La Legge 40/2004 sulla procreazione assistita

La Legge 40/2004 sulla procreazione assistita

MERCOLEDÌ 16 GENNAIO
AL CIRCOLO UAAR SI PARLA DI PROCREAZIONE ASSISTITA DAL PUNTO DI VISTA MEDICO E LEGALE
QUINTO INCONTRO DELLE “CONVERSAZIONI A RAGION VEDUTA” ORGANIZZATE DAL CIRCOLO DEGLI ATEI

La Legge 40/2004, relativa alla procreazione medicalmente assistita, ha suscitato un grande dibattito ai tempi della sua approvazione e negli anni successivi. Quali sono (e sono stati) i suoi limiti dal punto di vista medico, sociale e giuridico? Si parlerà di questo mercoledì 16 gennaio nel quinto e ultimo incontro delle “Conversazioni a ragion veduta” organizzate dal Circolo UAAR di Pordenone (alle 20.30, in via Montello 22).

A illustrare l’argomento saranno due ospiti esperti del settore: il dottor Francesco Tomei (medico, responsabile S.S.D. “Procreazione Medicalmente Assistita” AAS5 Friuli Occidentale) e l’avvocata Maria Antonia Pili (che ha seguito qui a Pordenone il caso della coppia di donne omosessuali a cui è stato rifiutato l’accesso alle tecniche di fecondazione artificiale, per il quale si attende una pronuncia della Corte Costituzionale).

La Legge 40 disciplina i metodi volti a «favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall’infertilità umana […] qualora non vi siano altri metodi efficaci per rimuovere le cause di sterilità o di infertilità», ponendo una serie di vincoli per le attività effettivamente attuabili, su alcuni dei quali è già intervenuta la Magistratura dichiarandone l’illegittimità.

Le «Conversazioni a ragion veduta» sono incontri promossi dal circolo cittadino dell’associazione degli atei e degli agnostici per affrontare temi troppo spesso ai margini del dibattito pubblico, ma che rivestono grande importanza sotto diversi profili: la visione laica della società, il pensiero scientifico, la formazione delle opinioni, le leggi controverse.

Quello del 16 gennaio sarà l’appuntamento conclusivo della serie. Nei precedenti incontri si è parlato di bioetica, di «spiritualità atea», di come le statistiche possono mentire, di leggende metropolitane e fake news.

2023-08-10T00:58:56+02:0014 Ottobre 2019|

Tre volontari pordenonesi al Festival Laico Umanista di Senigallia

Tre volontari pordenonesi al Festival Laico Umanista di Senigallia

«L’esistenza della nostra associazione viene accolta con un sospiro di sollievo da parte di molte persone che sono venute a trovarci al Festival.» È questo che ci racconta Marco Iacobucci, uno dei tre volontari pordenonesi presenti in questi giorni a Senigallia, dove si sta svolgendo il primo Festival Laico Umanista organizzato dall’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti per festeggiare (dal 6 all’8 ottobre) i primi trent’anni di vita dell’associazione. Il Festival ieri ha visto tra i suoi ospiti Beppino Englaro e Mina Welby, che hanno parlato delle battaglie per il biotestamento ed una morte dignitosa.

«Stiamo ripercorrendo, insieme ad una cinquantina di altri volontari provenienti da tutta Italia – dicono Marco e gli altri due pordenonesi, Andrea Cancian e Marco Scapin – le tappe di una storia trentennale, festeggiando i risultati raggiunti e immaginandocene di nuovi: le nostre iniziative hanno riguardato lo sbattezzo e l’ora alternativa, l’autodeterminazione delle donne e i diritti delle persone LGBTQ, la promozione del pensiero razionale e scientifico e di una legge sul fine vita, passando per campagne informative sui costi della chiesa e le ’clericalate’ delle amministrazioni pubbliche. Qui, oltre a confrontarci tra noi su questi temi, stiamo offrendo informazioni alle molte persone che passano a chiederle.»

«L’esperienza è molto significativa e ci sta dando molte idee su come portare questi temi anche a Pordenone – proseguono – dove metteremo in calendario diverse attività nei prossimi mesi.»

I tre volontari pordenonesi in compagnia della responsabile nazionale dei circoli UAAR, Liana Moca.

Tavolo UAAR al Festival Laico Umanista a Senigallia.

