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Pordenone Fuorilegge 2025

Pordenone Fuorilegge 2025

Comunicato stampa [Pordenone Fuorilegge] 12 settembre 2025

Pordenone Fuorilegge 2025

16 – 21 settembre

PORDENONE FUORILEGGE 2025: CINQUE GIORNI DI EVENTI DEDICATI A CHI SOGNA E CERCA UN MODO DIVERSO DI VIVERE LA CULTURA E LE RELAZIONI SOCIALI E AFFETTIVE

Tra le voci protagoniste: le attiviste dell’associazione Kranti (Mumbai), Tanja Nijmeijer (rappresentante delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia), Maria Grazia Giammarinaro (ex relatrice ONU), Le Zoccole Dure

Al di là dell’indifferenza e del conformismo dei poteri dominanti, Pordenone Fuorilegge offre un’alternativa per chi sogna e crea un modo diverso di vivere la cultura e sviluppare relazioni sociali e affettive.

Da mercoledì 16 a domenica 21 settembre, cinque giorni di incontri, mostre, proiezioni, performance e concerti. Ventitré appuntamenti in quattro luoghi della città – Caverna del Gufo, Casa del Popolo di Torre, Circolo UAAR e Cinemazero – per promuovere una cultura dell’inclusione e dare espressione a soggettività minoritarie e marginalizzate, e perciò considerate “fuorilegge”.

Il programma pone al centro la dignità, l’autodeterminazione e i diritti sociali e civili di tutti i ‘diversi’, a partire dallə sex workers. A questo tema sono dedicati la mostra “SW+S : Sex work più sicuro”, con le illustrazioni di Sophie Lamoretti, che trasformano in segni e colori i temi del lavoro, della salute e dell’autodeterminazione; e due incontri con le attiviste rivoluzionarie dell’associazione “Kranti” (in hindi proprio “rivoluzione”), che si dedica al sostegno delle figlie delle sex workers di Mumbai, per dare loro un percorso di crescita culturale in un contesto libero da discriminazioni di casta e razziali, credendo nel passato non come limite, ma come forza che muove al cambiamento, di sé e del mondo. Di rivoluzione parlano anche i due documentari, presentati in collaborazione con Cinemazero, “Les prostituées de Lyon parlent” e “Les filles de joie 1975–2025”. Girati esattamente a 50 anni di distanza, raccontano le vicende, le controversie e le sfide dellə sex workers, protagoniste di una lotta per i diritti non solo della propria comunità, ma più in generale di tutte le categorie storicamente marginalizzate.

Se lottare per i diritti dellə sex workers significa lottare per i diritti dell’intera umanità, è proprio a questi che viene dedicata un’ampia parte del programma. Ospite il gruppo BDS, che con la sua campagna di boicottaggio vuole esercitare una pressione non violenta su Israele e affermare libertà e giustizia per la Palestina. Tanja Nijmeijer (in collegamento online), rappresentante delle FARC, e Stefano Mantovani, presidente della Cooperativa Noncello, parleranno del progetto “La Casa de La Paz”, un centro di riconciliazione, cultura e lavoro dignitoso nato nel cuore di Cali, in un edificio confiscato al narcotraffico. Le distorsioni del mercato del lavoro e gli interventi personalizzati a favore delle vittime di sfruttamento sono al centro anche dell’incontro di presentazione del Progetto Common Ground, promosso dalla Cooperativa Nuovi Vicini e realizzato in collaborazione con FLAI CGIL.

Ampio spazio anche alla questione di genere, con Maria Grazia Giammarinaro, ex relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tratta, che presenterà il suo romanzo d’esordio “Donne di un altro mondo”, la storia di tre generazioni di donne in lotta. Seguirà la presentazione del manuale “Per ogni genere di educazione”, con Maria Sangiuliano: nato dal progetto europeo Horizon FIERCE, offre a insegnanti e attivistə strumenti concreti per difendere e rilanciare l’educazione all’affettività e alle differenze.

Pordenone Fuorilegge è antifascita e, insieme a ANPI e alla comunità LGBTQ+, porterà alla Casa del Popolo di Torre la mostra “L’isola degli Arrusi”, frutto del lavoro di ricerca della fotografa Luana Rigolli, che ricostruisce la storia di 45 uomini omosessuali catanesi arrestati dal regime fascista nel 1939 con l’accusa di essere “socialmente pericolosi” e di “attentare alla morale e all’integrità della razza”.

