Circa pordenone

Questo autore non ha riempito alcun dettaglio.
Finora pordenone ha creato 190 post nel blog.

Conversazioni a ragion veduta 2022

Conversazioni a ragion veduta 2022

CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA PRESSO IL CIRCOLO UAAR
QUEST’ANNO CON PROSPETTIVA INTERNAZIONALE

Cinque appuntamenti in sei settimane: è quanto previsto dal calendario delle “Conversazioni a ragion veduta” organizzate dal circolo pordenonese dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti da metà maggio a fine giugno, presso la propria sede in via Montello 22.

Il filo conduttore della quarta edizione delle “conversazioni” è quello di uno sguardo su alcune delle cose che succedono all’estero in merito ai temi cari all’UAAR: la laicità, i diritti dei non credenti, la promozione del pensiero scientifico.

Si inizierà nel pomeriggio di sabato 14 maggio, alle 17.00, con un incontro dal titolo “Il respiro internazionale delle battaglie laico-umaniste”. Ne parleranno Giorgio Maone, responsabile relazioni internazionali dell’UAAR, Paolo Ferrarini, della redazione della rivista Nessun Dogma, e l’attivista ateo egiziano Mohamed Hisham Nofal, che ha dovuto abbandonare il proprio paese dopo essersi dichiarato pubblicamente ateo. L’apostasia religiosa è infatti un’attività rischiosa (in alcuni paesi può essere punita addirittura con la morte) e una delle iniziative più importanti a cui gli atei e agnostici italiani partecipano in una rete mondiale di organizzazioni, Humanists International, è proprio la campagna “Protect Humanists At Risk”, che mira a proteggere in ogni modo possibile gli atei minacciati.

I successivi appuntamenti saranno serali, alle 20.30. Martedì 24 maggio si leggeranno alcuni brani del libro Blasfemo! Le prigioni di Allah di Waleed Al-Husseini, che serviranno ad introdurre il tema “Islam e diritti”. Gli ospiti della serata saranno Taher Djafarizad, presidente dell’associazione Neda Day, e Ashkan Rostami, rappresentante della comunità degli ex musulmani d’Italia.

Giovedì 2 giugno l’attenzione si sposterà sul clericalismo in Polonia, ossia in un paese che negli ultimi anni è stato protagonista di diverse iniziative politiche e legislative preoccupanti, come la dichiarazione di comuni e regioni LGBT-free e le fortissime restrizioni introdotte in materia di aborto. Interverrà il giornalista Fabio Turco, corrispondente da Varsavia di RSI Radiotelevisione Svizzera e fondatore di Centrum Report, progetto giornalistico sui paesi dell’Europa centrale, in dialogo con con Loris Tissino, che per il blog nazionale dell’UAAR ha scritto diversi articoli sulle battaglie per la laicità in Polonia.

Venerdì 17 giugno il quarto appuntamento, organizzato in collaborazione con il gruppo CICAP di Pordenone e dedicato, in occasione della giornata nazionale anti-superstizione, alle organizzazioni che in Europa e nel mondo lavorano per il contrasto del pensiero magico ed irrazionale. Interverrà la responsabile CICAP per i contatti internazionali, Paola De Gobbi. Seguirà un momento di intrattenimento magico a cura dell’illusionista Jan Hidden.

Ultimo appuntamento, ma non per importanza, per la presentazione di un’indagine dettagliata sulla situazione dei non credenti nel contesto europeo, per quanto riguarda diritti e giurisprudenza, con la partecipazione, giovedì 23 giugno, di Silvia Baldassarre, che ha curato all’Università di Firenze una ricerca sul tema della libertà di non credere in Europa, e di Rosaria Greco, docente di diritto in una scuola superiore e impegnata attivamente sul tema dei diritti.

Informazioni aggiornate sugli eventi saranno disponibili nei canali social e nel sito web del circolo pordenone.uaar.it.

2023-08-18T00:35:08+02:0010 Maggio 2022|

Il respiro internazionale delle battaglie laico-umaniste

Il respiro internazionale delle battaglie laico-umaniste

Sabato 14 maggio 2022, ore 17.00
Incontro “Il respiro internazionale delle battaglie laico-umaniste”.

Partecipano:
Giorgio Maone, responsabile relazioni internazionali dell’UAAR.
Paolo Ferrarini, della redazione della rivista Nessun Dogma.
Mohamed Hisham Nofal, attivista ateo egiziano.

A seguire, videoregistrazione dell'evento, che ha visto anche un saluto da parte di Andrew Copson, presidente di Humanists International.