2023-06-04T00:22:28+02:007 Ottobre 2019|

L’Europa di chi non crede, presentazione a Pordenone

L’Europa di chi non crede, presentazione a Pordenone

L’EUROPA DI CHI NON CREDE
A PORDENONE SI PARLA DEI DIRITTI SPESSO NEGATI DI ATEI E AGNOSTICI NEI PAESI EUROPEI
(VENERDÌ 5 LUGLIO)

In un incontro dal titolo «L’Europa di chi non crede» verranno presentati a Pordenone, venerdì 5 luglio alle 21.00, gli atti dell’omonimo convegno tenutosi a Bruxelles lo scorso anno, recentemente pubblicati dalla casa editrice Nessun Dogma. L’appuntamento è presso la sede del Circolo di Pordenone dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), in via Montello 22.

A parlare dell’argomento sarà Adele Orioli, responsabile delle iniziative legali dell’UAAR, che ha contribuito a organizzare il convegno e ha curato gli atti, la quale, in web conference, dialogherà con Joshua Honeycutt Balduzzi, della sezione di Pordenone del Movimento Federalista Europeo.

«Gli atei e gli agnostici in Europa sono molti — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo di Pordenone dell’UAAR, — ma spesso non hanno una rappresentanza ufficiale riconosciuta: la libertà dalla religione stenta ancora a vedersi riconosciuta almeno alla pari della libertà religiosa in senso confessional-culturale.»

L’incontro di venerdì sera offrirà anche un’occasione per affrontate altri temi legati alla laicità in Europa, a partire dalle contraddittorie sentenze a livello europeo sul caso dei crocifissi nelle aule scolastiche (nel 2009 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo si pronunciò contro la presenza del simbolo religioso nelle aule, ma il verdetto fu ribaltato due anni dopo dalla Grand Chambre della Corte stessa) e dalla famigerata questione delle presunte “radici giudaico-cristiane” dell’Europa.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/l-europa-di-chi-non-crede

Scheda del libro (casa editrice Nessun Dogma):
www.nessundogma.it/libro/non-believers-europe

Adele Orioli

2023-03-26T15:30:27+02:003 Luglio 2019|

Viaggio nel Paese dell’omofobia

Viaggio nel Paese dell’omofobia

Comunicato stampa [con aggiornamento delle ore 17.50]

VIAGGIO NEL PAESE DELL’OMOFOBIA
FRANCESCO GNERRE E SIMONE ALLIVA OSPITI IL PROSSIMO 29 MAGGIO A PORDENONE
PER PARLARE DELLA SITUAZIONE LGBTI IN ITALIA

A Pordenone si parlerà di omofobia. L’occasione è data dall’incontro “Viaggio nel Paese dell’omofobia” (mercoledì 29 maggio alle 20.30 presso la saletta Degan della Biblioteca Comunale), organizzato nel contesto di un fitto calendario di iniziative diffuse su tutto il territorio regionale che culmineranno nell’FVG Pride di Trieste sabato 8 giugno.

A fare il punto sulla situazione LGBTI in Italia saranno Francesco Gnerre, saggista, e Simone Alliva, giornalista. Gnerre è autore dei due libri L’eroe negato. Omosessualità e letteratura nel Novecento italianoLa biblioteca ritrovata. Percorsi di lettura gay nel mondo contemporaneo. Alliva ha curato l’inchiesta 2019, l’Italia è omofoba pubblicata dal settimanale L’Espresso nel febbraio di quest’anno. Scopo dell’incontro, moderato da Valentina Gasparet, giornalista e operatrice culturale, è di fare un percorso di approfondimento sul tema dell’omofobia in Italia tra passato e presente.
A proporre l’iniziativa sono l’associazione Arcigay Friuli, il Circolo di Pordenone dell’UAAR e il Comitato Friuli Venezia Giulia Pride.

«Sarà un’occasione di grande interesse per approfondire un argomento di notevole rilevanza, che si pone fra cultura e società – ricorda Nacho Quintana Vergara, presidente di Arcigay Friuli – Crediamo inoltre che le istituzioni del territorio, in quanto volte a rappresentare i/le cittadini/e stessi/e, abbiano un ruolo chiave nella discussione dell’argomento proposto e speriamo che esse, partecipando a questo dibattito, possano mandare un importante ed univoco segnale di crescita comune, volto al superamento delle discriminazioni, purtroppo ancora in atto. Per questo motivo abbiamo sollecitato il patrocinio del Comune di Pordenone, sollecito che al giorno d’oggi non ha ottenuto una risposta ufficiale, così come non l’ha ottenuto in precedenza la richiesta di esporre la bandiera rainbow nel palazzo comunale in occasione della Giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia lo scorso 17 maggio.»

