Cinema & laicità. Il premio Brian descritto all’Uaar

Cinema & laicità. Il premio Brian descritto all’Uaar

Comunicato stampa
23 aprile 2025
 
CINEMA & LAICITÀ
IL PREMIO BRIAN DESCRITTO ALL’UAAR
 
Sabato pomeriggio (26 aprile, ore 17) un appuntamento da non perdere per le persone interessate al cinema e alla laicità. Il circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ospiterà infatti presso la propria sede (via Stradelle, 5/c) Irene Tartaglia, esperta di produzioni cinematografiche italiane ed internazionali nonché componente da diversi anni della giuria del Premio Brian assegnato ogni anno, a fine estate, alla Mostra del Cinema di Venezia.
 
Il Premio Brian è conferito dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti all’opera che meglio promuove «una visione laica del mondo» evidenziando «i valori associati al laicismo, cioè la razionalità e il pensiero scientifico, la democrazia, il pluralismo, l’autodeterminazione, le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca, il principio di pari opportunità nelle istituzioni pubbliche per tutti i cittadini, senza discriminazioni di sesso, identità di genere, orientamento sessuale e concezioni filosofiche o religiose, nonché l’opposizione diretta a teocrazie e fondamentalismi su base confessionale».
 
Con il suo nome, il premio omaggia il film satirico del 1979 Brian di Nazareth del gruppo comico inglese Monty Python, in cui sono raccontate le vicende di un contemporaneo di Gesù Cristo ritrovatosi quasi per caso ad essere considerato un messia. Tra gli ultimi film premiati, La stanza accanto di Pedro Almodóvar (2024), Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (2023), Il signore delle formiche di Gianni Amelio (2022), La scelta di Anne di Audrey Diwan (2021) e Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić.
 
 (Nell’immagine: Irene Tartaglia)
 
Irene Tartaglia

Per approfondimenti

Pagina sul Premio Brian con elenco delle opere premiate:

https://www.uaar.it/premiobrian/

Pagina web sull’iniziativa di sabato 26 aprile:

https://pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/premio-brian-cinema-e-laicita/

2025-04-23T10:47:40+02:0023 Aprile 2025|

Elezioni comunali di Pordenone: le risposte alle domande laiche poste dal circolo degli atei e degli agnostici razionalisti

Elezioni comunali di Pordenone: le risposte alle domande laiche poste dal circolo degli atei e degli agnostici razionalisti

Comunicato stampa
9 aprile 2025
 
ELEZIONI COMUNALI DI PORDENONE
LE RISPOSTE ALLE DOMANDE LAICHE
POSTE DAL CIRCOLO DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI
 
Qualche settimana fa il Circolo di Pordenone dell’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) ha inviato ai candidati alla carica di Sindaco e di Consigliere per le elezioni comunali di Pordenone quattro domande su temi “di laicità” che riguardano l’amministrazione cittadina. Le questioni poste avevano a che fare con la possibilità di inserire eventi riguardanti i diritti civili nel programma di Pordenone Capitale della Cultura 2027, le politiche educative per il rispetto delle differenze, la disponibilità di sale pubbliche del commiato per funerali laici, e la questione generale del principio supremo di laicità dello Stato.
 
Ad oggi sono arrivate le risposte di due candidati sindaci, Anna Ciriani e Marco Salvador, e della lista “Il bene comune” collegata al candidato sindaco Nicola Conficoni. Nessuna risposta, nonostante diverse sollecitazioni, da parte di candidati a supporto del candidato Alessandro Basso.
Tutte le risposte pervenute sono state pubblicate nel sito internet del circolo, all’indirizzo go.uaar.it/pn2025 (indirizzo completo: https://pordenone.uaar.it/notizie/elezioni-comunali-pordenone-2025/).
 
Su Pordenone Capitale della Cultura, Anna Ciriani ha espresso il parere che la città «deve necessariamente dare spazio e promuovere ogni libertà e diritto universale per proiettare Pordenone in una futura capitale mondiale di civiltà», il Bene Comune sottolinea che «Pordenone deve sorprendere prima di tutto per la sua capacità di offrire alle persone la migliore qualità della vita in termini di salute, accoglienza e rispetto», mentre Marco Salvador ricorda il fatto di essere stato il primo a proporre dai banchi dell’opposizione (già nel 2016) la candidatura, nonché di essersi battuto per i diritti con mozioni e interrogazioni, ad esempio, con l’iniziativa “Caro Sindaco trascrivi” per le registrazioni anagrafiche della famiglie omogenitoriali.
 
