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L’UAAR ha monitorato l’offerta di attività alternative all’IRC nelle scuole: solo tre pubblicano una loro descrizione

L’UAAR ha monitorato l’offerta di attività alternative all’IRC nelle scuole: solo tre pubblicano una loro descrizione

L’UAAR HA MONITORATO L’OFFERTA DI ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCUOLE: SOLO TRE PUBBLICANO UNA LORO DESCRIZIONE

Il Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha condotto anche quest’anno un monitoraggio sulla progettazione di attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, obbligatoria dal 1984 in seguito al Concordato Stato/Chiesa.

I risultati sono stati pubblicati oggi nel blog del Circolo, a firma di Marta Antoniel, coordinatrice della ricerca, in occasione della giornata in cui si aprono i termini per le iscrizioni alle scuole per il prossimo anno scolastico.

Dall’indagine è emerso che solo tre istituti nel Friuli occidentale offrono una descrizione dettagliata delle attività previste durante le ore di attività alternativa: si tratta dei due Istituti comprensivi di Aviano e di Valvasone Arzene e dell’Istituto Mattiussi Pertini di Pordenone.

L’associazione aveva inviato ad ottobre una mail alle scuole come promemoria dell’obbligatorietà della progettazione di tali attività e ricorda di avere messo a disposizione una sezione del proprio sito con idee e proposte per gli istituti interessati. Inoltre, l’associazione ha proposto agli istituti comprensivi una donazione di kit didattici di robotica sperimentale per le attività alternative.

Approfondimenti

L’articolo del Circolo
pordenone.uaar.it/notizie/aaa-cercasi-aa

2023-08-18T00:35:08+02:009 Gennaio 2023|

AAA cercasi AA

AAA cercasi AA

Con oggi si sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno scolastico e come gli anni scorsi ci siamo messi nei panni di chi deve compiere la scelta, che sia genitore o studente, e che abbia interesse ad avere informazioni sulle attività previste in alternativa all’insegnamento della religione cattolica, che dal 1984, in seguito al Concordato Stato/Chiesa, non è più materia obbligatoria.

Visti i risultati scoraggianti dello scorso anno, ad ottobre abbiamo inviato una mail alle scuole come promemoria dell’indagine che avremmo effettuato nuovamente a gennaio, ricordando loro l’obbligatorietà della progettazione di attività alternativa già riconosciuta in diverse sentenze e ordinanze.

L’esito del monitoraggio però non è stato molto diverso. Visitando i siti dei 39 istituti abbiamo visto che in 23 dei PTOF l’ora alternativa è citata, ma nella maggioranza di questi viene solamente nominata nella sezione riguardante la distribuzione dell’orario, a fianco dell’insegnamento della religione cattolica, o nella sezione della valutazione, per specificare che l’insegnante di attività alternativa, al pari dell’insegnante di religione cattolica, fa parte del consiglio di classe, attribuisce un proprio giudizio e partecipa allo scrutinio (per gli allievi che segue)

Solo tre istituti mettono a disposizione la descrizione delle attività e degli argomenti che saranno affrontati durante le ore di alternativa:

  • L’Istituto comprensivo di Aviano e l’Istituto comprensivo “Meduna Tagliamento” di Valvasone Arzene propongono diverse tematiche, ad esempio “i diritti dei bambini” o “sviluppare la consapevolezza di sé e dell’altro”, da sviluppare in attività come letture, conversazioni, laboratori creativi, a seconda delle varie classi (link Aviano).
  • L’Istituto “Mattiussi-Pertini” di Pordenone ha proposto corsi sulla conoscenza aperta, sulla filosofia e il pensiero scientifico e su temi antropologici e sociali.

Naturalmente, nel caso ci fosse sfuggita qualche proposta, saremo ben lieti di aggiornare questo elenco.

Alle scuole che volessero attivarsi per la progettazione di attività didattiche alternative all’insegnamento della religione cattolica, ricordiamo che la nostra associazione ha una sezione del proprio sito dedicata alla raccolta di idee e proposte a cui ispirarsi. Anche quest’anno, inoltre, la nostra associazione ha proposto agli Istituti comprensivi una propria donazione di kit didattici di robotica sperimentale da destinarsi alle attività alternative.

Nel 2022 abbiamo ottenuto, in risposta ad una richiesta di accesso civico al Ministero dell’Istruzione, i dati sul numero di studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane e qui a Pordenone abbiamo potuto elaborarli in relazione alle scuole pubbliche del Friuli occidentale, verificando che nel 2020/21 hanno deciso di non avvalersi dell’IRC uno studente su cinque (20,46%, circa un 6% in più rispetto alla media nazionale, con un trend in crescita — erano il 18.93% nel 2018/19 e il 19,75% nel 2019/20), con le punte più alte nei comuni di Pasiano (34,21%), Maniago (28,88%) e Pordenone (28,81%).