Aggiornamento

Video dell'evento

2024-04-07T17:46:55+02:006 Maggio 2022|

L’UAAR di Pordenone scrive al Sindaco: revocare convenzioni con scuole cattoliche se discriminano gli insegnanti

L’UAAR di Pordenone scrive al Sindaco: revocare convenzioni con scuole cattoliche se discriminano gli insegnanti

IL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE SCRIVE AL SINDACO
LE SCUOLE CATTOLICHE DISCRIMINANO IN BASE ALL’ORIENTAMENTO SESSUALE?
IL COMUNE REVOCHI EVENTUALI CONVENZIONI

«È passato un mese dall’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica che mette nero su bianco, qualora qualcuno ne dubitasse, che le scuole cattoliche hanno la facoltà – e il dovere! – di sanzionare fino al licenziamento i dipendenti che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa. Abbiamo inviato una lettera al sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani per chiedergli che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate eventuali convenzioni ancora in essere con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale».

È quanto annunciato dal coordinatore del Circolo UAAR di Pordenone, Loris Tissino, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo”.

All’inizio del periodo di amministrazione della prima giunta Ciriani, nel 2016, il Comune di Pordenone firmò una convenzione con le paritarie dell’infanzia, con un finanziamento di 16mila euro a sezione. «Il sito web del comune — spiega Tissino — non riporta informazioni in merito al rinnovo, per gli anni successivi, di tale convenzione, ed è per questo che nella lettera abbiamo parlato di “eventuali” convenzioni in essere. Saremmo felici di apprendere che esse non siano state rinnovate. In caso contrario, riterremmo scandaloso che finanziamenti continuino ad essere erogati da un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».

Provvedimenti in seguito a istruzione congregazione

2023-08-18T00:35:08+02:0030 Aprile 2022|

I diritti delle donne in Iran e lo striscione negato di Neda Day

I diritti delle donne in Iran e lo striscione negato di Neda Day

I DIRITTI DELLE DONNE IN IRAN, LO SPORT E LA POLITICA LOCALE
L’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI ESPRIME SOLIDARIETÀ ALL’ASSOCIAZIONE NEDA DAY PER LA NEGATA ESPOSIZIONE DELLO STRISCIONE

«Se a difendere le donne iraniane non pensano le persone che possono farlo (ad esempio qui in Italia), chi lo farà mai?» Con questa domanda il Circolo di Pordenone dell’UAAR (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) esprime solidarietà all’associazione Neda Day, che si è vista negare la possibilità di esporre uno striscione per la rivendicazione del diritto delle donne ad assistere agli eventi sportivi in Iran, striscione che sarebbe stato esposto in occasione della presenza di squadre iraniane al Cornacchia World Cup.

«Dovremmo essere, qui in Italia — conclude il Circolo — stimolo per l’allargamento dei diritti, non baluardo per il mantenimento dello status quo in situazioni di loro conclamata violazione».

2023-08-18T00:35:08+02:0017 Aprile 2022|

I diritti delle donne in Iran, lo sport e la politica locale

I diritti delle donne in Iran, lo sport e la politica locale

Apprendiamo dalla stampa che l’amministrazione comunale di Pordenone ha  negato all’associazione Neda Day l’esposizione di uno striscione per la rivendicazione dei diritti umani in Iran (in particolare, nel caso specifico, del diritto delle donne ad accedere agli stadi per le competizioni sportive) durante il torneo internazionale di pallavolo Cornacchia World Cup.

La giustificazione del vicesindaco Emanuele Loperfido (secondo il quale sarebbero state messe in difficoltà le atlete iraniane) lascia sicuramente un po’ perplessi: se a difendere le donne iraniane non pensano le persone che possono farlo (ad esempio qui in Italia), chi lo farà mai?

Esprimiamo quindi solidarietà all’associazioneNeda Day per le sue battaglie per i diritti delle donne in Iran, che condividiamo in toto: dovremmo essere, qui in Italia, stimolo per l’allargamento dei diritti, non baluardo per il mantenimento dello status quo in situazioni di loro conclamata violazione.

L’attivo del circolo UAAR di Pordenone

2023-06-04T16:36:21+02:0017 Aprile 2022|

Conversazioni a ragion veduta 2022

Conversazioni a ragion veduta 2022

Cinque appuntamenti presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone

Sabato 14 maggio, ore 17.00

Humanists International

Il respiro internazionale delle battaglie laico-umaniste.
Giorgio Maone, responsabile relazioni internazionali dell’Uaar.
Mohamed Hisham Nofal, attivista ateo egiziano.
Paolo Ferrarini, della redazione della rivista Nessun Dogma.

