UAAR Pordenone su crocifissi a Cordenons

UAAR Pordenone su crocifissi a Cordenons

UAAR PORDENONE:
CROCIFISSI NEGLI EDIFICI PUBBLICI A CORDENONS
VIOLAZIONE DELLA LAICITÀ DELLE ISTITUZIONI

L’intervista di Toni Capuozzo (per la trasmissione Terra! di Rete4) ai rappresentanti istituzionali del Comune di Cordenons (sindaco e vicesindaco) ha riportato agli onori delle cronache l’iniziativa degli stessi in merito alla campagna per promuovere la presenza dei crocifissi in tutti gli edifici di pertinenza comunale (scuole, biblioteca, municipio).

Il Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ricorda che la Costituzione Italiana stabilisce l’eguaglianza delle religioni di fronte alla legge: in uno stato laico, nella piena attuazione di una costituzione che non prevede religioni di Stato, la presenza di simboli costituisce un’inammissibile privilegio per la religione cattolica. Essendo chiaramente assurdo concepire la presenza dei simboli di tutte le religioni (visto il loro gran numero), l’unica strada da percorrere è la rimozione dei crocifissi dagli edifici pubblici.

«Il Comune di Cordenons sembra volersi muovere esattamente nella direzione opposta – affermano gli esponenti del Circolo – e questo ci preoccupa molto: il principio di laicità dello Stato, conquista della modernità occidentale, garantisce che lo spazio pubblico sia ideologicamente e religiosamente neutro, in modo che tutti i cittadini si possano sentire rappresentati e non esclusi, a prescindere dalle loro credenze. Nessun gruppo, per quanto numeroso, può appropriarsi dello spazio pubblico a danno degli altri, per quanto pochi, e contrassegnarlo con i simboli religiosi o ideologici di una sola parte.»

«Che cosa succederà, poi, nell’ufficio dove si celebrano i matrimoni civili – si chiede Luciano Bellomo, coordinatore del Circolo – Sarà presente il crocifisso anche lì, in barba alla scelta della coppia che si sposa? Ricordiamo che un matrimonio su due, a Cordenons, è stato celebrato con rito civile (dati Istat, 2015), e questo già di per sé simboleggia la laicizzazione della società, anche a Cordenons».

2023-08-10T00:52:16+02:0022 Febbraio 2017|

Incontro con Raffaele Carcano sui temi della laicità

Incontro con Raffaele Carcano sui temi della laicità

Una piccola storia delle battaglie per la laicità in un paese estremamente clericale qual è l’Italia. Questa, in estrema sintesi, è stata la presentazione del libro Le scelte di vita di chi pensa di averne una sola da parte del suo autore Raffaele Carcano, ieri [sabato 18 febbraio] a Pordenone su invito del Circolo di Pordenone dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

«L’UAAR ha trent’anni di vita – ha esordito Carcano, che è stato segretario dell’associazione per nove anni – ed è passata dall’essere un piccolo gruppo di qualche centinaio di persone ad una associazione di promozione sociale riconosciuta dal Ministero per le sue finalità sociali che ha condotto e conduce importanti battaglie giuridiche importanti per la lacità del Paese.»

«Il cambiamento, comunque, non lo si ottiene solo con le carte bollate, – ha proseguito – ma soprattutto agendo sulla mentalità delle persone. In Italia c’è una drammatica mancanza di cultura del fenomeno laico-razionalista: mancano libri di un certo livello che abbiano un approccio divulgativo. Per questo motivo la nostra associazione ha fondato una propria casa editrice, che ha lo scopo di colmare questa lacuna, aiutando le persone a fare delle scelte consapevoli, a ragion veduta, appropriate, nei diversi momenti della loro vita. Tra i fattori da tenere in considerazione vi è anche la forte ingerenza clericale nelle vite private di tutti noi, da prima della nascita a dopo la morte.»