Speriamo che il prossimo anno gli Istituti scolastici del territorio rispondano meglio alle esigenze del territorio, offrendo adeguate e documentate proposte di attività alternativa all’Insegnamento della religione cattolica. Da parte nostra, continueremo a monitorare la situazione.

Marta Antoniel
Curatrice dell’indagine del Circolo UAAR di Pordenone

2023-06-04T16:36:13+02:008 Gennaio 2023|

Atei e agnostici celebrano i diritti umani (e due anniversari)

Atei e agnostici celebrano i diritti umani (e due anniversari)

ATEI E AGNOSTICI DI PORDENONE
SABATO 10 DICEMBRE CELEBRANO I DIRITTI UMANI (E DUE ANNIVERSARI)

Sabato 10 dicembre ricorrono due anniversari. Il primo, e più importante, è quello della proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani adottata nel 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il secondo, di importanza locale, è l’anniversario delle costituzione del circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR), avvenuta nel 2016.

Per celebrare entrambe le ricorrenze, il Circolo di Pordenone dell’UAAR invita ad un aperitivo presso la propria sede, in via Montello 22, alle ore  18.00 di sabato. «Quando fu costituito il circolo dell’associazione qui a Pordenone — ricorda Loris Tissino, attuale coordinatore — la scelta della data non fu casuale. Il 10 dicembre ricorre infatti una giornata internazionale di celebrazione dei diritti umani, tra cui quello, sempre più importante, alla libertà di pensiearo, di coscienza e di religione, che include la libertà di cambiare di religione o di credo. I diritti appartengono a tutte le persone, senza distinzione alcuna, per ragioni etniche, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere; dobbiamo ricordarcene nel nostro paese e a livello internazionale.»

Il rispetto dei diritti umani è tra i valori fondativi dell’associazione degli atei e degli agnostici italiani, insieme ad altri collegati direttamente o indirettamente ad essi, come ad esempio l’autodeterminazione, il pluralismo, la democrazia e il principio di pari opportunità. L’associazione è parte di Humanists International, che a livello mondiale si occupa di questi temi portando avanti numerose campagne.

2023-08-18T00:35:08+02:008 Dicembre 2022|

Aperitivo per i sei anni del Circolo

Aperitivo per i sei anni del Circolo

Sabato 10 dicembre 2022 il Circolo UAAR di Pordenone compie sei anni e la Dichiarazione universale dei diritti umani ne compie ben 74!
Abbiamo pensato di festeggiare trovandoci assieme per un aperitivo che sarà anche occasione per parlare delle cose fatte, in programma e ipotizzabili per il futuro, per iscriversi all’associazione (più siamo, più contiamo) o per rinnovare l’adesione, per sfogliare la rivista Nessun Dogma, per acquistare un libro o un gadget (ottime idee regalo, peraltro).

Ci ritroviamo presso la sede del Circolo, in via Montello 22 a Pordenone, alle ore 18.00.

2024-04-07T17:46:19+02:002 Dicembre 2022|

Solidarietà a Salman Rushdie e libertà di espressione e opinione

Solidarietà a Salman Rushdie e libertà di espressione e opinione

Il 12 settembre 2022 l’associazione Neda Day di Pordenone ha organizzato l’incontro “La libertà di espressione e di opinione” di solidarietà a Salman Rushdie ad un mese dall’accoltellamento che lo scrittore ha subito negli Stati Uniti.

Pubblichiamo l’intervento di Loris Tissino.

Buon pomeriggio.

Ringrazio sentitamente l’associazione Neda Day per aver organizzato questo incontro di solidarietà con Salman Rushdie e per la libertà di espressione e di opinione.

Libertà, queste, che comprendono quella di cambiare religione, di non professarne alcuna, di abbandonare quella della famiglia o della comunità in cui si è cresciuti, di dichiararsi apostati e atei, di criticare le religioni e le presunte divinità.

Libertà che in molti paesi non sono per nulla garantite e in altri sono garantite solo formalmente, perché le persone che compiono abusi in nome e per conto delle organizzazioni religiose non vengono perseguite dalla legge.

Perché non c’è solo Salman Rushdie.

C’è anche Leena Manimekalai, poetessa e regista indiana sotto inchiesta per offesa dei sentimenti religiosi per aver pubblicato un’immagine di sé vestita come la dea Kali.

C’è l’attivista Rusthum Mujuthaba, che nel suo paese, le Maldive, dove la costituzione dice che la libertà è sottoposta alla Shari’ah e che i cittadini hanno il dovere di proteggere l’Islam, è stato condannato a quattro mesi di prigione per i suoi tweet in favore dei diritti delle donne e della libertà religiosa, e che adesso — libero — vive costantemente minacciato.