Martedì 24 maggio, ore 20.30

Islam e diritti

Presentazione del libro Blasfemo! Le prigioni di Allah di Waleed Al-Husseini.
Taher Djafarizad, presidente di Neda Day,
Ashkan Rostami, rappresentante della comunità degli ex musulmani d’Italia.

Giovedì 2 giugno, ore 20.30

Clericalismo in Polonia

I diritti negati delle donne e delle comunità LGBT e le organizzazioni per la secolarizzazione del paese.
Con presentazione del gioco da tavolo Kleropol.
Fabio Turco, giornalista freelance.
Loris Tissino, Uaar.

Venerdì 17 giugno, ore 20.30

Le organizzazioni per il contrasto del pensiero magico

In collaborazione con il gruppo CICAP Pordenone nella giornata anti-superstizione.

Paola De Gobbi, CICAP/ECSO.
Jan Hidden, per un momento di intrattenimento magico.

Giovedì 23 giugno, ore 20.30

Libertà di non credere in Europa

Presentazione del “Codice europeo della libertà di non credere”.
Rosaria Greco, docente di diritto.
Silvia Baldassarre, autrice del volume.

Alcuni degli ospiti saranno presenti da remoto.
Chi desidera accedere agli eventi tramite collegamento online deve scrivere a pordenone@uaar.it per ricevere il link d’accesso.

2024-04-07T17:47:03+02:0014 Aprile 2022|

Il vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono. Cronache dalla clericale Pordenone

Il vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono. Cronache dalla clericale Pordenone

Post pubblicato originalmente nel blog nazionale dell’UAAR

Apprendiamo dalla stampa che il Vescovo della diocesi Concordia-Pordenone, per il tramite del diacono Giovanni Dalla Torre, ha inviato una richiesta di ascolto e confronto al Consiglio Comunale di Pordenone su temi quali le esigenze provenienti dal territorio che possano coinvolgere la Chiesa, i cambiamenti possibili ed auspicabili per la realtà della stessa, il contributo del cristiano e delle comunità ecclesiali per la costruzione di una società giusta ed equa.

Richiesta di parere senza dubbio lecita. Il punto però è: che cosa ci si dovrebbe aspettare dal Consiglio Comunale della città, che rappresenta tutti i cittadini e non solo i fedeli della Chiesa cattolica? A nostro parere, il Consiglio comunale dovrebbe rispondere qualcosa del tipo «Grazie dell’invito, ma non dovremmo certo essere noi, che rappresentiamo tutti, a dare pareri a voi su cose che riguardano solo una parte della cittadinanza.»

Che cosa è successo, invece? In una città clericale come Pordenone (che tristemente non si distingue, per questo, da molte altre in Italia), il Presidente del Consiglio comunale, Pietro Tropeano, ha inoltrato l’invito ai consiglieri con una nota in cui si indica la «piena condivisione di quanto riportato nella lettera, sulla necessità del dialogo, del confronto, e dell’ascolto di tutte le esigenze provenienti dal territorio», con la richiesta di «gentile conferma di partecipazione». Accenni alla laicità delle istituzioni? Non pervenuti.

Ma com’è andato l’incontro? La richiesta di aiuto, a quanto riportato dai media, si è addirittura rovesciata, con il vice-sindaco Emanuele Loperfido che chiede una mano al vescovo: «Ci sono quartieri — dice — in cui abbiamo bisogno della vostra competenza e presenza per capire cosa fare.» Sarà programmato un aggiornamento del personale dei servizi sociali affidato alle parrocchie?

Non sono mancati poi i consiglieri che hanno approfittato del momento per chiedere alla Chiesa di «far uscire dall’angolo la propria cultura, promuovendo battaglie sulla natalità o contro la maternità surrogata», ribadendo che «il Cristiano deve indignarsi se viene tolto il crocifisso dalle aule» (Alberto Parigi e Giovanna Favret) e per dare suggerimenti alla chiesa sui modi per «catechizzare un pubblico più ampio» (Anna Ciriani).

Che dire? In un paese e in una città laica, le politiche sociali dovrebbero essere programmate in funzione di una vera inclusività, rivolta anche a persone che la Chiesa discrimina per orientamento e scelte in campo sessuale e procreativo; non scambiandosi consigli con un’organizzazione non democratica, che nega la parità di genere, considera mandanti di omicidio donne e ragazze che decidono di abortire ed è nota per la pessima gestione degli abusi su minori. È imbarazzante che una parte consistente dei consiglieri comunali della città abbia invece deciso di comportarsi altrimenti.