In merito alle politiche educative per il rispetto delle differenze, Anna Ciriani osserva che «l’educazione sessuale viene spesso boicottata come se si trattasse di un argomento scomodo e imbarazzante che fomenta i giovani in preda a tempeste e sconvolgimenti ormonali» e che «senza amore e senza consapevolezza ci sono numerosi tranelli che il mero piacere e la curiosità sessuale celano se non si ricorre a determinate precauzioni educative e preventive», con la conseguenza di avere «consultori sono pieni di ragazze minorenni costrette ad abortire e di giovani che contraggono infezioni per i rapporti non protetti»; il Bene Comune propone il potenziamento di «sportelli multidisciplinari destinati a dare risposte immediate e puntuali ai bisogni psicologici, sanitari e legali, soprattutto della sfera sessuale, della popolazione più giovane»; Marco Salvador ricorda di avere «promosso e cercato di convincere l’amministrazione uscente a incentivare nelle scuole il Progetto scuole Arcigay (A Scuola per conoscerci), fondamentale a diffondere la cultura del rispetto contrastando così il fenomeno del bullismo spesso legato all’orientamento sessuale».
 
Sulla questione delle sale del commiato, Anna Ciriani afferma che «la fede, l’ateismo, o l’agnosticismo, sono un percorso di vita personale, intimo, supremo che va accolto e rispettato in ogni sua forma, soprattutto quando si giunge all’atto finale della vita, allorché diritti e libertà devono essere accettati in ogni loro forma», il Bene Comune propone «la destinazione di almeno una struttura pubblica gratuita per le celebrazioni funerarie laiche, che potrebbe trovarsi nei padiglioni che saranno destinati a rimanere del vecchio ospedale» e Marco Salvador indica che «il Comune può intervenire in due modi: o fornendo direttamente spazi pubblici, laddove esista una sostenibilità economica, oppure stipulando convenzioni con le strutture private, in modo da garantire a tutti l’accesso a costi contenuti».
 
Riguardo al tema del principio supremo di laicità, Anna Ciriani afferma che «un crocifisso in un’aula non dovrebbe offendere nessuno al pari di un velo, un turbante o una kippah« e che «lo Stato può essere Laico, senza essere necessariamente iconoclasta, proprio per dare un esempio di tolleranza e rispetto per tutti», il Bene Comune ritiene che «la Scuola Pubblica debba rimanere tale, quindi luogo dove nessuna discriminazione sia avvallata» e che in essa «non ci dovrebbe essere alcun obbligo religioso o di orientamento ideologico, ma forti segnali educativi di convivenza pacifica, di effettiva cittadinanza attiva ed integrazione». Marco Salvador, dopo aver ricordato il margine di autonomia progettuale e organizzativa agli istituti scolastici, parla della necessità di «garantire pienamente il diritto degli studenti a non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, prevedendo per loro un’alternativa reale, strutturata e formativa» con l’ora alternativa che «non può e non deve essere vissuta come un “vuoto” o un tempo morto, ma come un’opportunità educativa a tutti gli effetti, capace di stimolare il pensiero critico, l’educazione civica, la riflessione interculturale e il confronto tra visioni del mondo diverse.»

Per approfondimenti

Testo completo delle domande e delle risposte pervenute:

https://pordenone.uaar.it/notizie/elezioni-comunali-pordenone-2025/

2025-04-09T17:09:13+02:009 Aprile 2025|

Elezioni comunali Pordenone 2025

Elezioni comunali Pordenone 2025
Domande laiche ai candidati

Le elezioni comunali di domenica 13 e lunedì 14 aprile 2025 rinnoveranno il Consiglio Comunale di Pordenone e vedranno selezionato dai cittadini il nuovo Sindaco. Il Circolo UAAR di Pordenone invita candidate e candidati di tutte le liste, nonché ai candidati alla carica di Sindaco, a rispondere alle seguenti cinque domande. Le risposte, da inviare a pordenone@uaar.it, saranno pubblicate nei nostri canali informativi affinché gli elettori possano scegliere in maniera più consapevole.

1) Capitale della Cultura 2027
Pordenone è stata nominata Capitale della Cultura per il 2027. Tra i progetti inseriti nel dossier presentato al Ministero non ha trovato spazio la proposta “Diritti che (a)spettano: Pordenone città civile” che prevedeva la promozione della cultura dei diritti civili a partire da come questi sono rappresentati in forme artistiche tradizionali e moderne. Secondo lei Pordenone potrebbe sorprendere anche per il suo impegno nel campo dei diritti civili? C’è necessità e spazio anche per questo genere di attività?

2) Politiche educative per il rispetto delle differenze
Secondo lei, il Comune dovrebbe sostenere e promuovere azioni educative nelle scuole per l’educazione sessuale e il contrasto del bullismo, dell’omotransfobia, della discriminazione di genere e del bodyshaming?