C’è Raif Badawi, scrittore che in Arabia Saudita ha scontato una condanna a dieci anni di prigione (e ha ricevuto cinquanta delle mille frustate previste) per avere “insultato l’Islam tramite canali telematici” e a cui adesso è impedito di lasciare il paese.

Ma, anche qui in Europa, c’è il caso di Gáspár Békés, attivista ateo ungherese, licenziato dal suo posto di lavoro presso la municipalità di Budapest per aver sostenuto sui social network che il battesimo di infanti viola i diritti umani, e ora vive sotto costanti minacce di morte su cui la polizia rifiuta di investigare.

Ho citato qui solo alcuni dei casi di cui si è occupata recentemente Humanists International, l’organizzazione internazionale di cui fa parte l’Uaar, con la sua campagna “Protect Humanists at Risk” (“Proteggi gli umanisti a rischio”). Alcuni casi tra molti, troppi.

E non siamo preoccupati solo per i comportamenti delle autorità dei paesi dove la blasfemia e l’apostasia sono punibili con la morte. Ci preoccupa anche che nei paesi occidentali, dove la libertà di espressione è teoricamente assestata, ci sia più di qualcuno che colpevolizza, anche in questo contesto, le vittime, che “se la sono cercata”, che “dovevano stare attente a non offendere”, ecc.

Come ha scritto recentemente Andrew Copson, presidente di Humanists International, «qualcuno dice: “La violenza è sbagliata, ma non pensi che sia sbagliato anche offendere le persone come ha fatto lui?”. In una parola: no.»

Le parole, a meno che non si tratti di incitamento all’odio e alla violenza, non danneggiano nessuno. Se pensi di offenderti leggendo le opinioni di qualcuno, non leggerle: nessuno ti obbliga a farlo. E comunque, per quanto possano disturbarti le opinioni altrui, dovresti apprezzare il fatto di essere venuto in contatto con esse, perché potrebbero arricchirti anche se non le condividi completamente. E, in ogni caso, la libertà viene prima di tutto, per tutti.

Grazie per l’attenzione.

2023-08-14T23:11:16+02:0012 Settembre 2022|

Il Codice europeo della libertà di non credere presentato al Circolo

Il Codice europeo della libertà di non credere presentato al Circolo

IL CODICE EUROPEO DELLA LIBERTÀ DI NON CREDERE
PRESENTATO AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE

Che diritti hanno gli atei e gli agnostici in Europa? Vengono riconosciuti con pari dignità rispetto alle comunità religiose? E di converso, come si caratterizzano libertà religiosa e confessionalismo nei singoli stati? In un incontro giovedì 23 giugno, alle 20.30, nella sede del Circolo UAAR di Pordenone (via Montello 22) si tenterà di dare una risposta a queste domande in un incontro dal titolo “La libertà di non credere in Europa”.

Protagonista della serata sarà Silvia Baldassarre, assegnista di ricerca in Diritto ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Firenze e autrice del testo “Codice europeo della libertà di non credere” (edizioni Nessun Dogma 2020), che dialogherà con Rosaria Greco, docente di diritto in una scuola superiore di Spilimbergo, ex avvocata, collaboratrice del sito satirico Lercio.

L’incontro conclude la quarta edizione delle Conversazioni a ragion veduta organizzate presso la sede del Circolo di Pordenone dell’UAAR e quest’anno dedicate a ciò che succede a livello internazionale nel campo della tutela dei diritti dei non credenti, della laicità, del pensiero razionale e scientifico.

Approfondimenti

Scheda del libro “Codice europeo della libertà di non credere”
www.nessundogma.it/libro/codice-europeo-della-liberta-di-non-credere

Pagina web dedicata all’evento
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/la-liberta-di-non-credere-in-europa

2023-08-18T00:35:08+02:0021 Luglio 2022|

Serata antisuperstizione in un venerdì 17

Serata antisuperstizione in un venerdì 17

SERATA ANTI-SUPERSTIZIONE IN UN VENERDÌ 17
APPUNTAMENTO IN VIA MONTELLO PER UN EVENTO UAAR-CICAP

Non è stata scelta a caso la data di venerdì 17 (giugno) per l’incontro sulla superstizione e il contrasto del pensiero magico nel mondo che si terrà in via Montello 22 a Pordenone grazie al Gruppo locale CICAP e al Circolo cittadino dell’UAAR.

L’appuntamento è per le 20.30 e vedrà protagonista la rappresentante CICAP nell’ESCO (Consiglio europeo delle organizzazioni scettiche), Paola De Gobbi, che parlerà di come nel nostro continente operano e collaborano le associazioni nate con lo scopo di vigilare ed effettuare indagini nel campo delle affermazioni delle pseudoscienze e del paranormale, impegnandosi a rendere pubblici i risultati e divulgarli al pubblico.