«Per questo motivo abbiamo appreso con piacere, nel tardo pomeriggio di oggi [lunedì 27 maggio] che il Comune di Pordenone ha concesso il proprio patrocinio all’evento – prosegue Quintana Vergara – e confidiamo che questo preluda ad una proficua collaborazione per il futuro, ad esempio con l’esposizione della bandiera rainbow dal palazzo comunale in occasione della Giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia del prossimo anno o per iniziative legate a queste tematiche da realizzarsi in ambito educativo e scolastico.»

2023-03-26T15:30:27+02:0027 Maggio 2019|

Incontro sui costi della Chiesa

Incontro sui costi della Chiesa

QUANTO CI COSTANO CHIESA E VATICANO?
INCONTRO INFORMATIVO AL CIRCOLO DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI
(VENERDÌ 3 MAGGIO)

Quanto costano al contribuente la Chiesa Cattolica e il Vaticano? A questa domanda è difficile dare una risposta precisa, perché l’importo reale complessivo è quasi sicuramente ignoto sia allo Stato sia alla Chiesa, ma l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti da qualche anno sta provando a capirlo e a renderlo pubblico. Venerdì 3 maggio, presso il Circolo di Pordenone dell’associazione (via Montello 22, ore 20.45) si terrà un incontro con Roberto Vuilleumier, responsabile nazionale della campagna “Oneri”, il quale illustrerà i criteri alla base della ricerca, le difficoltà nel reperimento dei dati, le metodologie usate per stimare gli importi.

«Non voglio fare spoiler rivelando il totale stimato — dice Loris Tissino, coordinatore del circolo —, ma le cifre in gioco sono veramente impressionanti: non ci sono dubbi sul fatto che si potrebbero fare veramente miracoli se si potessero utilizzare quei fondi in altri modi, ad esempio per la ricerca scientifica, la messa in sicurezza delle scuole pubbliche, il finanziamento degli interventi straordinari necessari a fronteggiare le calamità naturali.»

L’UAAR ha scritto pochi giorni fa al ministro Giovanni Tria chiedendogli di prendere in considerazione le osservazioni critiche della Corte dei conti sul discutibile meccanismo dell’8 per mille, che garantisce lauti finanziamenti alle confessioni religiose. Ma l’8 per mille, con cui tutti avremo a che fare nelle prossime settimane in sede di compilazione e consegna delle dichiarazioni dei redditi, è — secondo l’associazione degli atei — solo una parte del problema: nel calderone dei finanziamenti sono da prendere in considerazione anche molte altre voci, e l’UAAR lo sta facendo tentando di esaminare, delibera per delibera, capitolo di spesa per capitolo di spesa, il bilancio dello Stato e quelli di tutte le Regioni, le Province, i Comuni, gli enti pubblici, le società a partecipazione pubblica.

Durante l’incontro di venerdì ci sarà l’occasione di parlare anche dei costi della Chiesa a livello locale, con la partecipazione di Eleonora Frattolin, consigliera regionale in Friuli Venezia Giulia fino all’anno scorso, e Stefano Santarossa, storico esponente radicale pordenonese e promotore, con l’Associazione Luca Coscioni, della ricerca scientifica.

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’incontro:
pordenone.uaar.it/notiiniziative-ed-eventizie/costi-chiesa-vaticano

Campagna “oneri” dell’UAAR:
www.uaar.it/uaar/campagne/oneri

Inchiesta dell’UAAR sui costi della Chiesa:
icostidellachiesa.it

Campagna “Occhio per mille”:
occhiopermille.it

Comunicato stampa UAAR nazionale — L’UAAR scrive al ministro Tria: “Governo del cambiamento? Rivedere l’otto per mille”
blog.uaar.it/2019/04/18/uaar-scrive-ministro-tria-governo-cambiamento-rivedere-8-mille

Scheda sull’8 per mille del sito UAAR nazionale:
www.uaar.it/laicita/otto-per-mille

Informazioni sulle osservazioni della Corte dei Conti:
blog.uaar.it/2018/12/12/costi-della-chiesa-governo-del-cambiamento-in-peggio

2023-03-26T15:30:27+02:003 Maggio 2019|

Il papa visto da un sociologo

Il papa visto da un sociologo

IL PAPA VISTO DA UN SOCIOLOGO
SABATO 19 GENNAIO
AL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE UN INCONTRO SULLA “RIVOLUZIONE” DI BERGOGLIO

Nel pomeriggio di sabato 19 gennaio il Circolo di Pordenone dell’UAAR avrà ospite il prof. Marco Marzano, docente all’Università di Bergamo e autore di «La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata» (Laterza, 2018). Marzano  presenterà il suo lavoro di analisi sulle scelte e i comportamenti di Papa Francesco nei primi cinque anni del suo pontificato, una ricerca in seguito alla quale ha concluso che, in questo periodo di tempo, al di là delle apparenze e delle esagerazioni giornalistiche, la chiesa è rimasta clamorosamente immobile. Secondo Marzano, le ragioni sono numerose e di diversa natura.