3) Sale del commiato
In molte città italiane le amministrazioni comunali hanno predisposto delle strutture per le celebrazioni funerarie laiche, le cosiddette “sale del commiato”. A suo parere, sarebbe giusto e doveroso che il Comune di Pordenone individuasse una o più delle sale comunali per cerimonie laiche di commiato funebre?”

4) Principio supremo di laicità dello Stato
Nel 2021, una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito, a Sezioni Unite, che «l’esposizione autoritativa del crocifisso nelle aule scolastiche non è compatibile con il principio supremo di laicità dello Stato. L’obbligo di esporre il crocifisso è espressione di una scelta confessionale. La religione cattolica costituiva un fattore di unità della nazione per il Fascismo; ma nella democrazia costituzionale l’identificazione dello Stato con una religione non è più consentita». Qual è la sua opinione al riguardo?

Risposte ricevute

Risposta di Anna Ciriani (candidata sindaco con la lista AmiAmoPordenone)

1)
AmiAmoPordenone è l’unica vera lista civica presente alle prossime elezioni del 13 e 14 aprile, che è completamente apartitica e apolitica e che si fonda su valori come amore, rispetto e buonsenso. L’ideologia partitica, al pari della teocrazia impone spesso dei binari al libero pensiero e questo può condizionare il rispetto e la tolleranza di molte libertà e diritti civili.
Una città proclamata “Capitale italiana della cultura”, deve necessariamente dare spazio e promuovere ogni libertà e diritto universale per proiettare Pordenone in una futura capitale mondiale di civiltà. Naturalmente anche le libertà e i diritti possono e devono avere dei limiti stabiliti dal rispetto, dell’etica e dal buonsenso, od ogni espressione di libero pensiero e del libero agire potrebbe indistintamente essere contemplato nel “politically correct”.

2)
L’ educazione sessuale viene spesso boicottata come se si trattasse di un argomento scomodo e imbarazzante che fomenta i giovani in preda a tempeste e sconvolgimenti ormonali. In realtà insegnare il senso della sessualità è anche insegnare ad amare. Senza amore e senza consapevolezza ci sono numerosi tranelli che il mero piacere e la curiosità sessuale celano se non si ricorre a determinate precauzioni educative e preventive. I consultori sono pieni di ragazze minorenni costrette ad abortire e di giovani che contraggono infezioni per i rapporti non protetti. Anche i genitori dovrebbero sfatare questi taboo e parlare di più con i propri figli, confrontandosi su argomenti apparentemente scabrosi e complessi come quelli legati alla sessualità.
Il bullismo, al pari dell body shaming, è un altro tema delicato che nasce dal disagio giovanile, spesso frutto di problemi familiari, con genitori separati, famiglie indigenti e una forte carenza di autostima. Il sistema sociosanitario dovrebbe intervenire tempestivamente per tentare un pieno recupero di quei soggetti che sono le prime vittime di sé stessi.
Omotransfobia, e discriminazione di genere, appartengono a una realtà che è mutata troppo in fretta in maniera massiva.
Le battaglie LGBTQ, il gender fluid e un aumento di casi transgender ha evidenziato una società alla quale non tutti erano preparati e questo fattore ha alimentato discriminazioni, che sono dovute per lo più a ribellione, ignoranza e intolleranza. La specie umana si evolve e muta come avviene per altre specie animali e forse non abbiamo compreso ne’ i motivi ne’ il significato di questi mutamenti di genere e orientamenti sessuali.

3)
Quello che un tempo era uno Stato teocratico che quasi imponeva con la politica, con la religione Cattolica, la cultura e le tradizioni, il sacramento del battesimo approvato dai genitori, ha evidenziato che il credo non si trasmette geneticamente e nemmeno sostenendolo con un percorso teologico o di praticantato ecclesiastico. La fede, l’ateismo, o l’agnosticismo, sono un percorso di vita personale, intimo, supremo che va accolto e rispettato in ogni sua forma, soprattutto quando si giunge all’atto finale della vita, allorché diritti e libertà devono essere accettati in ogni loro forma.

4)
Da credente e cattolica, cresciuta e formata in scuole cattoliche e pubbliche in cui l’ora di religione era presente ma facoltativa, verrebbe quasi spontaneo porsi a difesa di un simbolo religioso che racchiude l’essenza di un credo. Ciò nonostante bisogna scontrarsi con la realtà che è stata protagonista di grandi cambiamenti e di massive migrazioni che hanno mischiato razze, culture e religioni. L’ Italia si è silenziosamente evoluta in uno Stato laico, nonostante la millenaria presenza della Santa Sede nel nostro territorio. Un cambiamento necessario che non va esasperato, perché la difesa dei diritti non contempla necessariamente l’intolleranza presupposta. Un crocifisso in un’aula non dovrebbe offendere nessuno al pari di un velo, un turbante o una kippah. Lo Stato può essere Laico, senza essere necessariamente iconoclasta, proprio per dare un esempio di tolleranza e rispetto per tutti.