Un altro sguardo controcorrente sarà quello del Circolo UAAR di Pordenone, che presenterà insieme a Marco Soave l’antologia Scettici dell’Islam, un quadro del mondo intellettuale arabo in fermento, libero e plurale; e il docufilm “Nomina Contra Deum” di Luca De Gaspari, ricostruzione storica e rigorosa del fenomeno della bestemmia. A conclusione del programma d’incontri, il talk “Cos’ha detto Fiorello”, condotto da Mario Cipolat, dedicato ai temi dell’uso delle sostanze, al centro della polemica politica, e sul senso e ruolo della riduzione del danno e dell’antiproibizionismo.

Completano il calendario una serie di eventi performativi e musicali: il primo Poetry Slam di Pordenone; le letture performative “Carnet di ballo di una cortigiana” di Nicole De Leo e “Non è sesso” di Valentino Aiello e Germana Monteforte; i concerti di Baalbek, Littorina String Band, CancerCultClub, Cape Canaveral Polaroid e Le Quartette.

Spazio anche ai bambini di tutte le età con “Marangatu, il ballerino del mare”, lettura scenica interattiva di una fiaba dell’Uruguay, per insegnare il valore dell’incontro e del rispetto, a cura dell’autrice Teresa Viera. Non mancheranno, infine, reduci dal successo al Cinema Galleggiante di Venezia, Le Zoccole Dure, che daranno vita all’ormai celebre Aperizoccola: serata d’intrattenimento, in cui si affrontano contenuti spinosi e poco discussi, attraverso la prospettiva dei protagonisti, con autoironia, gioia e leggerezza, inebriatə dal PROSEX.

Pordenone Fuorilegge è un’iniziativa costruita collettivamente da realtà locali e da cittadinə attivə. Promotori sono: La Caverna del Gufo, il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Mario Cipolat, Le Quartette, Circolo UAAR Pordenone, SWIPE, Le Zoccole Dure. Molte le collaborazioni: Cooperativa Noncello, Cinemazero, ATI regionale Progetto Common Ground, Cooperativa Nuovi Vicini, FVG Pride, ANPI provinciale di Pordenone, ARCI Territoriale Udine-Pordenone, A scuola per conoscerci, FLAI-CGIL, FLC-CGIL, Alfi Lune Nordest, Proudenone, L.I.P.S. – Lega Italiana Poetry Slam, Casa del Popolo di Torre, Queer Legacy. Per maggiori informazioni: www.lucciole.org; Instagram: @pordenonefuorilegge.

2025-09-16T08:52:33+02:0012 Settembre 2025|

Scettici dell’Islam a Pordenone Fuorilegge

Scettici dell’Islam a Pordenone Fuorilegge

Nell’ambito del festival Pordenone Fuorilegge, presentazione del libro “Scettici dell’Islam”, con la presenza dell’arabista autore della prefazione italiana Marco Soave.


Nel diciannovesimo secolo il mondo arabo è attraversato da una ventata di modernità, che mette in discussione non solo gli assetti politici e sociali ma anche la religione. Si diffondono concezioni liberali, radicali, democratiche e laiche. Diversi intellettuali si cimentano nell’analisi critica dell’islam, con approcci differenti.

Questa stimolante antologia offre un’introduzione alle idee di alcuni pensatori arabi rappresentativi di quel fermento culturale: leggerete contributi di musulmani, cristiani, ma anche di liberi pensatori ed “eretici”, se non apertamente atei e agnostici. Un quadro del mondo intellettuale arabo molto più plurale, libero e sorprendente di quello che crediamo.

Il libro è stato curato da Ralph M. Coury, esperto di storia politica e intellettuale del mondo arabo, professore emerito di Storia alla Fairfield University del Connecticut con incarichi presso la Universiti Sains Malaysia e il Randolph-Macon College in Virginia. In Italia il testo è stato pubblicato nel 2025 da Nessun Dogma, progetto editoriale dell’Uaar.


Domenica 21 settembre, ore 11.30

Circolo Uaar di Pordenone, via Stradelle 5/c.

Ingresso libero. Per prenotazioni, scrivere a pordenone@uaar.it.