Nel corso della presentazione e del successivo dibattito molti sono stati i temi trattati, seguendo ili filo logico dei momenti della vita di molte persone, atee, agnostiche o anche credenti: dalla questioni della leggi sulla fecondazione assistita e sull’aborto al battesimo imposto a bambini inconsapevoli, dall’insegnamento della religione cattolica a scuola al matrimonio religioso con effetti civili, dalla presenza di crocifissi nei luoghi pubblici alle funzioni religiose nei luoghi di lavoro, dai fondi pubblici che vengono generosamente assegnati, in mille rivoli, alle istituzioni religiose (nel sito web dell’UAAR c’è un’apposita sezione dedicata alla “clericalata della settimana”) alla mancanza di locali per cerimonie di commiato funebre laiche, per finire con le difficoltà di approvare una legge sul testamento biologico e il fine vita, apparentemente arenata in Parlamento.

L’incontro è stato moderato da Luciano Bellomo, coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, di cui questa era la prima iniziativa pubblica. «Ne seguiranno altre – ha informato Bellomo – per cui invitiamo la cittadinanza a seguirci, a partecipare ai prossimi eventi e a portare ili loro contributo.»

2023-03-26T15:30:27+02:0019 Febbraio 2017|

Le scelte di vita di chi crede di averne una sola

Le scelte di vita di chi crede di averne una sola

PRESENTAZIONE DEL LIBRO LE SCELTE DI VITA DI CHI CREDE DI AVERNE UNA SOLA

Qual è il pensiero dei milioni di italiani che non credono? Come si traduce in pratica? Come vivono? Quali scelte compiono? Perché le compiono? A queste domande ha provato a dare risposta Raffaele Carcano in un libro che verrà presentato sabato 18 febbraio alle ore 16.00 presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato a Pordenone (parco Galvani).

Carcano è stato segretario nazionale, fino a un paio di anni fa, dell’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Il suo libro, intitolato significativamente Le scelte di vita di chi crede di averne una sola non propone un’etica a uso e consumo degli atei e degli agnostici, bensì «cerca di descrivere – scrive l’autore nell’introduzione – le loro etiche, quelle che modellano vite qualche volta difficili, frequentemente belle, persino entusiasmanti; non dispenserà consigli: semmai, inviterà a effettuare scelte consapevoli.»

A intervistare l’autore sarà Luciano Bellomo, coordinatore del neocostituito Circolo di Pordenone dell’UAAR, di cui questa costituisce la prima iniziativa pubblica; essa sarà l’occasione, come è successo in molte altre città italiane dove il libro è stato presentato, anche per conoscere meglio l’associazione e le sue battaglie per i diritti dei non credenti e la laicità delle istituzioni, nonché per conoscere i progetti del Circolo per i prossimi mesi.

«Vivendo in Italia si devono fare i conti con istituzioni profondamente clericali – ricorda Bellomo – e Carcano, alla guida dell’UAAR per quasi 9 anni, ne sa qualcosa. L’assenza di laicità dello Stato ha pesanti conseguenze sulla vita di ogni giorno di tutti i cittadini e, in particolare, sui cittadini che non sentono alcun bisogno di Dio.»

L’autore
Raffaele Carcano è laureato in scienze storico-religiose ed e stato segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti dal 2007 al 2016. Ha curato il volume Le voci della Laicità e ha scritto Uscire dal gregge (con Adele Orioli) e Liberi di non credere.

La casa editrice
Nessun Dogma è il progetto editoriale avviato dall’UAAR, l’associazione che rappresenta le istanze degli atei e degli agnostici italiani. La proposta editoriale affianca la traduzione di classici inediti in Italia a opere che affrontano tematiche scottanti con un impertinente approccio laico–razionalista.
www.nessundogma.it

Scheda relativa al libro
www.nessundogma.it/libro/le-scelte-di-vita-di-chi-pensa-di-averne-una-sola

Raffaele Carcano (a sinistra) insieme a Stefano Incani (a destra), attuale segretario nazionale Uaar, al momento del passaggio delle consegne, avvenuto nel 2016.