Loris Tissino
Coordinatore Circolo UAAR di Pordenone

2022-11-29T23:11:58+01:004 Aprile 2022|

Il Vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono

Il Vescovo chiama, i consiglieri comunali accorrono

IL VESCOVO CHIAMA, I CONSIGLIERI COMUNALI ACCORRONO
L’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI ESPRIME UN PARERE SULL’INCONTRO DEI CONSIGLIERI COMUNALI CON IL VESCOVO DI CONCORDIA-PORDENONE

«In un paese e in una città laica, le politiche sociali dovrebbero essere programmate in funzione di una vera inclusività, rivolta anche a persone che la Chiesa discrimina per orientamento e scelte in campo sessuale e procreativo»: con queste parole il coordinatore del Circolo di Pordenone dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Loris Tissino, ha commentato, in un post nel blog nazionale dell’associazione, l’incontro del 21 marzo tra il Vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone e i consiglieri comunali della città.

Secondo l’associazione non è scambiandosi consigli con «un’organizzazione non democratica, che nega la parità di genere, considera mandanti di omicidio donne e ragazze che decidono di abortire ed è nota per la pessima gestione degli abusi su minori» che si possono risolvere i problemi sociali, ed «è imbarazzante che una parte consistente dei consiglieri comunali della città abbia invece deciso di comportarsi altrimenti».

L’UAAR raccoglie ogni settimana gli atti che i rappresentanti delle istituzioni compiono venendo meno al loro dovere di rappresentanza laica dei cittadini, in una rubrica di “clericalate” nel suo sito nazionale. Nel 2021 la regione Friuli Venezia Giulia ha conquistato il non ambito titolo di “Regione più clericale d’Italia”.

Approfondimenti

Il post nel blog nazionale dell’UAAR:
blog.uaar.it/2022/03/24/vescovo-chiama-consiglieri-comunali-accorrono-cronache-dalla-clericale-pordenone

Il Friuli Venezia Giulai come regione più clericale d’Italia nel 2021:
blog.uaar.it/2021/12/23/la-regione-piu-clericale-dellanno-e-il-friuli-venezia-giulia

2024-01-10T21:52:24+01:004 Aprile 2022|

Assemblee febbraio 2022

Assemblee febbraio 2022

Sabato 26 febbraio 2022 si terranno presso la sede del Circolo di Pordenone, in via Montello 22, due importanti assemblee degli iscritti all’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

Per entrambi gli incontri sarà offerta la possibilità di partecipare da remoto: scrivere un’email a pordenone@uaar.it per chiedere di ricevere l’invito.

18.30 – Assemblea Provinciale (art. 12.7 dello Statuto)
Hanno diritto al voto attivo e passivo tutte le persone in regola con l’iscrizione all’associazione e afferenti al circolo (tipicamente, i soci residenti nell’ex provincia di Pordenone e quelli che hanno deciso volontariamente di esserlo).

Ordine del giorno:

  • relazione sulle attività svolte nel corso dell’ultimo anno;
  • discussione su proposte di attività per il 2022;
  • elezione di coordinatore/trice, vice-coordinatore/trice, cassiere/a, membri dell’Attivo di circolo;
  • varie ed eventuali.

19.30 – Assemblea Precongressuale (art. 6 dello Statuto)
Hanno diritto al voto attivo e passivo tutte le persone iscritte all’associazione entro il 12 novembre 2021, in regola con il versamento della quota associativa per il 2022 effettuata entro il 5 febbraio, afferenti all’assemblea preocongressuale (con accorpamento della province di Pordenone e di Belluno).

Ordine del giorno:

  • elezione di quattro delegati per il congresso nazionale di Abano Terme del 9 e 10 aprile 2022;
  • discussione ed eventuale sottoscrizione di mozioni e proposte per il congresso.

2024-04-07T17:47:28+02:0012 Febbraio 2022|

Alternative all’IRC nelle scuole pordenonesi? Anche nel 2022 poche…

Alternative all’IRC nelle scuole pordenonesi? Anche nel 2022 poche…

Qualche giorno fa si è aperto il periodo in cui si può scegliere la scuola a cui iscriversi o iscrivere i propri figli. Come lo scorso anno, ci siamo messi nei pannidi uno studente o di un genitore che deve compiere la scelta e per il quale è importante un’informazione sull’attività prevista in luogo dell’insegnamento della religione cattolica, che dal 1984, in seguito al Concordato Stato/Chiesa, non è più materia obbligatoria.

Dallo scorso anno, la scelta se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica si compie direttamente sul sito del Ministero dell’Istruzione al momento dell’iscrizione. Per chi decide di non avvalersi, l’ulteriore scelta su che cosa fare in suo luogo (attività alternativa, studio individuale assistito, non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica) è rimandata, contrariamente al buon senso e a quanto richiesto dal Tar del Lazio, a giugno.