Copertina libro "Scettici dell'Islam"

2025-09-05T10:27:34+02:004 Settembre 2025|

Nomina Contra Deum a Pordenone Fuorilegge

Nomina Contra Deum a Pordenone Fuorilegge

Nell’ambito del festival Pordenone Fuorilegge, presentazione e proiezione del documentario “Nomina Contra Deum. La storia della bestemmia”, con la presenza del regista Luca De Gaspari.


“Nomina Contra Deum” affronta con coraggio e rigore scientifico il complesso fenomeno della bestemmia, esplorandone le radici storiche, le trasformazioni culturali e il suo impatto nella società contemporanea. In un contesto culturale come quello italiano, profondamente segnato dalla tradizione cattolica, la bestemmia rappresenta un tema tanto controverso quanto poco studiato. Questo documentario si propone di colmare questa lacuna, offrendo al pubblico una visione multidisciplinare e approfondita del fenomeno.


Mercoledì 17 settembre, ore 20.30

Circolo Uaar di Pordenone, via Stradelle 5/c.

Ingresso libero. Per prenotazioni, scrivere a pordenone@uaar.it.

Nomina Contra Deum

2025-09-05T10:28:19+02:004 Settembre 2025|

Diritti, ultima frontiera 2025 (ottobre – dicembre)

Diritti, ultima frontiera 2025 (ottobre – dicembre)

Tre nuovi appuntamenti per parlare di diritti, della loro storia, della situazione attuale. Ogni volta vedremo un episodio di una nota serie televisiva ed ascolteremo il commento di due persone esperte della serie e del tema trattato.

Mercoledì 1 ottobre 2025, ore 19.15 

Episodio 19: Interruzione volontaria di gravidanza

Con il commento di:
Francesca Bonemazzi, Cellula Coscioni “Italo Corai” – Pordenone
Patrizia Guglielmini, Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Mercoledì 5 novembre 2025, ore 19.15 

Episodio 20: Intelligenza artificiale ed etica

Con il commento di:
Pietro Bozzetto, project manager nel settore AI
Gabriella Cordone Lisiero
, Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Mercoledì 17 dicembre 2025, ore 19.15

Episodio 21: Superstizioni

Con il commento di:
Carlo Rizzo, psichiatra
Claudio Sonego,  Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Gli incontri si terranno presso la Sede del Circolo Uaar di Pordenone in via Stradelle, 5/C

Ingresso libero.

Gli incontri di Diritti, ultima frontiera organizzati dal Circolo Uaar di Pordenone sono riepilogati nella pagina dedicata.

2025-08-31T20:16:36+02:0031 Agosto 2025|

L’Uaar critica l’accordo tra Regione FVG e vescovi sull’assistenza spirituale nelle strutture sanitarie

L’Uaar critica l’accordo tra Regione FVG e vescovi sull’assistenza spirituale nelle strutture sanitarie

Comunicato stampa
26 luglio 2025

L’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI
CRITICA L’ACCORDO TRA REGIONE FVG E VESCOVI
SULL’ASSISTENZA SPIRITUALE NELLE STRUTTURE SANITARIE

I Circoli di Pordenone, Trieste e Udine dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti hanno espresso oggi la loro forte critica in merito alla scelta della Regione Friuli Venezia Giulia di sottoscrivere un protocollo d’intesa con i vescovi del territorio per regolare i rapporti tra il Sistema sanitario e le autorità religiose cattoliche al fine di “offrire assistenza spirituale alle persone ospiti nelle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate e sociosanitarie”. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, inatti, il servizio sarà rimborsato secondo la retribuzione prevista per il personale dipendente.

Attraverso i propri canali nei social network, l’associazione che difende i principi di laicità in Italia chiede provocatoriamente «chi paga?», e sottolinea che «quindi, se siete cattolici e avete bisogno di assistenza sappiate che avrete chi, stipendiato con fondi pubblici e quindi di tutti, si prenderà cura di voi», ma «se non siete religiosi o non siete cattolici, nulla, a parte il supporto su base volontaria (e non pagato) di amici, conoscenti, rabbini, imam o frescovi pastafariani.». In alternativa, viene proposto di proporre o potenziare «un servizio professionale, offerto da psicologi e psicoterapeuti a tutti coloro che ritengono di averne bisogno, senza discriminazioni.»

