivi quello del riconoscimento del poliamore, e quindi la serata ha uno scopo di informazione, non di rivendicazione di alcunché. Però contrastiamo la retorica della “tradizione”, delle “radici”, dell’“identità” e auspichiamo l’attuazione di politiche che facilitino l’aumento del capitale sociale degli individui, da attuarsi privilegiando i legami civici anziché quelli familisti o religiosi, in un’ottica sempre di rispetto della laicità delle istituzioni e dei diritti umani.»

Approfondimenti

Associazione R.Eti
it-it.facebook.com/RETIRelazioniEtiche

Chiesa Pastafariana Italiana, diocesi di Treviso:
www.facebook.com/chiesapastafarianadelprodigiosicchioditreviso

Chiesa Pastafariana Italiana, concetto di famiglia tradizionale pastafariana:
chiesapastafariana.it/il-prodigioso-spaghetto-volante/famiglia-tradizionale-pastafariana

2023-03-26T15:30:27+02:004 Giugno 2018|

21 aprile, giornata del testamento biologico

21 aprile, giornata del testamento biologico

21 APRILE, GIORNATA DEL TESTAMENTO BIOLOGICO
TAVOLO INFORMATIVO UAAR A PORDENONE

Sabato 21 aprile 2018 sarà la “giornata del biotestamento”, con appuntamenti informativi sull’importante tema del testamento biologico, organizzati in tutta Italia. Anche a Pordenone sarà presente (dalle 9 alle 19 in piazzetta Cavour) un tavolo informativo, organizzato dal Circolo provinciale dell’Uaar, l’organizzazione che rappresenta gli atei e gli agnostici italiani.

«I cittadini – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo – potranno così avere informazioni sulla legge 219/17, in vigore dal 31 gennaio di quest’anno, che contiene le “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. A Pordenone, così come in un centinaio di altre città in Italia, avremo dei modelli di dichiarazioni anticipate di trattamento messi a disposizione dei cittadini che vogliono farsi un’idea di come si può predisporre il cosiddetto “testamento biologico”. Nella nostra città, in tutti i Comuni della Provincia e nel Veneto orientale esse potranno essere consegnate presso le segreterie generali dei Comuni, che hanno sottoscritto una convenzione con il Consiglio Notarile di Pordenone per la loro conservazione. La procedura è completamente gratuita.»

Il testamento biologico (o dichiarazione anticipata di trattamento) – come riportato anche nella pagina web del Comune di Pordenone dedicata all’argomento – è la dichiarazione che una persona in condizioni di piena capacità mentale può rendere, per disporre in merito ai trattamenti sanitari cui intende essere sottoposta o meno, nel caso in cui, in futuro, fosse colpita da una malattia o lesione celebrale irreversibile o invalidante, o malattia che costringa a trattamenti con macchine o sistemi artificiali tali da impedire una normale vita di relazione, e non fosse più in grado di esprimere la propria volontà.

«Una legge a tutela di chi vuole decidere i trattamenti a cui essere sottoposto in caso di gravi malattie o lesioni è un’importante conquista, per cui la nostra associazione si è battuta a lungo. È il momento adesso di informare i cittadini su come possono esercitare il proprio diritto. Oltre al tavolo informativo di questo sabato – continua il rappresentante del Circolo degli Atei e degli Agnostici – è in preparazione una conferenza pubblica per la seconda metà di maggio, in modo da poter fugare eventuali dubbi in campo giuridico e medico.»

2023-12-01T23:26:17+01:0019 Aprile 2018|

L’Uaar pone cinque domande laiche ai candidati al Consiglio Regionale

L’Uaar pone cinque domande laiche ai candidati al Consiglio Regionale

L’UAAR PONE CINQUE DOMANDE LAICHE AI CANDIDATI AL CONSIGLIO REGIONALE

Il Circolo di Pordenone dell’Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) ha posto oggi nel proprio sito internet cinque domande laiche ai candidati al Consiglio Regionale, impegnandosi a riportare tutte le risposte pervenute. In questo modo, gli elettori saranno messi in grado di scegliere in maniera più consapevole, venendo a conoscenza delle opinioni e delle prese di posizione su temi importanti legati alla laicità delle istituzioni.

Due delle cinque domande riguardano la scuola: una è relativa ai finanziamenti regionali alle scuole private, l’altra alla possibilità di istituire un osservatorio regionale sul rispetto dei diritti di genitori e studenti relativamente all’accesso all’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica nella scuole.

Altre due domande riguardano la possibilità di interrompere i finanziamenti all’edilizia di culto previsti dal codice regionale dell’edilizia e la possibile istituzione di un registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (il cosiddetto “biotestamento”), così come era previsto dalla Legge Regionale 4/2015 che la Corte Costituzionale dichiarò illegittima per motivi di competenza, oggi superabili per il fatto che esiste una nuova legge nazionale relativa alle dichiarazioni di questo tipo.

Per concludere, si chiede di descrivere un provvedimento di laicità concreta che potrebbe essere messo subito in campo, o per il quale il candidato si sia già speso nelle precedenti attività istituzionali/amministrative.

Il testo completo delle domande laiche è disponibile all’URL pordenone.uaar.it/notizie/elezioni-regionali-friuli-2018; le risposte dei candidati dovranno essere inviate via posta elettronica all’indirizzo email del Circolo di Pordenone dell’Uaar: pordenone@uaar.it.