2023-03-26T15:30:27+02:0016 Febbraio 2017|

Testamento biologico: serata informativa a Pordenone

Testamento biologico: serata informativa a Pordenone

VENERDÌ 25 MAGGIO UNA SERATA INFORMATIVA SUL “TESTAMENTO BIOLOGICO”
A CURA DEL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE

Che cos’è il testamento biologico? Come si redige? A chi si consegna? Dove e da chi viene conservato? A queste domande si tenterà di dare risposta venerdì 25 maggio, alle 20.45, presso la Sala Degan (Biblioteca Civica di Pordenone), in una serata informativa organizzata dal locale Circolo dell’Uaar.

A parlarne saranno:

  • Matteo Mainardi, curatore del libro «Testamento biologico e consenso informato» (ed. Giappichelli) e coordinatore del comitato nazionale Eutanasia Legale che ha portato nel dicembre 2017 alla legge sul testamento biologico e il consenso informato, nonché membro della giunta dell’Associazione Luca Coscioni, il quale parlerà di come si è giunti all’approvazione della legge e di quali sono le criticità che andrebbero affrontate per renderla realmente operativa;
  • Primo Perosa, segretario generale del Comune di Pordenone, che illustrerà le modalità operative con cui i cittadini di Pordenone (e di tutta l’ex provincia) possono depositare le loro disposizioni anticipate di trattamento presso gli uffici comunali;
  • Gaspare Gerardi, notaio con studio in città, che illustrerà il ruolo dei notai (i quali offrono questo servizio – è bene ricordarlo –gratuitamente) nell’assistenza alla redazione e nell’autenticazione delle disposizioni;
  • Chiara Lestuzzi, medico cardiologo, che si occupa da oltre trent’anni di pazienti oncologici e offrirà il proprio contributo di medico per il chiarimento di dubbi relativi alle terapie e ai dispositivi medici.

La serata informativa è organizzata dal Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni e con il patrocinio del Comune di Pordenone, il quale sarà rappresentato, per i saluti introduttivi, dall’Assessore Guglielmina Cucci.

L’Uaar è stata, nel 2013, tra le organizzazioni che hanno promosso la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per la regolamentazione delle disposizioni anticipate di trattamento, che è stata infine approvata nel dicembre 2017, con la fissazione dei principi di base per garantire a tutti l’effettiva libertà di scelta terapeutica tutelata dall’art. 32 della Costituzione, che include logicamente anche la scelta di non essere sottoposti ad alcun trattamento. La Disposizione Anticipata di Trattamento (DAT) vincola a tutti gli effetti il personale medico, che non ha alcuna facoltà di somministrare trattamenti rifiutati precedentemente dal paziente e fissati nella DAT, a maggior ragione se egli non si trova più nelle condizioni di potersi esprimere direttamente. Il perno della legge è il consenso informato, il quale deve necessariamente essere acquisito dai sanitari prima di intraprendere qualunque azione. La nutrizione e l’idratazione artificiale vengono considerate terapie a tutti gli effetti perché somministrate mediante dispositivi medici, dunque in quanto tali possono essere rifiutate. La sofferenza del paziente deve essere alleviata con cure palliative e terapie del dolore. Particolare rilevanza assume la figura del fiduciario, persona designata dal paziente all’interno della sua DAT e deputata a vigilare sul rispetto delle volontà del paziente.

Approfondimenti

Pagina dedicata al Testamento biologico nel sito dell’Uaar:
www.uaar.it/laicita/testamento-biologico

Pagina dedicata al Testamento biologico nel sito dell’Associazione Luca Coscioni:
www.associazionelucacoscioni.it/cosa-facciamo/fine-vita-e-eutanasia/testamento-biologico

Pagina dedicata alla raccolta delle Disposizioni Anticipate di Trattamento nel sito del Comune di Pordenone:
www.comune.pordenone.it/it/comune/in-comune/uffici/direzione-generale/servizi-di-direzione/segreteria-generale/testamento-biologico

Scheda del libro “Testamento biologico e consenso informato”:
www.giappichelli.it/testamento-biologico-e-consenso-informato-9788875244040

Scheda su Matteo Mainardi:
www.associazionelucacoscioni.it/chi-e-matteo-mainardi

2023-12-01T23:36:07+01:0022 Maggio 2015|