Risposta collettiva della lista “Il bene comune” (collegata al candidato sindaco Nicola Conficoni)

1)
La lista civica IL BENE COMUNE è nata nel 2020 da un gruppo di cittadini che si sono chiesti come aiutare Pordenone a non perdere la propria generosa capacità di accogliere le persone e alimentare la sua storica capacità di innovazione.
Ci siamo riconosciuti in un manifesto intitolato CULTURA è DIGNITÀ e progressivamente lo abbiamo aggiornato raggiungendo il nostro attuale programma che è strumento per tutti coloro che stanno con IL BENE COMUNE e per coloro che si sono candidati a divenire amministratori di Pordenone.
https://www.ilbenecomunepordenone.com/programma
Essere “Capitale della Cultura” per noi non è solo sinonimo di sontuose manifestazioni e non è limitato al primato delle straordinarie rassegne culturali che qui, negli ultimi 30 anni, sono nate e hanno guadagnato la ribalta internazionale, per noi Pordenone deve sorprendere prima di tutto per la sua capacità di offrire alle persone la migliore qualità della vita in termini di salute, accoglienza e rispetto.
Uno dei nuclei fondativi del nostro programma-manifesto è quello dei diritti. Per noi non è concepibile una Città separata dalla quotidianità sociale, lavorativa e creativa di chi la abita. Non esiste integrazione senza rispetto dei diritti della persona a prescindere da provenienza, genere, fede, condizione economica.
LA CITTÀ è CHI LA ABITA è, appunto, il motto con cui ci presentiamo nei cartelloni elettorali 2025 e che ben rappresenta il nostro impegno nella difesa e nel creare attenzione intorno ai diritti mancati:
• dalla cittadinanza per chi nasce e cresce nel nostro paese, per chi lavora e intende fermarsi
• al salario minimo garantito per mantenere la possibilità di vivere lavorando e non essere ritenuti “braccia, ma persone”
• dal diritto a poter accedere ad una casa dignitosa per sé e la propria famiglia
• al diritto di poter accedere alla cultura e alla formazione superiore in base ai propri effettivi talenti potendo contare sui necessari supporti educativi che la scuola pubblica deve, per Costituzione, erogare in sussidiarietà con le Amministrazioni locali
• dal diritto di essere persone senza discriminazione alcuna

2)
I nostri tempi sono caratteerizzati da un crescente oscurantismo delle classi dirigenti rispetto ai temi della sessualità e delle libertà di autodeterminazione personale che spesso non corrispondono all’effettiva emancipazione delle generazioni più giovani. Riteniamo che manchino comunque una generale corretta consapevolezza, informazione ed educazione.
I presìdi pubblici, come la Scuola, i Servizi socio-sanitari e i progetti coordinati con istituzioni sanitarie o associazioni come Arcigay sono stati depotenziati se non cancellati per mancato finanziamento deciso dall’alto del governo regionale.
Nel nostro programma intendiamo potenziare sportelli multidisciplinari destinati a dare risposte immediate e puntuali ai bisogni psicologici, sanitari e legali, soprattutto della sfera sessuale, della popolazione più giovane.
Difendiamo la libertà di autodeterminazione delle persone nel riconoscere il proprio genere, sosteniamo i diritti LGTBQ+, l’educazione alla libera, protetta e consapevole sessualità e la libertà di scegliere, secondo la legge 194 del 1978 in vigore dal 22 maggio 1978, l’interruzione volontaria di gravidanza potendo contare sulla dovuta assistenza pubblica e professionale.

3)
La nostra molteplicità è la nostra cifra, ne IL BENE COMUNE sono presenti persone di origine, tradizioni e fede diverse, oltre che persone agnostiche e atei, è dunque naturale introdurre nel nostro programma la destinazione di almeno una struttura pubblica gratuita per le celebrazioni funerarie laiche, che potrebbe trovarsi nei padiglioni che saranno destinati a rimanere del vecchio ospedale.

4)
Noi de IL BENE COMUNE ci riferiamo alla Costituzione Italiana, laica e antifascista, il cui articolo 19 recita: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché
non si tratti di riti contrari al buon costume”.
Riteniamo che la Scuola Pubblica debba rimanere tale, quindi luogo dove nessuna discriminazione sia avvallata. Nelle scuole pubbliche non ci dovrebbe essere alcun obbligo religioso o di orientamento ideologico, ma forti segnali educativi di convivenza pacifica, di effettiva cittadinanza attiva ed integrazione.