La serata proseguirà con un intrattenimento magico a cura dell’illusionista Jan Hidden e si concluderà con un piccolo percorso a ostacoli per superstiziosi, predisposto dal gruppo locale CICAP, al fine di comunicare al grande pubblico in modo ironico e sdrammatizzante quello che per gli esperti è un dato di fatto: «essere superstiziosi porta male».

Le giornate anti-superstizione sono organizzate tradizionalmente in tutta Italia, quando capita un venerdì 17, dai gruppi locali del CICAP, proprio con lo scopo di affrontate in modo razionale la questione, anche perché — osserva Diego Martin, coordinatore del gruppo CICAP di Pordenone — «come nelle profezie che si autoavverano quando si crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna si altera inconsapevolmente il proprio comportamento, finendo per provocare gli eventi sfortunati che tanto spaventano».

L’incontro si inserisce nel contesto delle Conversazioni a ragion veduta, alla loro quarta edizione, organizzate presso la sede del Circolo di Pordenone dell’UAAR, il cui filo conduttore di quest’anno è ciò che succede a livello internazionale.

Gli incontri sono in presenza, ma si può chiedere di partecipare online.

Paola De Gobbi.

Jan Hidden.

2023-08-18T00:35:08+02:0015 Luglio 2022|

Il circolo UAAR e le considerazioni del sindaco sul cartello “Pro LGBTQ” alla Lozer

Il circolo UAAR e le considerazioni del sindaco sul cartello “Pro LGBTQ” alla Lozer

IL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE
E LE CONSIDERAZIONI DEL SINDACO SUL CARTELLO “PRO LGBTQ” ALLA LOZER

Con un post sul proprio blog e il rilancio sui canali social, il Circolo cittadino dell’UAAR ha ripreso e commentato le parole del Sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani in merito alla vicenda del cartello “Pro LGBTQ” alla scuola media Lozer di Torre.

Nel testo, a firma della vice-coordinatrice del Circolo, Anna Piva, viene posta la domanda: «Se un semplice cartello può portare a una reazione così dura, cosa dovrebbero dire le vittime di omofobia quando vengono bullizzate? O quando sentono o leggono parole di sdegno al solo sentirsi nominare?»

Il post dell’associazione degli atei e degli agnostici si conclude con questa riflessione: «La sessualità non è frutto di opinioni né di educazione impartita dall’esterno (etero e omosessuale che sia). Un genitore può avere un’opinione sulla sessualità, ma questa non modifica quella dei propri figli, in nessun caso. Quello che si può modificare è il nostro modo di rapportarci agli altri e alle innumerevoli diversità che compongono il genere umano, ma possiamo farlo solo conoscendole e confrontandoci con esse, e questo fin da ragazzi.»

2023-08-18T00:35:08+02:0010 Luglio 2022|

La libertà di non credere in Europa

La libertà di non credere in Europa

Giovedì 23 giugno 2022, ore 20.30
Incontro “Libertà di non credere in Europa”.
Presentazione del Codice Europeo della libertà di non credere.

Partecipano:
Rosaria Greco, docente di diritto.
Silvia Baldassarre, autrice del volume.

Nel Codice Europeo della libertà di non credere si indaga nel dettaglio la situazione dei non credenti nel contesto europeo, per quanto riguarda diritti e giurisprudenza. Per ogni paese, in maniera sistematica, viene presentato un inquadramento storico giuridico e definito lo status delle comunità religiose e delle associazioni non confessionali. Sono inoltre delineate questioni cruciali per la laicità come insegnamento etico-religioso nelle scuole, interruzione di gravidanza, eutanasia e suicidio assistito, tutela penale del sentimento religioso, unioni LGBTQ. In Europa gli atei e gli agnostici che diritti hanno? Vengono riconosciuti con pari dignità rispetto alle comunità religiose? E di converso, come si caratterizzano libertà religiosa e confessionalismo nei singoli stati? Il volume, risultato di un lavoro di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze, risponde con autorevolezza a queste e altre domande, sempre più attuali nelle nostre società.

È possibile la partecipazione online. Scrivere a pordenone@uaar.it per ricevere il link d’accesso.

Aggiornamento

Video dell'evento

2024-04-07T17:46:25+02:0016 Giugno 2022|

Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico

Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico

Venerdì 17 giugno 2022, ore 20.30
Incontro “Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico” in occasione della giornata anti-superstizione.

Partecipano:
Diego Martin, coordinatore gruppo CICAP Pordenone.
Paola De Gobbi, responsabile rapporti CICAP/ESCO.

A seguire:
Intrattenimento magico a cura di Jan Hidden.

Aggiornamento

Video dell'evento

Foto dell'evento

Un momento dell'intervento di Paola De Gobbi (CICAP/ECSO).

Un momento dell'intrattenimento magico di Jan Hidden.

2024-04-07T17:46:34+02:0010 Giugno 2022|