Circolo Uaar di Pordenone
https://www.facebook.com/uaarpn

Circolo Uaar di Trieste
https://www.facebook.com/uaartrieste

Circolo Uaar di Udine
https://www.facebook.com/profile.php?id=100064875810286

Comunicato della Regione FVG
https://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act;jsessionid=7C630F99196C5B2F0E79F5F2AEA67E02?dir=&nm=20250725132747008

2025-07-26T16:01:18+02:0026 Luglio 2025|

Diritti, ultima frontiera – Episodio 17, suicidio medicalmente assistito

Diritti, ultima frontiera – Episodio 17, suicidio medicalmente assistito

Mercoledì 11 giugno 2025 si è tenuto il diciassettesimo incontro della serie “Diritti, ultima frontiera", in cui abbiamo approfittato di vedere insieme un episodio di una nota serie televisiva per commentarlo insieme a Demian Alexander Torossi dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e a Elisabetta Borlina della Cellula Coscioni di Pordenone.

Pubblichiamo in questa pagina alcune foto della serata e un testo che Elisabetta ha preparato per l’occasione.


L’episodio che abbiamo appena visto ci invita a riflettere su quale valore attribuiamo alla vita e soprattutto alla morte. Il personaggio di Quinn, un essere immortale che decide di porre fine alla sua esistenza, ci offre uno spunto per esplorare il delicato confine tra il diritto alla vita e il diritto alla morte, un tema che si intreccia con le discussioni contemporanee sull’eutanasia e sul suicidio assistito.

Per parlare di questi argomenti partiamo dal presupposto che nel linguaggio comune spesso si usano i termini “eutanasia” e “suicidio assistito” in modo interscambiabile. È pertanto indispensabile precisare l’uso di queste espressioni, quindi chiarire che non sono sinonimi. Per eutanasia si intende l’uccisione intenzionale di un individuo da parte di un medico o del personale sanitario, per mezzo della somministrazione di farmaci, in seguito alla richiesta volontaria di tale individuo. Il suicidio assistito, invece, è l’atto per mezzo del quale un individuo si procura una morte rapida e indolore mediante l’assistenza di un medico che prescrive i farmaci necessari al suicidio e lo consiglia riguardo alle modalità di assunzione.

Nell’episodio Quinn rappresenta l’individuo che rivendica il diritto di scegliere la propria fine, un tema che solleva importanti interrogativi sulla libertà individuale e sull’autodeterminazione, in particolare quando si tratta di decisioni riguardanti il fine vita. L’autodeterminazione nel fine vita si riferisce al diritto di un individuo di fare scelte autonome, libere e senza coercizioni esterne riguardanti il proprio corpo e la propria morte. Ciò include il diritto di rifiutare cure mediche che prolungano la vita, di scegliere come e quando morire, e di ricevere assistenza per porre fine alla propria vita in modo dignitoso.

In Italia, la legge 219/2017 riconosce il diritto all’autodeterminazione terapeutica, permettendo al paziente di rifiutare o interrompere trattamenti medici, anche se questi sono potenzialmente salvavita. Tale normativa disciplina anche le Disposizioni Anticipate di Trattamento che indicano come una persona possa autodeterminarsi prima che si ritrovi in particolari situazioni che mettano a repentaglio la propria vita. Le decisioni relative alla propria storia personale (anche per quanto riguarda la gestione del percorso di malattie e di cura) sono unicamente una scelta individuale e le persone hanno il diritto di ricevere tutte le informazioni necessarie nonché essere sostenuti nella comprensione di tutte le proposte terapeutiche, decidendo quali accettare e quali rifiutare, così da programmare il proprio percorso terapeutico in accordo con i propri valori, anche quando non saremo più in grado di decidere. La stesura della DAT è un dovere etico che pone il paziente al centro, modulando attorno a lui l’assistenza in base ai propri bisogni psicofisici e al proprio modo di vedere le cose.