Risposta di Marco Salvador (candidato sindaco lista “Salvador Sindaco”)

1)
Sono stato il primo a proporre dai banchi dell’opposizione (già nel 2016) la candidatura a capitale italiana della cultura, e – unico in consiglio comunale – mi sono battuto per i diritti con mozioni e interrogazioni a riguardo, come ad esempio: l’istituzione Regolamento “carriera alias” negli Uffici comunali e le registrazioni anagrafiche famiglie omogenitoriali – iniziativa “Caro Sindaco trascrivi”.
Inoltre la nostra Civica è stata l’unica forza politica presente in Consiglio a organizzare una Conferenza sulle famiglie arcobaleno legata alle iniziative del Pride di Pordenone nel 2023.

Oltre a ciò, e così rispondo alla domanda
2),
abbiamo promosso e cercato di convincere l’amministrazione uscente a incentivare nelle scuole il Progetto scuole Arcigay (A Scuola per conoscerci), fondamentale a diffondere la cultura del rispetto contrastando così il fenomeno del bullismo spesso legato all’orientamento sessuale.
La mia e la nostra attività consiliare parlano per noi.

3)
Condivido il principio che debbano essere messe a disposizione delle sale laiche di commiato. È vero, però, che ne esistono già molte di private. Il Comune può intervenire in due modi: o fornendo direttamente spazi pubblici, laddove esista una sostenibilità economica, oppure stipulando convenzioni con le strutture private, in modo da garantire a tutti l’accesso a costi contenuti.

4)
Nel pieno rispetto dei principi costituzionali, è fondamentale ribadire l’importanza della laicità dello Stato e, di conseguenza, dell’istituzione scolastica. La scuola pubblica deve essere un luogo di formazione aperto.
Condividendo i valori della scuola laica e della libertà di insegnamento, ritengo però altrettanto importante riconoscere un margine di autonomia progettuale e organizzativa agli istituti scolastici.
In particolare, è essenziale garantire pienamente il diritto degli studenti a non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, prevedendo per loro un’alternativa reale, strutturata e formativa. L’ora alternativa non può e non deve essere vissuta come un “vuoto” o un tempo morto, ma come un’opportunità educativa a tutti gli effetti, capace di stimolare il pensiero critico, l’educazione civica, la riflessione interculturale e il confronto tra visioni del mondo diverse.

2025-04-09T16:10:58+02:0019 Marzo 2025|

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: la divulgazione scientifica sui social

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: la divulgazione scientifica sui social

Comunicato stampa
8 marzo 2025
 
CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA AL CIRCOLO UAAR
MARTEDÌ 11 SI PARLA DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA SUI SOCIAL
 
Martedì sera quinto appuntamento delle “Conversazioni a ragion veduta 2024/25” che il Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti organizza nella propria sede.
 
L’argomento affrontato sarà “La divulgazione scientifica sui social”: verrà illustrato il lavoro necessario a preparare contenuti divulgativi in campo scientifico e a gestire la relativa comunicazione.
 
Protagonista dell’incontro sarà la dottoressa Alice Rotelli, specializzata in chirurgia vascolare, che dal 2020 affianca la libera professione tra Friuli Venezia Giulia e Veneto all’attività di divulgazione scientifica, su temi legati alla medicina e non solo. A conversare con lei Diego Martin, che nell’attivo del circolo Uaar di Pordenone si occupa del tema della promozione del pensiero scientifico. L’incontro si terrà alle 20.30 di martedì 11 marzo in via Stradelle 5/C a Pordenone.
 
Questo incontro conclude il ciclo 2024/25 delle Conversazioni a ragion veduta organizzate dal circolo Uaar di Pordenone, che quest’anno sono stati dedicati al mondo dell’informazione e della comunicazione (dai media tradizionali ai social network, dai fumetti ai podcast audio).
 
Per approfondimenti:
Pagina web dedicata all’iniziativa

2025-03-08T08:39:36+01:008 Marzo 2025|

Diritti, ultima frontiera: nuovo ciclo di proiezioni da mercoledì 5 marzo al Circolo Uaar

Diritti, ultima frontiera: nuovo ciclo di proiezioni da mercoledì 5 marzo al Circolo Uaar

Comunicato stampa
3 marzo 2025

DIRITTI, ULTIMA FRONTIERA:
NUOVO CICLO DI PROIEZIONI DA MERCOLEDÌ 5 MARZO AL CIRCOLO UAAR
  
Riprendono gli appuntamenti al Circolo Uaar di Pordenone che mirano a confrontare i mondi a volte utopici e a volte distopici descritti nella fantascienza con il mondo reale, nel quale è possibile e doveroso affrontare i problemi e tentare di risolverli.
 