L’incontro avrà come titolo Francesco: rivoluzione mancata o fittizia? Il papa visto da un sociologo e si svolgerà presso la sede del Circolo, in via Montello 22 a Pordenone, alle ore 16.00. A moderare il dibattito e intervistare il prof. Marzano sarà il prof. Paolo Michelutti.

«La nostra associazione — ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo pordenonese degli atei e degli agnositici — non è particolarmente interessata alle vicende interne alla Chiesa, né alle questioni dottrinali. Ciò che approfondiremo insieme al prof. Marzano, dunque, sarà piuttosto l’atteggiamento dei mezzi di comunicazione e della politica italiana rispetto alle azioni, alle dichiarazioni, alle prese di posizione di Bergoglio.»

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, il cui circolo pordenonese organizza l’incontro, non è un’associazione antireligiosa o anticlericale. Piuttosto, si batte a favore della laicità delle istituzioni e contro i privilegi basati sulle appartenenze religiose. Come è affermato chiaramente nel suo manifesto di intenti, «il problema principale, in Italia, non è rappresentato dalla religione, [ma] dagli atteggiamenti supini che una classe politica clericale mantiene nei suoi confronti: l’Italia è un paese dove si può essere censurati se si tenta di scrivere che Dio non esiste e dove è praticamente impossibile ascoltare in televisione una critica alle gerarchie ecclesiastiche.»

Marco Marzano
Professore ordinario di Sociologia dell’Organizzazione presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bergamo. Collabora con diverse testate giornalistiche e fa parte del Comitato Editoriale della rivista «Etnografia e Ricerca Qualitativa».

Approfondimenti

Incontro “Francesco: rivoluzione mancata o fittizia”:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/francesco-rivoluzione-mancata-o-fittizia

Scheda relativa al libro La Chiesa immobile. Francesco e la rivoluzione mancata:
www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858128152

Manifesto d’intenti dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:
www.uaar.it/uaar/manifesto

Obiettivi dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:
www.uaar.it/uaar/obiettivi

Scheda su Marco Marzano presso l’Università di Bergamo:
didattica-rubrica.unibg.it/ugov/person/2512

2023-08-16T00:20:00+02:0011 Gennaio 2019|

Non c’è fede che tenga

Non c’è fede che tenga

«NON C’È FEDE CHE TENGA»
CINZIA SCIUTO PRESENTA IL SUO LIBRO E PARLA DI LAICITÀ E MULTICULTURALISMO
IN UN INCONTRO ORGANIZZATO A PORDENONE DA UAAR E FELTRINELLI

Venerdì 9 novembre, alle 17.00, la giornalista e saggista Cinzia Sciuto sarà a Pordenone per presentare il suo ultimo lavoro, dal titolo «Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo», in libreria da settembre. L’incontro, organizzato dal Circolo di Pordenone dell’Uaar e dalla casa editrice Feltrinelli, si terrà presso la saletta incontri dell’ex Convento di San Francesco. Cinzia Sciuto dialogherà con lo scrittore pordenonese Gianni Zanolin.

Nel suo libro, l’autrice capovolge l’ordine di priorità che le nostre società, sempre più disomogenee dal punto di vista etnico, religioso e culturale, devono porsi: il multiculturalismo, quando tenta di promuovere il riconoscimento e il rispetto dell’identità linguistica, religiosa e culturale delle diverse componenti etniche di una società, rischia infatti di perdere di vista il principio per cui soggetto titolare di diritti è solo ed esclusivamente il singolo individuo, portatore d’identità e appartenenze, e non i gruppi.

«La strada da percorrere per una convivenza capace di ospitare la disomogeneità senza violarla – sostiene l’autrice – è quella di una visione etica e politica radicalmente laica: va definita una cornice entro la quale viene garantita la libertà di religione ma in cui allo stesso tempo sono stabiliti princìpi ai quali non si può derogare in nome di nessun Dio.»