Vediamo poi la posizione di Q che vuole opporsi fermamente alla possibilità di Quinn di decidere sul proprio destino. Q, essendo un essere immortale, ha una visione completamente diversa della morte. Per lui, permettere a Quinn di morire significa violare l’ordine naturale dell'universo. Questo punto di vista è simile a quello di molte persone e società che vedono l’eutanasia e il suicidio assistito come contrari a un principio universale di sacralità della vita. Infatti, durante il processo, sentiamo Q dire: “Lui vuole solo soddisfare i suoi capricci anche a costo di nuocere alla comunità” “Il suo suicidio potrebbe portare ad una serie infinita di conseguenze ignote per il Continuum” “Immaginate la confusione che si creerebbe nella nostra società se individui come il nostro Q potessero decidere se vivere o morire. Qui si tratta di fare una scelta tra ordine sociale ed anarchia”. Q rappresenta la posizione conservatrice che teme che il permesso di morire possa contaminare o normalizzare la morte, rendendo più facile la sua accettazione in situazioni in cui la vita potrebbe avere comunque valore. La sua paura è che questo tipo di scelta, una volta consentita, possa diffondersi e ridurre il rispetto per la vita stessa.

A questo proposito, si può parlare dalla cosiddetta fallacia del “pendio scivoloso” ossia un tipo di argomentazione che presuppone che un’azione o una decisione porterà inevitabilmente ad una serie di eventi sempre più negativi, culminando in una catastrofe. L’argomento ignora la possibilità di fermare il “pendio” lungo il percorso o di controllare l’evoluzione della situazione.

Infatti, viene definito come un errore in cui incorre un individuo che afferma che un evento deve inevitabilmente seguire un altro evento, senza alcuna dimostrazione. Per cui: l’evento X si è verificato, quindi l’evento Y accadrà inevitabilmente. Esempio: se si approva il matrimonio gay, presto tutti i tipi di relazioni verranno legalizzati.Applicato al dibattito sull’eutanasia, l’argomento del pendio scivoloso sostiene che l’accettazione di
certe pratiche possa portare invariabilmente all’accettazione di pratiche attualmente considerate inammissibili, come l’eutanasia non volontaria o involontaria. Si comincia con un caso ritenuto giusto dalla pubblica opinione (es: Dj Fabo), si finisce con l’Action T4 (operazione del regime nazista per eleminare persone con malattie genetiche).

Si passa da un’azione a una conseguenza disastrosa senza prendere in considerazione tutte le variabili e gli step che necessariamente completano il quadro. Quello del pendio scivoloso è argomento che destabilizza, che confonde, che parla alla parte di noi che ha paura di ciò che non conosce. È importante essere consapevoli di questa fallacia logica e non cadere nel tranello di credere ad un futuro catastrofista. Una frase che mi ha colpito molto viene pronunciata all’inizio dell’episodio da Quinn che dichiara “Io non muoio per me stesso ma per tutti voi”. Tale affermazione non è solo un atto di autodeterminazione personale, ma anche una scelta che si inserisce in un contesto più ampio, in cui la sua morte diventa simbolica per altri e per la società stessa. Una riflessione che, sebbene possa sembrare lontana, richiama alla mente una delle battaglie più importanti in Italia, quella di DJ Fabo.

Proprio come Quinn, che chiede di morire non solo per sé ma per liberarsi da una condizione che lo rende privo di scopo, DJ Fabo ha scelto di affrontare la morte come un atto di liberazione collettiva, non solo individuale. Entrambi, in modi diversi, hanno fatto appello alla società affinché riconosca la sofferenza esistenziale come un valido motivo per concedere a qualcuno il diritto di scegliere di morire. La scelta di Fabo è diventata un simbolo di speranza per chi, nel silenzio del proprio dolore, rivendica il diritto di scegliere quando e come dire addio alla vita. La sua lotta per il diritto al suicidio assistito ha rappresentato una vera e propria battaglia legale e sociale, culminata nel 2019 con la sentenza della Corte Costituzionale in merito all’articolo 580 del c.p. in cui viene individuata un’area di non punibilità per chi decide di accogliere la richiesta di solidarietà da parte di una persona che soffre ma tuttavia è in grado di autodeterminarsi.

Recentemente, abbiamo visto degli importanti sviluppi in merito a questa sentenza grazie alle disobbedienze civili di Marco Cappato che ha aiutato, nel 2022, due persone prive di sostegni vitali ad accedere al suicidio assistito. Infatti a maggio di quest’anno, con la sentenza 66/2025, la Corte Costituzionale si è di nuovo pronunciata in materia di fine vita e sulla legittimità costituzionale del requisito del trattamento di sostegno vitale, confermando che i trattamenti di sostegno vitale devono ritenersi sussistenti anche se rifiutati dalla persona malata. La Corte ha quindi ribadito un concetto fondamentale: il requisito del trattamento di sostegno vitale deve ritenersi soddisfatto anche quando la persona malata lo ha rifiutato. In merito a ciò, Cappato dichiara “Ora deve finire l’ostruzionismo delle aziende sanitarie. Per questo continuiamo la lotta per l’approvazione di leggi regionali che garantiscano tempi certi nelle risposte a chi soffre”.