Il format, come già nei cicli precedenti, prevede la proiezione di un episodio di una nota serie televisiva ed un successivo commento di una persona esperta dello specifico tema trattato e di una che rappresenta un’associazione di appassionati di fantascienza (STIC – Star Trek Italian Club).
 
Si inizia mercoledì 5 marzo con il tema “Sovrappopolazione”, affrontato da Françoise Da Silva Queiroz, docente di geografia e dottoressa di ricerca in economia politica, in dialogo con Gabriella Cordone Lisiero dello STIC.
 
L’appuntamento successivo sarà mercoledì 2 aprile, alla presenza di Taher Djafarizad, presidente dell’associazione Neda Day e noto in città per il suo impegno in favore dei diritti umani, che si confronterà con Patrizia Guglielmini dello STIC per parlare di “Conflitti etnici e religiosi”.
 
Ultimo incontro della serie, mercoledì 30 aprile, quello dedicato alle “Teocrazie”, che vedrà presenti lo storico Alessandro Salvador e Claudio Sonego dello STIC.
 
Le proiezioni inizieranno sempre alle ore 19.15 presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Stradelle 5/C.
 
«Abbiamo iniziato a parlare di come la fantascienza abbia spesso anticipato la trattazione di problematiche sociali e legate ai diritti civili a maggio del 2023 — ricorda Loris Tissino, coordinatore del circolo locale degli atei e degli agnostici  quando, come evento collegato al Pride che si stava per tenere in città, abbiamo proposto una serata dedicata proprio a Star Trek e alla visione dei diritti civili e sociali. Nel preparare quell’incontro ci siamo resi conto della sovrapposizione molto marcata tra i temi di cui si occupa la nostra associazione e quelli affrontati in serie televisive molto note, tanto da voler proporre, a partire dall’ottobre di quell’anno, la visione di specifici episodi accompagnati dal commento di esperti del settore e di cultori del genere fantascientifico, che ci stanno aiutando, episodio dopo episodio, a trattare temi quali razzismo, scelte mediche, fine vita, discriminazioni, rapporto tra scienza e religione, questioni di genere, gestazione per altri, parità di genere e matrimoni combinati. Con questo nuovo ciclo approfondiremo altri argomenti molto attuali, legati a fenomeni sempre all’ordine del giorno, quali sovrappopolazione, migrazioni, conflitti e teocrazie.»
Per approfondimenti:
Pagina web dedicata all’iniziativa:

2025-03-30T20:18:15+02:003 Marzo 2025|

Darwin Day 2025 – A proposito di evoluzione

Darwin Day 2025 – A proposito di evoluzione

Comunicato stampa
11 febbraio 2025
 
DARWIN DAY 2025 – A PROPOSITO DI EVOLUZIONE
ALGORITMI, CREDENZE, MISCONCEZIONI, BUFALE E DICERIE
 
Venerdì 14 febbraio il programma delle iniziative per celebrare l’anniversario della nascita del grande biologo e naturalista Charles Darwin che si tengono in tutto il mondo è arricchito, a Pordenone, dalla conferenza dal titolo  «A proposito di evoluzione: algoritmi, credenze, misconcezioni, bufale e dicerie» che vedrà ospiti Furio Honsell e Paolo Attivissimo, in un incontro che servirà a sottolineare, come dicono gli organizzatori, l’importanza di una corretta formazione scientifica come fondamento per una cittadinanza attiva e consapevole.
 
L’incontro è organizzato dal Circolo Uaar di Pordenone, dal CICAP e dal Gruppo consiliare regionale misto della XIII legislatura. L’appuntamento è alle 20.30 presso l’Auditorium della Regione, in via Roma 2, a Pordenone. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
 
Furio Honsell, laureato in matematica all’Università degli studi di Pisa nel 1980, nel 1983 ha conseguito il diploma in matematica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi interessi nell’ambito della ricerca sono molto ampi. In particolare si è occupato di lambda calcolo e di semantica dei linguaggi. Nel 1990 viene nominato professore ordinario di informatica presso l’Università di Udine, dove ha diretto il centro di calcolo, il dipartimento di matematica e informatica ed è stato preside della facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali. Magnifico rettore dell’Università di Udine dal 2001 ed ex Sindaco di Udine, oggi consigliere regionale, cura rubriche di giochi sul «Sole24ore» e «Prisma».
 