Cinzia Sciuto è redattrice di MicroMega e collaboratrice del portale europeo newsmavens.com. Ha studiato Filosofia e ha scritto precedentemente La Terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica (Mimesis, 2015). Si occupa di diritti civili, laicità e femminismo. Scrive di questi temi sul suo blog, animabella.it. Vive e lavora fra Roma e Francoforte.

Approfondimenti

pordenone@uaar.it, tel. 331 133 0655 (non sms)

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/non-ce-fede-che-tenga

Blog di Cinzia Sciuto:
www.animabella.it

Interviste relative al libro e recensioni:
www.animabella.it/category/non-ce-fede-che-tenga

La copertina del libro “Non c’è fede che tenga”.

Cinzia Sciuto.

2023-12-02T00:09:19+01:006 Novembre 2018|

Cerimonie in chiave laica: presentazione del progetto UAAR

Cerimonie in chiave laica: presentazione del progetto UAAR

CERIMONIE IN CHIAVE LAICA PER IL BENVENUTO, i MATRIMONI E I FUNERALI
PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO DELL’UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI

Giovedì 18 ottobre, alle 20.30, si terrà a Pordenone, presso la sede del Circolo UAAR (via Montello, 22), la presentazione del progetto “Cerimonie uniche”, con la partecipazione di due celebranti laiche che si sono appositamente formate, Alessandra RizziSabina Fresch, e, via web, di Liana Moca, responsabile nazionale per l’associazione dell’iniziativa.

Il progetto “Cerimonie Uniche”, nato alcuni anni fa e sviluppatosi agli inizi del 2018 con la creazione di un portale web dedicato, è sostenuto dall’UAAR con entusiasmo e convinzione: si propone di riunire tutti i celebranti laico umanisti, preparati e istruiti dai formatori selezionati dall’associazione, affinché possano offrire un servizio di qualità e professionalità a chiunque desideri celebrare un momento importante della propria vita. Un servizio rivolto ai cittadini laici e non credenti che viene offerto, anche nel nostro paese, per aiutarli a progettare e celebrare appunto “cerimonie uniche”, ovvero fuori da schemi standard e rituali preconfezionati sostanzialmente sempre identici e ripetitivi come quelli religiosi.

Lo scopo dell’UAAR è, come afferma Liana Moca, che per l’associazione rappresentativa degli atei e degli agnostici si occupa di questa iniziativa, «di offrire a tutti un servizio professionale, come già accade in altri paesi in cui le cerimonie sono molto diffuse, sono state riconosciute legalmente dalle istituzioni, e hanno perfino superato di numero le cerimonie di tipo religioso. Vogliamo fare in modo che si costituisca una rete di celebranti laici in grado di intervenire per cerimonie gioiose, come il benvenuto, il matrimonio e l’unione civile, o commoventi come i funerali.»

L’UAAR ha curato gratuitamente la formazione di 14 celebranti in un corso tenutosi tra la primavera e l’estate del 2018, e sta per avviarne un secondo che si terrà tra novembre e gennaio: tra gli obiettivi dell’associazione rientra infatti anche quello di promuovere l’idea di laicità anche per le cerimonie. Tutti i celebranti formati, poi, sono indipendenti dall’associazione: ognuno di loro stabilisce autonomamente i propri compensi.

Approfondimenti

Per ulteriori informazioni:
pordenone@uaar.it, tel. 331 133 0655 (non sms)

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/cerimonie-laiche-cerimonie-uniche

Sito web Cerimonie Uniche:
www.cerimonieuniche.it

Pagina Facebook:
www.facebook.com/cerimonieuniche

Humanist Cerimonies:
humanism.org.uk/ceremonies

Riconoscimento legale delle cerimonie umaniste in Irlanda:
www.politics.co.uk/opinion-formers/humanists-uk/article/first-legal-humanist-marriages-in-northern-ireland-to-occur

Superamento di cerimonie umaniste su quelle religiose in Scozia:
www.theguardian.com/commentisfree/2018/aug/15/humanist-weddings-marriage-civil-ceremonies-religious

Scheda informativa su Alessandra Rizzi:
www.cerimonieuniche.it/celebrante/alessandra-rizzi

Scheda informativa su Sabina Fresch:
www.cerimonieuniche.it/celebrante/sabina-fresch

Un matrimonio celebrato da Liana Moca.

2023-06-04T16:18:47+02:0015 Ottobre 2018|

Che cos’è il cold reading?