A questo punto ci chiediamo, come siamo messi a livello nazionale? Con la campagna Liberi Subito, che ha l’obiettivo di far applicare la sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito garantendo tempi certi per la procedura di verifica e attuazione, la Toscana è stata la prima Regione italiana ad approvare la legge e garantire i controlli necessari al percorso di richiesta di “suicidio assistito” in tempi certi, adeguati e definiti.

Per quanto riguarda la nostra regione Friuli Venezia Giulia, ad agosto 2023, con oltre 8.000 firme raccolte su una soglia di 5.000 necessarie, è stata presentata una proposta di legge per definire tempi e procedure per l’accesso all’aiuto medico alla morte volontaria. Tuttavia, il percorso della proposta è stato ostacolato: il 10 aprile 2024 la terza commissione regionale l’ha discussa e respinta con motivazioni estranee al suo contenuto e, il 20 giugno 2024, in Consiglio regionale, è stata bloccata da una votazione pregiudiziale. Nel frattempo, la Regione FVG ha già subito condanne per ritardi nelle procedure di assistenza al suicidio, come nei casi di “Anna” e Martina Oppelli, quest’ultima ricorsa alla Corte costituzionale contro l’illegittimità del requisito del sostegno vitale. Di fronte a questa pressione crescente, il dibattito si allarga e mette in imbarazzo il Presidente della Regione Fedriga. Lo stesso, essendo anche Presidente della Conferenza delle Regioni, interrogato dal Presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato che si cercherà di muoversi “in modo coordinato” nel quadro legislativo esistente, evitando una posizione netta di “sì o no” sul fine vita. Una posizione ambigua che nei prossimi mesi dovrà trovare un punto di caduta. Attualmente 6 sono state le richieste per accedere al Suicidio medicalmente assistito che sono pervenute alle aziende sanitarie regionali dal 2020 ad oggi, 4 ad Asugi e 2 in Asufc.

Cito anche il caso del Veneto, regione a noi vicina, poiché i loro sviluppi potrebbero influenzare anche i nostri. Il Veneto è stata la prima Regione a discutere la proposta di legge sul fine vita, depositata con 9.000 firme (superando il minimo richiesto di 7.000). La discussione in Aula è avvenuta il 16 gennaio 2024. Con 25 voti favorevoli, 22 contrari e 3 astenuti, il Veneto non ha approvato la legge. Per l’approvazione era necessaria la maggioranza assoluta: su 50 presenti, servivano 26 sì. Il governatore Luca Zaia, deluso dall’esito della votazione, ha commentato ribadendo che il tema del fine vita non può essere oggetto di ipocrisia politica, richiede regole chiare e condivise, e ricordando come il diritto all’assistenza medica alla morte volontaria sia già riconosciuto dalle sentenze della Corte costituzionale. Il 7 maggio 2025 Zaia ha annunciato di aver “pronto un decreto per stabilire di rispondere entro dieci giorni” alle richieste dei pazienti.

La Cellula Coscioni di Pordenone si impegna costantemente per diffondere e fare informazione sulle tematiche relative al fine vita e all’autodeterminazione. Negli ultimi 2 anni sono stati organizzati diversi eventi informativi a tema DAT in collaborazione coi comuni e/o associazioni del territorio: Pordenone, Cordenons, Maniago, Spilimbergo, Aviano, Budoia, Caneva, San Vito al Tagliamento, Brugnera, Fiume Veneto, Sacile, Porcia. Sempre sulle DAT, è stato aperto uno sportello informativo presso l’UAAR tutti i primi mercoledì del mese, su appuntamento.