Paolo Attivissimo, scrittore e giornalista informatico, divulgatore scientifico, conferenziere, traduttore e interprete tecnico e “cacciatore di bufale”, ha scritto 18 libri di divulgazione informatica e oltre 100 articoli per «Le Scienze». Dal 2006 conduce la trasmissione e podcast «Il Disinformatico» per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI). È consulente sulle tecnologie informatiche e la disinformazione mediatica per RSI, RAI e Mediaset. Ha accumulato oltre 120 milioni di visite sul suo blog Disinformatico.info e 410.000 follower su Twitter/X. Nato a York (GB), vive e lavora a Lugano con la moglie Elena, mezzo gatto e troppi computer.
 
Nell’incontro il tema della teoria dell’evoluzione verrà affrontato da due punti di vista diversi: quello matematico (con esempi emblematici) e quello relativo alle errate interpretazioni (a volte volute) nella comunicazione. Tutto questo alla luce del desiderio di divulgare non solo per aumentare la conoscenza, ma anche e soprattutto per incrementare la consapevolezza della necessità di lavorare, tutte e tutti, per (ri)accordare alla scienza il ruolo che le è dovuto.
 
Le iniziative per il Darwin Day in tutta Italia sono elencate in una pagina web curato da Pikaia, il portale dell’evoluzione (pikaia.eu), nonché nei siti dell’Uaar e del CICAP.

2025-02-11T09:58:16+01:0011 Febbraio 2025|

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: il mondo dei podcast

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: il mondo dei podcast

Comunicato stampa
6 febbraio 2025
 
CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA AL CIRCOLO UAAR
SABATO 8 SI PARLA DEL MONDO DEI PODCAST
 
Sabato pomeriggio quarto appuntamento delle “Conversazioni a ragion veduta 2024/25” che il Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti organizza nella propria sede.
 
L’argomento affrontato sarà “Come si gestisce un podcast: i casi di Radio CICAP e Clorofilla”: verrà illustrato il “dietro le quinte” della preparazione di episodi di podcast divulgativi, tra questioni tecniche e relative ai contenuti.
 
A parlare dell’argomento saranno Elisa Baioni e Diego Martin della redazione di Radio CICAP. che dialogheranno con Davide Franzago, uno dei curatori del podcast ecologista Clorofilla. L’incontro si terrà alle 17.00 di sabato 8 febbraio in via Stradelle 5/C a Pordenone.

Radio CICAP è il podcast che il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze cura dal 2017. Con uno stile pop e un approccio scientifico, esplora misteri, leggende e temi legati alla scienza attraverso interviste con esperti. Realizzato da un gruppo di volontari appassionati, il podcast ha perfezionato negli anni le sue capacità tecniche, grazie anche ai consigli di professionisti come Massimo Polidoro, superando i 400.000 download e raggiungendo le 145 puntate nel 2024. Gli episodi trattano temi come magia, scetticismo, scoperte scientifiche e fenomeni paranormali.

Clorofilla è un podcast che dal 2020 racconta il cambiamento climatico con interviste a personaggi dal mondo dell’ecologia: approfondimenti, un pizzico di ansia e una buona dose di divertimento.​
 
Il programma completo delle Conversazioni a ragion veduta è presente nel sito internet del Circolo (pordenone.uaar.it). Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
 

2025-02-05T20:49:31+01:006 Febbraio 2025|

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: fumetti e laicità

Conversazioni a ragion veduta presso il Circolo Uaar: fumetti e laicità

Comunicato stampa
22 gennaio 2025
 
CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA AL CIRCOLO UAAR
VENERDÌ 24 SI PARLA DI FUMETTI E LAICITÀ
 
Venerdì sera terzo appuntamento delle “Conversazioni a ragion veduta 2024/25” che il Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti organizza nella propria sede.
 
L’argomento affrontato sarà “Fumetti e lacità”: a partire dalla definizione stessa del concetto di laicità, e da come esso possa essere visto e messo in pratica nella società, si vedrà come nelle diverse forme di narrazione artistica, e in particolare nel mondo dei fumetti, sia stato declinato, in Italia e nel resto del mondo.
 
A parlare dell’argomento saranno Vincenzo Bottecchia, presidente di APS Màcheri, e Antonio Pauletta, attore, traduttore e organizzatore di eventi. L’incontro si terrà alle 20.30 di venerdì 24 gennaio in via Stradelle 5/C a Pordenone.
 
L’APS Màcheri è un’associazione, con sede ad Andreis, che promuove la montagna attraverso il fumetto con incontri, laboratori, mostre e convegni. Vincenzo Bottecchia, il suo presidente, è un grande appassionato e promotore della nona arte.
 