Approfondimenti

Le cinque domande laiche ai candidati:
pordenone.uaar.it/notizie/elezioni-regionali-friuli-2018

2023-12-01T23:26:02+01:007 Aprile 2018|

Darwin Day 2018

Darwin Day 2018

“DARWIN DAY 2018”
12, 14 E 16 FEBBRAIO: INCONTRI SU DARWIN E IL SUO LAVORO ORGANIZZATI DAL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE

Lunedì 12 febbraio ricorre l’anniversario della nascita di Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione. Il circolo di Pordenone dell’UAAR organizza per l’occasione una serie di tre incontri di approfondimento sul suo lavoro e l’attualità delle sue ricerche.

Il primo appuntamento è per la sera di lunedì 12, con una presentazione di documenti su Darwin e la sua attività scientifica curata dalla professoressa Claudia De Candido.

Mercoledì 14 è prevista la videoproiezione di una conferenza intitolata «I nemici di Darwin» tenuta lo scorso anno a Padova dal prof. Telmo Pievani a Padova.

L’ultima serata, venerdì 16, vedrà invece ospiti due esperti dello Studio Associato Eupolis: Arianna Springolo presenterà uno studio sulla crescita degli insetti, esempio pratico di ricerca evoluzionistica, mentre Paolo Antoniazzi, naturalista e divulgatore scientifico, racconterà come parlare di evoluzione possa costituire una sfida quotidiana a casa, a scuola e nel web.

Tutti gli incontri si terranno presso la sede del Circolo UAAR di Pordenone, in via Montello 22, con inizio alle 20.30.

L’UAAR organizza a livello nazionale Darwin Day dal 2003 e anche quest’anno sono previste molte iniziative in diverse città italiane. Ma il Darwin Day non è solo un appuntamento italiano. I primi Darwin Day sono stati organizzati negli Stati Uniti, a metà degli anni novanta, quando le associazioni di creazionisti riuscirono a cancellare l’evoluzionismo dai programmi scolastici di un paio di Stati: da allora, il 12 febbraio è diventato un evento di dimensioni quasi planetarie. Oggi, in Italia, l’esigenza di proteggere la scienza dagli attacchi ideologici e oscurantisti non è meno urgente.

«La teoria dell’evoluzione è un fatto messo ancora in discussione in diversi ambienti – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone – soprattutto dalle comunità di fede che ne temono le implicazioni sui testi sacri e sulle loro dottrine teiste. E laddove l’influenza della religione sulle istituzioni è forte, come nel mondo arabo, nel Sud degli Stati Uniti, ma anche in alcuni paesi europei, i risultati (purtroppo) si vedono: il creazionismo è più che mai in auge.»

L’Italia è un paese dove la Chiesa cattolica ha una forte presa sul mondo politico (ma una presa sempre più debole sulla società civile), per cui anche il rischio di una delegittimazione dell’evoluzionismo è sempre vivo. Ci provò anni fa la ministra Moratti, e non è detto che non possa ripetersi. I Darwin Day cadono nel mezzo della campagna elettorale, e l’UAAR vuole giovarsi di questa coincidenza per mandare un messaggio a tutti i partiti: «sostenete la scienza, sostenete la ricerca».

Approfondimenti

Darwin Day a Pordenone
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/darwin-day-2018

Darwin Day sul sito nazionale UAAR:
www.uaar.it/uaar/darwin-day

International Darwin Day
darwinday.org

2023-08-19T00:25:28+02:007 Febbraio 2018|

Perché è meglio la scienza

Perché è meglio la scienza

GIOVEDÌ 1° FEBBRAIO “PERCHÉ È MEGLIO LA SCIENZA?”
TERZO INCONTRO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA” ORGANIZZATE DAL CIRCOLO UAAR

Giovedì 1° febbraio, alle ore 20.30, avrà luogo il terzo incontro delle Conversazioni a ragion veduta organizzate dal Circolo di Pordenone dell’UAAR, “Perché è meglio la scienza? Introduzione al pensiero razionale e al metodo scientifico”. L’appuntamento è presso la sede del Circolo, in via Montello 22 a Pordenone. Ad introdurre il tema, presentando diversi esempi e sollecitando domande del pubblico, saranno Chiara Sartori, dottoressa in scienze biologiche, ricercatrice, divulgatrice, e Matteo Antoniel, docente di filosofia all’ISIS “Paolino d’Aquileia” di Cividale del Friuli.

Il primo incontro della serie “Conversazioni a ragion veduta” è stato dedicato al funzionamento della mente umana (e sul perché a volte ci porta “fuori strada” nei ragionamenti), il secondo a come si formano le opinioni in un contesto sociale e a come vengono svolte alcune attività di “debunking”. In questo terzo incontro si chiuderà il cerchio, grazie all’illustrazione del metodo scientifico come soluzione ai problemi visti e affrontati negli appuntamenti precedenti.

«L’UAAR — ricorda Loris Tissino, coordinatore del circolo pordenonese dell’associazione che rappresenta gli atei e gli agnostici razionalisti — è particolarmente impegnata a diffondere la buona pratica del pensiero critico, scientifico e razionale, offrendo strumenti di pensiero che aiutino a mettere a fuoco e contrastare non solo le fake news di cui tanto si parla ultimamente, ma qualsiasi affermazione o argomentazione non corroborata da evidenza scientifica.»

2023-08-19T00:25:28+02:0029 Gennaio 2018|