Che cos’è il cold reading?

CHE COS’È IL “COLD READING”?
CICAP-FVG E UAAR PORDENONE ORGANIZZANO UN INCONTRO
SU UNA DELLE TECNICHE USATE DA INDOVINI, CHIROMANTI, CARTOMANTI E ASTROLOGI

Il gruppo CICAP Friuli – Venezia Giulia presenta, in collaborazione con il Circolo Uaar di Pordenone, un incontro dal titolo: “A proposito di indovini, chiromanti, cartomanti, astrologi: cos’è il cold reading?”. A parlarne sarà Giuliano Bettella, coordinatore del CICAP Friuli – Venezia Giulia. L’appuntamento è per domenica 12 agosto, alle ore 17.30, presso la sede del Circolo Uaar di Pordenone, in via Montello 22. L’ingresso libero e gratuito.

Il cold reading è una procedura tramite la quale l’operatore (medium, mentalista, indovino, cartomante, chiromante, praticante PNL, paragnosta, astrologo, ecc.) enuncia molte informazioni corrette (o almeno apparentemente corrette) relative a una persona (il “cliente”) con cui l’operatore interagisce, anche se non la conosce. In tal modo l’operatore sembra essere in possesso della capacità di “leggere” la persona che ha di fronte.

Ma com’è possibile realizzare una prestazione del genere? Si tratta di una pratica “artigianale”, molto ingannevole, legata soprattutto all’abilità personale dell’operatore, e alla suggestionabilità del cliente. Difficile dare una spiegazione scientifica che sia esaustiva e convincente. Tuttavia, qualche contenuto da esporre esiste: la letteratura “scettica” sull’argomento è molto vasta. Fra gli altri, ne hanno parlato anche James Randi e Massimo Polidoro. E, negli anni ’50 del secolo scorso, se n’era occupato perfino il grande psicologo triestino Gaetano

Approfondimenti

Pagina web dedicata all’evento:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/che-cose-il-cold-reading

CICAP Friuli – Venezia Giulia
(Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze)
www.cicap.org/friuli

2023-12-01T23:53:28+01:006 Agosto 2018|

Ricordiamo Margherita

Ricordiamo Margherita

«RICORDIAMO MARGHERITA»
IL CIRCOLO UAAR DI PORDENONE COMMEMORA L’ASTROFISICA MARGHERITA HACK DECEDUTA CINQUE ANNI FA

Il 29 giugno di cinque anni fa ci lasciava Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale e divulgatrice scientifica, che è stata presidente onoraria dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Per commemorarla, il Circolo di Pordenone dell’associazione organizza per venerdì 29 giugno, alle 20.45, presso la propria sede, un incontro dedicato alla visione di alcune videoregistrazioni in cui la Hack racconta delle sue esperienze di atea e di scienziata. L’appuntamento è in via Montello 22 a Pordenone.

«Approfitteremo di questa l’occasione – ricorda Loris Tissino, coordinatore del Circolo – anche per fare il punto su come ci si può attivare nel nostro territorio per promuovere percorsi di promozione della cultura scientifica, a partire dalla riproposizione di una serie di “Conversazioni a ragion veduta” e dal Darwin Day del 2019».

Per introdurre alla serata, il Circolo degli atei ha pubblicato nei canali social, in queste ultime settimane, alcune frasi della scienziata relative agli interrogativi scientifici ancora aperti, all’etica e alla non esistenza di un aldilà:

  • «Ci sono ancora tanti, tanti interrogativi, tanti problemi che la scienza non spiega, ma ricorrere a un dio per spiegare questo non è, per me, soddisfacente.»
  • «Spesso ci si sente domandare “ma qual è l’etica di un ateo?”, “l’ateo ha un’etica?”. Certamente che l’ateo ha un’etica, che può riassumersi nel fatto di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.»
  • «Non ci aspettiamo ricompense nell’aldilà o punizioni nell’aldilà. Non crediamo nell’aldilà, ma uno agisce secondo la propria coscienza nel rispetto di tutti gli altri. Questo vuol dire essere atei.»

Approfondimenti

Pagina web dedicata alla commemorazione di Margherita Hack:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi/ricordiamo-margherita

Eventi organizzati in passato dal Circolo di Pordenone dell’Uaar:
pordenone.uaar.it/iniziative-ed-eventi

Pagina Facebook:
www.facebook.com/uaarpn

Feed Twitter:
twitter.com/uaarpn

2023-08-16T00:20:00+02:0020 Luglio 2018|