Antonio Pauletta ha una laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche conseguita a Gorizia e ha iniziato la sua carriera nel marketing e comunicazione. In seguito, si è dedicato alla recitazione, formandosi alla LIM, Accademia di Musical di Roma. La sua carriera artistica include progetti internazionali, sia in ambito cinematografico che teatrale. Accanto al lavoro artistico, ha sempre affiancato un’attività aziendale come freelance, specializzandosi nella traduzione e nell’organizzazione di eventi. L’esperienza in ambiti così diversi e il lavoro in contesti internazionali, sia aziendali sia artistici, hanno alimentato una mente aperta e curiosa e un vivace spirito critico, qualità che porta in ogni progetto, stimolando il suo approccio creativo e analitico.
 
Il programma completo delle Conversazioni a ragion veduta è presente nel sito internet del Circolo (pordenone.uaar.it). Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
 
Per approfondimenti:
Pagina web dedicata all’iniziativa

2025-01-22T11:18:18+01:0022 Gennaio 2025|

Sportello DAT sul “testamento biologico”

Sportello DAT sul “testamento biologico”

Un nuovo servizio offerto alla cittadinanza da parte della Cellula Coscioni di Pordenone “Italo Corai” con la collaborazione del nostro circolo: uno sportello informativo sulle disposizioni anticipate di trattamento (il cosiddetto “testamento biologico”). Riportiamo qui sotto il testo preparato dalla Cellula.

Apre un nuovo sportello gratuito di informazione sulle disposizioni anticipate di trattamento (D.A.T., comunemente chiamate “testamento biologico”)
Sai che col testamento biologico puoi dire la tua sui trattamenti sanitari a cui acconsenti o meno di sottoporti in futuro, nel caso in cui non sarai in grado di esprimere la tua volontà? Hai dubbi su come redigerlo o a chi consegnarlo?

A partire da febbraio 2025 sarà attivo, su appuntamento, un nuovo sportello informativo D.A.T., totalmente gratuito.

Lo sportello è gestito dai volontari della cellula di Pordenone dell’associazione Luca Coscioni, in collaborazione con il circolo Uaar di Pordenone.

Per prendere appuntamento manda una mail alla casella cellulapordenone@associazionelucacoscioni.it o scrivi su WhatsApp al numero 3334364344. Gli orari previsti sono dalle 16.30 alle 18.30 tutti i primi mercoledì del mese in via Stradelle 5/c, presso la sede Uaar, ma se ci sono esigenze particolari basta segnalarle e faremo il possibile per venirti incontro.

Ti aspettiamo!

Sportello DAT

2025-01-12T09:13:31+01:0012 Gennaio 2025|

Uno sportello informativo sul “testamento biologico” ogni mese a Pordenone

Uno sportello informativo sul “testamento biologico” ogni mese a Pordenone

Comunicato stampa
11 gennaio 2025
 
UNO SPORTELLO INFORMATIVO SUL “TESTAMENTO BIOLOGICO”
OGNI MESE A PORDENONE
 
La Cellula dell’Associazione Luca Coscioni “Italo Corai” di Pordenone ha annunciato ieri, con post sui propri canali social, l’avvio di uno sportello informativo sul cosiddetto “testamento biologico” (disposizioni anticipate di trattamento, previste in Italia dalla legge 219 del 2017).
 
L’iniziativa è rivolta alle persone che hanno dubbi e domande su come redigere il documento e su come / a chi consegnarlo affinché abbia piena validità. Lo sportello, completamente gratuito, sarà offerto da volontari della Cellula Coscioni di Pordenone in collaborazione con il circolo cittadino dell’Uaar. Sarà aperto tutti i primi mercoledì del mese in via Stradelle 5/c a Pordenone, presso la sede Uaar, dalle 16.30 alle 18.30 (ma in caso di esigenze particolari anche in altri momenti). Per accedere allo sportello è necessario prenotare un appuntamento inviando una mail a cellulapordenone@associazionelucacoscioni.it o scrivendo su WhatsApp al numero 3334364344.
 
“Dagli eventi organizzati sul territorio negli ultimi due anni — dice Francesca Bonemazzi, coordinatrice della Cellula — abbiamo rilevato un forte interesse per l’argomento, ma anche una curiosità per dettagli che a volte vengono meglio approfonditi in incontri personali. Da qui l’idea di offrire questo servizio di informazione, per cui tutti i nostri volontari sono adeguatamente preparati.”
 
[Comunicato stampa congiunto Cellula Coscioni “Italo Corai” e Circolo Uaar di Pordenone]

2025-01-10T21:01:56+01:0011 Gennaio 2025|