Le campagne a cui la Cellula ha aderito sono state quella di LIBERI SUBITO, per garantire tempi e modi certi per il suicidio medicalmente assistito in Regione; la campagna MY VOICE MY CHOICE per sollecitare la discussione in UE sulla necessità di dare supporto economico alle donne che vogliono abortire e che sono in un paese UE che glielo impedisce; la campagna PMA PER TUTTE per permettere anche alle donne single e alle coppie lesbiche di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Le prossime campagne a cui la cellula ha intenzione di aderire riguardano la mobilitazione PSICHEDELICI per firmare l’appello “L’Italia apra alle terapie psichedeliche” già sottoscritto da oltre 170 scienziati per chiedere al Governo di riconoscere e rendere accessibili queste cure in cure palliative, terapie compassionevoli e per il PTSD; la mobilitazione a partire dal 26 giugno, per raccogliere le firme per una nuova proposta di legge sul fine vita che comprende sia il suicidio medicalmente assistito che l’eutanasia attiva.

Elisabetta Borlina, cellula Coscioni di Pordenone

Pubblico in sala all'incontro dell'11 giugno 2025
Gli ospiti dell'incontro dell'11 giugno 2025: Demian Alexander Torossi ed Elisabetta Borlina

2025-06-27T18:21:42+02:0027 Giugno 2025|

Raccolta firme proposta di legge “Eutanasia legale”

Raccolta firme proposta di legge “Eutanasia legale”

Per due sabati, il 28 giugno e il 5 luglio 2025, il Circolo di Pordenone dell’Uaar sarà presente in Piazza Cavour a Pordenone, insieme agli amici della Cellula Coscioni “Italo Corai”, per raccogliere firme su una proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale che si vuole portare all’attenzione del parlamento in luglio, quando inizierà la discussione in aula sul tema.
I tavoli per la raccolta firme saranno attivi la mattina dalle 9 alle 12 e il pomeriggio dalle 17 alle 20.
È possibile sottoscrivere la proposta di legge anche online, tramite SPID o CIE.

2025-06-26T17:06:58+02:0025 Giugno 2025|

Diritti, ultima frontiera: nuovo ciclo di proiezioni da mercoledì 21 maggio al Circolo Uaar

Diritti, ultima frontiera: nuovo ciclo di proiezioni da mercoledì 21 maggio al Circolo Uaar

Comunicato stampa
19 maggio 2025

DIRITTI, ULTIMA FRONTIERA:
NUOVO CICLO DI PROIEZIONI DA MERCOLEDÌ 21 MAGGIO AL CIRCOLO UAAR
  
Riprendono gli appuntamenti al Circolo Uaar di Pordenone che mirano a confrontare i mondi a volte utopici e a volte distopici descritti nella fantascienza con il mondo reale, nel quale è possibile e doveroso affrontare i problemi e tentare di risolverli.
 
Il format, come già nei cicli precedenti, prevede la proiezione di un episodio di una nota serie televisiva ed un successivo commento di una persona esperta dello specifico tema trattato e di una che rappresenta un’associazione di appassionati di fantascienza (STIC – Star Trek Italian Club).
 
Si inizia mercoledì 21 maggio con il tema dell’“Otto per mille”, affrontato da Loris Tissino, coordinatore del Circolo Uaar, in dialogo con Claudio Sonego dello STIC.
 
L’appuntamento successivo, dedicato al “Suicidio medicalmente assistito”, sarà mercoledì 11 giugno e vedrà presente Elisabetta Borlina della Cellula pordenonese dell’Associazione Luca Coscioni in dialogo con Demian Alexander Torossi dello STIC.
 
In ultimo, ma non per importanza, l’incontro previsto per mercoledì 3 settembre, che, anche in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, sarà centrato sul tema dell’“Educazione al pensiero critico”, nelle scuole e non solo: ne discuteranno Elisabetta Pittana, del gruppo scuola del CICAP, e Gabriella Cordone Lisiero in rappresentanza dello STIC.
 
Le proiezioni inizieranno sempre alle ore 19.15 presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Stradelle 5/C. L’ingresso è gratuito, ma è gradita la prenotazione (via email).
 