La progettazionedi attività alternativa costituisce comunque un obbligo per gli istituti scolastici, già riconosciuto in diverse sentenze e ordinanze: il Consigliodi Stato, nel 2010, affermò che «la mancata attivazione dell’insegnamento alternativo può incidere sulla libertà religiosa dello studente o della famiglia, e di questo aspetto il Ministero … dovrà necessariamente farsi carico»; un’ordinanza del Tribunaledi Padova dello stesso anno stabilì che la mancata attivazione dei corsi alternativi costituisce «un comportamento discriminatorio illegittimo», fontedi responsabilità risarcitoria per l’Istituto scolastico.

Lo scorso anno siamo andati a vedere che cosa si poteva trovare nei siti scolastici dei 39 istituti della nostra ex provincia, e i risultati furono deludenti, anche se non del tutto sorprendenti, purtroppo. Il 13 dicembre abbiamo scritto a tutti gli istituti dicendo che avremmo fattodi nuovo questo tipodi monitoraggio anche quest’anno, invitandoli a fornirci indicazioni su quali attività sono da loro proposte (perché magari non sono esplicitate bene in documenti pubblicati nel sito web). Solo tre istituti ci hanno risposto, e di questo li ringraziamo; per gli altri, abbiamo dovuto fare affidamento ai piani dell’offerta formativa reperiti nei siti e sulla funzionedi ricerca testuale che spesso è messa a disposizione.

La situazione, rispetto allo scorso anno, non è migliorata molto. L’ora alternativa (o le ore: nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sono due alla settimana) viene citata in 19 documenti su 39: spesso non per descriverla, ma solo per dire (nel quadro orario) che essa esiste, a fianco o in luogo dell’insegnamento della religione cattolica (e ci sono degli istituti comprensivi che la indicano solo per un ordine di scuola) o per specificare che l’insegnante di attività alternativa, al pari dell’insegnante di religione cattolica, fa parte del consiglio di classe, attribuisce un proprio giudizio e partecipa allo scrutinio (per gli allievi che segue). Per gli altri 20 istituti non esiste proprio, ed è invece presente solo la materia “Religione Cattolica” o, a volte, “Religione” (il fatto che la religione sia quella cattolica sarebbe interessante da precisare, considerando che gli insegnanti sono scelti dal vescovo, anche se pagati dallo Stato).

Anche quando le attività alternative sono citate, non esiste nella maggior parte dei casi una descrizione specifica delle stesse.

Vogliamo qui citare gli unici casi in cui le attività alternative risultano descritte o ci sono state comunicate:

  • l’Istituto comprensivo di Maniago offre «percorsi educativi, adattati ai diversi ordini di scuola e ai differenti bisogni degli alunni, [che] permetteranno ai bambini di osservare, analizzare e riflettere sui valori, i diritti e i doveri dei sistemi di convivenza democratica, con particolare riferimento a diritto all’istruzione, diritto alla salute e alla sicurezza, diritto alla propria identità culturale»;
  • il Liceo artistico “Galvani”di Cordenons offre attività che permetterannodi «scoprire letture e testi non tradizionali per sviluppare i propri interessi artistici anche attraverso la rappresentazione grafica, pittorica, digitale, fumetto»;
  • il Liceo “Grigoletti” di Pordenone propone «lettura del quotidiano o di una rivista anche in lingua straniera, letturadi brevi testidi etica, visione guidatadi film a cui far seguire una riflessione»;
  • l’istituto “Mattiussi – Pertini”di Pordenone ha proposto corsi sulla conoscenza aperta e collaborativa e sulla storia del pensiero scientifico.

Naturalmente, nel caso ci fosse sfuggita qualche proposta, saremo ben lietidi aggiornare questo elenco.

Alle scuole che volessero attivarsi per la progettazionedi attività didattiche alternative all’insegnamento della religione cattolica, ricordiamo che la nostra associazione ha una sezione del proprio sito dedicata alla raccoltadi idee e proposte a cui ispirarsi. Quest’anno, inoltre, la nostra associazione ha proposto agli Istituti comprensivi una propria donazionedi kit didatticidi robotica sperimentale da destinarsi alle attività alternative. Purtroppo nessuna scuola del Friuli occidentale ne ha fatto richiesta. Sarà per il prossimo anno scolastico, forse.

Marta Antoniel
Curatrice dell’indagine del Circolo UAARdi Pordenone

2023-03-19T20:57:08+01:007 Gennaio 2022|