«Abbiamo iniziato a parlare di come la fantascienza abbia spesso anticipato la trattazione di problematiche sociali e legate ai diritti civili due anni fa — ricorda Loris Tissino, coordinatore del circolo locale degli atei e degli agnostici  quando, come evento collegato al Pride che si stava per tenere in città, abbiamo proposto una serata dedicata proprio a Star Trek e alla visione dei diritti civili e sociali. Nel preparare quell’incontro ci siamo resi conto della sovrapposizione molto marcata tra i temi di cui si occupa la nostra associazione e quelli affrontati in serie televisive molto note, tanto da voler proporre, a partire dall’ottobre di quell’anno, la visione di specifici episodi accompagnati dal commento di esperti del settore e di cultori del genere fantascientifico, che ci stanno aiutando, episodio dopo episodio, a trattare temi quali razzismo, scelte mediche, fine vita, discriminazioni, rapporto tra scienza e religione, questioni di genere, gestazione per altri, parità di genere e matrimoni combinati, sovrappopolazione, conflitti, teocrazie. Con questo nuovo ciclo approfondiremo altri argomenti molto attuali, legati a fenomeni sempre all’ordine del giorno, tra questioni fiscali, diritti civili e pensiero critico.»

2025-09-02T10:18:32+02:0019 Maggio 2025|

Diritti, ultima frontiera 2025 (maggio – settembre)

Diritti, ultima frontiera 2025 (maggio – settembre)

Tre nuovi appuntamenti per parlare di diritti, della loro storia, della situazione attuale. Ogni volta vedremo un episodio di una nota serie televisiva ed ascolteremo il commento di due persone esperte della serie e del tema trattato.

Mercoledì 21 maggio 2025, ore 19.15 

Episodio 16: Otto per mille

Con il commento di:
Loris Tissino, Uaar
Claudio Sonego, Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Mercoledì 11 giugno 2025, ore 19.15 

Episodio 17: Suicidio medicalmente assistito

Con il commento di:
Elisabetta Borlina, Cellula Coscioni “Italo Corai” – Pordenone
Demian Alexander Torossi
, Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Mercoledì 3 settembre 2025, ore 19.15

Episodio 18: Educazione al pensiero critico

Con il commento di:
Elisabetta Pittana, CICAP-Scuola
Gabriella Cordone Lisiero,  Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”

Gli incontri si terranno presso la Sede del Circolo Uaar di Pordenone in via Stradelle, 5/C

Ingresso libero.

Gli incontri di Diritti, ultima frontiera organizzati dal Circolo Uaar di Pordenone sono riepilogati nella pagina dedicata.

Diritti, ultima frontiera - ep. 16-17-18

2025-06-27T17:30:40+02:005 Maggio 2025|

Cinema & laicità. Il premio Brian descritto all’Uaar

Cinema & laicità. Il premio Brian descritto all’Uaar

Comunicato stampa
23 aprile 2025
 
CINEMA & LAICITÀ
IL PREMIO BRIAN DESCRITTO ALL’UAAR
 
Sabato pomeriggio (26 aprile, ore 17) un appuntamento da non perdere per le persone interessate al cinema e alla laicità. Il circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ospiterà infatti presso la propria sede (via Stradelle, 5/c) Irene Tartaglia, esperta di produzioni cinematografiche italiane ed internazionali nonché componente da diversi anni della giuria del Premio Brian assegnato ogni anno, a fine estate, alla Mostra del Cinema di Venezia.
 
Il Premio Brian è conferito dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti all’opera che meglio promuove «una visione laica del mondo» evidenziando «i valori associati al laicismo, cioè la razionalità e il pensiero scientifico, la democrazia, il pluralismo, l’autodeterminazione, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza discriminazioni di sesso, identità di genere, orientamento sessuale e concezioni filosofiche o religiose, nonché l’opposizione diretta a teocrazie e fondamentalismi su base confessionale».
 
Con il suo nome, il premio omaggia il film satirico del 1979 Brian di Nazareth del gruppo comico inglese Monty Python, in cui sono raccontate le vicende di un contemporaneo di Gesù Cristo ritrovatosi quasi per caso ad essere considerato un messia. Tra gli ultimi film premiati, La stanza accanto di Pedro Almodóvar (2024), Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (2023), Il signore delle formiche di Gianni Amelio (2022), La scelta di Anne di Audrey Diwan (2021) e Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić.
 
 (Nell’immagine: Irene Tartaglia)
 
Irene Tartaglia

Per approfondimenti

Pagina sul Premio Brian con elenco delle opere premiate:

https://www.uaar.it/premiobrian/

Pagina web sull’iniziativa di sabato 26 aprile:

https://pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/premio-brian-cinema-e-laicita/

2025-04-23T10:47:40+02:0023 Aprile 2025|